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Lucani insigni 2015, Cristina Ferrone
02 dicembre 2015
Nata a Potenza, lavora e insegna chirurgia epato-biliare pancreatica al Mass General Hospital di Boston. E’ tra i massimi esperti in chirurgia oncologica di fegato e pancreas
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(ACR) - Può essere concordemente considerata il volto giovane e femminile della Basilicata che in giro per il mondo si connota per alta, se non per altissima, professionalità. Per di più su un terreno di scontro assai duro, quello della lotta ai mali più terribili e diffusi al mondo d’oggi. Quello della ricerca di possibili rimedi - magari definitivi - al doloroso calvario di un tumore. Un terreno di battaglia dove è imperativo che il mondo della medicina e della ricerca scientifica, prima o poi, vinca sul serio. Un fronte difficile, per veri e propri combattenti temerari, quanto mai competenti e determinati, quello su cui ha scelto di impegnare tutta la sua vita, la chirurga potentina Cristina Ferrone, classe ’72. Oggi lavora e insegna chirurgia epato-biliare pancreatica al Mass General Hospital di Boston dove, tra l'altro, si occupa della crescita chirurgica di studenti, assistenti in formazione e ricercatori, dedicandosi sia alla ricerca sia alla sala operatoria per le malattie epatobiliopancreatiche.
Annoverata tra i ricercatori di punta dell’Harvard Cancer Center per le neoplasie dell'apparato gastrointestinale, negli Usa è considerata tra i massimi esperti in chirurgia oncologica del fegato e del pancreas. Una tra le figure più qualificate, promettenti ed innovative nell’ambito della chirurgia oncologica negli Stati Uniti. La comunità scientifica di calibro internazionale annovera il suo profilo tra i cento giovani medici capaci di tracciare ed indicare le nuove strade della ricerca e della pratica chirurgica nella lotta al cancro, di aprire e rendere accessibili nuovi orizzonti possibili di interventi e terapie. E non è certo cosa da poco, inoltre, che il suo nominativo compaia anche tra i membri della più prestigiosa società scientifica chirurgica americana, l'American College of Surgeons.
Ricalcando le orme paterne – il padre, Soldano Ferrone, è un professore di Chirurgia Immunologia e Patologia da molti anni impegnato all'Hilman Cancer Research Insitute dell'Università di Pittsburgh e si trasferì, oltre quarant’anni fa, famiglia al seguito, negli Stati Uniti per lavorare presso i più prestigiosi centri oncologici americani – e, altresì, del nonno Luigi – il medico condotto che per tutta la sua vita ha curato gli abitanti del piccolo centro rurale di Bella Muro e delle campagne limitrofe - la dottoressa Cristina Ferrone è tra i ‘lucani insigni’ premiati nel 2015. Non ha potuto essere presente alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti che sono conferiti annualmente dal Consiglio regionale, su iniziativa della Commissione regionale dei lucani nel mondo, a cinque eminenti personalità che si siano particolarmente distinte quanto a meriti e competenze, in diversi campi, al di là dei confini geografici della Basilicata. Improrogabili impegni non le hanno concesso di poter ritirare di persona il premio e prender parte alla manifestazione che si è svolta il 22 giugno 2015 nella splendida cornice del Castello di Lagopesole. Ma certamente - è bello pensarlo - sarà giunto fino a lei, sulla costa est degli Stati Uniti dove oggi vive e lavora, il fragore degli applausi del pubblico che ha partecipato alla cerimonia di premiazione e ha seguito con entusiasmo i profili, le storie e i racconti dei validi protagonisti dell’iniziativa. Contattata via e-mail la dottoressa Ferrone si dice oggi “naturalmente molto felice di aver ricevuto il riconoscimento di ‘lucana insigne’ e molto grata alla commissione giudicatrice per questo prestigioso premio”. Avere l’opportunità di dialogare con lei, seppur a distanza, è stata l’occasione per rivolgerle alcune domande sul suo passato e sul suo presente. Per farci raccontare la sua storia.
“Sono nata circa 40 anni fa – dice Cristina Ferrone – al San Carlo ‘vecchio’ di Potenza (l’ospedale che un tempo era ospitato nel complesso di Santa Maria quando appena si discuteva del nuovo polo di
Macchia Romana). La famiglia di mio padre è originaria di Bella - Muro, dove mio nonno era il medico condotto. Proprio lui ha insistito perché io nascessi in Lucania. Così passai i miei primi dodici mesi di vita a Bella. Solo dopo ci trasferimmo in California dal momento che mio padre, anche lui medico, all’epoca stava lavorando alla Scripps Clinic and Research Foundation in La Jolla. Passammo circa dieci anni in quella meravigliosa cittadina ai confini con il Messico. Io, così come mio fratello Marco che nacque a San Diego e che è anche lui medico, abbiamo dei ricordi molto belli della nostra infanzia in California. Nel 1981 mia madre, che è tedesca, mio fratello ed io ritornammo per un anno in Germania mentre mio padre si stava trasferendo a New York per ragioni di lavoro. Il periodo trascorso in Germania mi è stato molto utile per imparare il tedesco che parlo in modo fluente così come l’italiano”.
Cittadina del mondo, poliglotta, abituata da sempre a viaggiare e a cambiare una città dopo l’altra, non ha però mai rinunciato a quel punto fermo delle spensierate vacanze estive: da trascorrere, immancabilmente, con i nonni paterni nella sua Basilicata. Quasi innata in lei la decisione di studiare e formarsi nei centri più autorevoli degli Stati Uniti assecondando quella propensione - forse genetica - di famiglia. Perché la sua carriera professionale difficilmente sarebbe potuta essere diversa. “Decisi di fare il medico – scrive ancora Cristina Ferrone - all’età di 15 anni. L’attività che svolgo richiede molti sacrifici non solo perché ho scelto di dedicarmi molto anche alla mia famiglia, ma anche per il tipo di chirurgia che pratico, che è molto impegnativo. Tuttavia il mio lavoro mi dà davvero molte soddisfazioni. In particolare considero molto importante la possibilità che ho di lavorare al Massachusetts General Hospital: un ospedale molto avanzato, una realtà che indubbiamente mi stimola tanto”.
La sua è una carriera professionale luminosa. Puntellata da numerosi successi. A partire dalla laurea cum laude in Biologia all’University of Pennsylvania fino ai più recenti e prestigiosi incarichi. Risultati incassati e sempre nuove sfide da rilanciare. Perché infondo, questo è il bello di un mestiere simile. “Ho studiato all’università di Pensilvania a Filadelfia e poi – racconta la Dottoressa Cristina Ferrone - mi sono iscritta alla facoltà di medicina e chirurgia alla Washington University in Saint Louis. Nel 1997 mi sono trasferita a Boston dove ho lavorato al Massachusetts General Hospital nel Dipartimento di Chirurgia. Qui mi sono specializzata nella chirurgia dei tumori del pancreas, del fegato e del colon, passando un periodo di studio di quattro anni anche al Memorial Sloan Kettering a New York”. Un curriculum vitae infinito, il suo, a dispetto della giovane età. Brilla un’elencazione dettagliata di ben oltre novanta pubblicazioni scientifiche sulle più prestigiose riviste internazionali. Tante le onorificenze ricevute e i premi di rilievo. Numerose le sue partecipazioni a lezioni e a convegni che si sono svolte in lungo e in largo i principali centri degli Stati Uniti: New Orleans, Miami, San Diego, Chicago, San Francisco solo per citarne alcuni. Ma soprattutto ad essere davvero interessanti sono i molteplici progetti di ricerca che ha condotto a termine mettendo a segno ottimi risultati. “Mi ha sempre interessato – spiega Cristina Ferrone - sviluppare un programma di immunoterapia per i tumori del pancreas e del fegato. Da circa tre anni sto lavorando su questo argomento insieme a mio padre che si è trasferito proprio al Dipartimento di Chirurgia del Massachusetts General Hospital”. Un sodalizio a dir poco perfetto che promette decisamente bene per gli esiti che verranno.
Dopo un’assenza durata molti anni, Cristina Ferrone ha fatto finalmente ritorno nella sua città di origine nel dicembre del 2014. Ricevuta ed omaggiata per la sua carriera di respiro internazionale dal presidente della Giunta regionale Marcello Pittella e dal presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza. Una visita tutt’altro che casuale, venuta a coincidere con la presentazione ufficiale del Centro regionale per la diagnosi e la cura delle malattie del pancreas, nato dalla collaborazione tra l’Ospedale San Carlo di Potenza e l’Istituto Pancreas dell’Università di Verona. Un ambizioso progetto a cui anche la dottoressa Ferrone è stata invitata ad apportare un suo contributo con una sua lectio magistralis. “Naturalmente – scrive ancora Cristina Ferrone - sono molto contenta di essere tornata a Potenza in tale occasione. Mancavo dalla Lucania da circa dieci anni. Sono stata, inoltre, molto felice di tenere in tale contesto una mia lectio magistrale all’Ospedale San Carlo, un ospedale di primo ordine. Ho pertanto avuto la possibilità di poter parlare del mio lavoro nell’ambito di trattamenti terapeutici per la cura dei tumori del pancreas. Spero che il dialogo che ho avviato con i colleghi della Chirurgia del San Carlo possano facilitare l’instaurazione di programmi collaborativi tra il San Carlo, il Massachusetts General Hospital e l’Ospedale dell’Harvard University. Credo che tali collaborazioni possano essere davvero molto utili e preziose”.
Nel presentare i risultati dell’applicazione di una terapia coadiuvante ai tumori del pancreas la dottoressa Ferrone nel corso del suo intervento ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza dell’approccio multidisciplinare, della cooperazione tra medici, chirurgi e radiologi e dei migliori risultati che si possono raggiungere da interventi preceduti e supportati da terapie mirate.
“Ho vissuto in diverse città con caratteristiche molto diverse. La città a cui sono più legata è certamente Boston, anche perché qui sono nati i miei tre figli. Nonostante abbia vissuto e continui a vivere lontano dalla mia terra di origine, posso dire – tiene a sottolineare Cristina Ferrone - di sentirmi ‘lucana’ nella mia serietà professionale e nella mia dedizione alla famiglia ed al lavoro”. Seppur raramente ritorni ormai nella sua Basilicata, è del tutto speciale il legame che avverte con la sua terra. Un filo che mai si potrà spezzare e che, intanto, rinsalda lanciando un consiglio a qualunque giovane lucano voglia prenderla a modello. “Io certamente gli consiglierei di studiare ed impegnarsi molto. Inoltre – scrive ancora Cristina Ferrone - credo che sia assolutamente utile fare delle esperienze all’estero in modo tale da rendersi conto dei programmi che vengono sviluppati al di fuori dei nostri confini nazionali. Naturalmente – chiosa affettuosa - io sarò sempre molto felice di aiutare quei giovani lucani che vogliono dedicarsi alla ricerca nel campo biomedico e/o della chirurgia”. (C. L)
Fonti
Intervista rilasciata da Cristina Ferrone, agosto 2015
Scheda informativa della dottoressa Ferrone dal sito del Dana-Farber/Harvard Cancer Center
http://www.dfhcc.harvard.edu/insider/member-detail/member/cristina-ferrone-md/
Il Massachusetts General Hospital celebra un centinaio di persone che con il loro impegno contribuiscono a far avanzare la lotta contro il cancro. Tra queste c’è anche Cristina Ferrone
https://www.theonehundred.org/honorees/cristina-r-ferrone-md/
Il video di un seminario tenuto da Cristina Ferrone dal sito della Caring for Carcinoid Foundation http://www.caringforcarcinoid.org/videos/dr-christina-ferrone
Scheda informativa della dottoressa Cristina Ferrone dal sito del Massachusetts General Hospital http://www.massgeneral.org/digestive/doctors/doctor.aspx?id=17182
Video di una conferenza tenuta da Cristina Ferrone al Mass General Hospital di Boston
https://www.youtube.com/watch?v=jO1en-6M6l8
Comunicato stampa sulla visita di Cristina Ferrone al San Carlo, 4 dicembre 2014 http://www.ospedalesancarlo.it/media/fotogallery/cristina_ferrone_al_san_carlo_le_nuove_frontiere_il_trattamento_del_cancro_al_panc
Video sulla visita di Cristina Ferrone a Potenza in occasione del meeting di presentazione della Rete regionale del pancreas, 4 dicembre 2014
https://www.youtube.com/watch?v=YO_T-vnVfE4
Comunicato relativo alla presentazione della Rete del pancreas e la lectio magistralis di Cristina Ferrone , 5 dicembre 2014
http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/Basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&otype=1012&id=2989412&value=AGR
Comunicato stampa relativo alla Rete del pancreas e all’incontro del presidente Pittella con Cristina Ferrone , 4 dicembre 2014: http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=2989388&value=regione
Comunicato stampa relativo all’incontro del presidente Lacorazza e del consigliere Pace con Cristina Ferrone, 4 dicembre 2014:
http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/detail.jsp?otype=1120&id=1174943&value=consiglioInforma#ad-image-0
Articolo pubblicato da un’agenzia d’informazione locale relativamente alla visita di Cristina Ferrone al San Carlo di Potenza e alla presentazione del Centro regionale per il pancreas:
http://www.ufficiostampabasilicata.it/cristina-ferrone-al-san-carlo-alla-presentazione-del-centro-regionale-pancreas/
Convegno su tumori cutanei e melanomi all’Irccs Crob di Rionero in Vulture a cui partecipa Soldano Ferrone, padre di Cristina e docente di Chirurgia Immunologia e Patologia all'Hilman Cancer Research Insitute dell'Università di Pittsburgh, 14 gennaio 2011
http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&otype=1012&id=544593&value=AGR
Il programma del convegno al Crob dal titolo “Diagnosi e trattamento dei tumori cutanei e del melanoma” a cui partecipa Soldano Ferrone in qualità di principale relatore, 15 gennaio 2011
http://www.aspbasilicata.it/sites/default/files/deplian%20Crob.pdf
Scheda biografica e professionale del professor Soldano Ferrone (dal sito del Journal of Clinical & Experimental Dermatology Research)
http://www.omicsonline.org/editor-profile/Soldano_Ferrone/
Scheda informativa su Soldano Ferrone (dal sito dell’International Society of DNA Vaccines)
http://www.isdv.org/conference-speakers/8904/dr-soldano-ferrone