IL RICAMO ARTISTICO DI ANNANGELA LOVALLO

25 febbraio 2003

"L'ago al posto del pennello e i fili al posto degli acrilici"

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(ACR) - In un angolo del centro storico di Avigliano brilla una luce: è il mondo interiore di Annangela Lovallo. Brilla in tutta la sua bellezza, pura e semplice. La luce è fissa, non si muove, ma pur restando lì, Annangela, grazie alle sue opere, giunge in molte parti del mondo. Più volte i suoi capolavori costituiscono gran richiamo e vengono "raccontati" da quei giornalisti spesso casuali scopritori del suo laboratorio. Annangela va oltre il ricamo, il suo universo di fantasia e di favola fuoriesce dai tessuti e non solo, ma da tutti gli oggetti che lei utilizza, trasformandoli in quadri, preziosità, miniature straordinarie. Accostando, con gusto e raffinatezza, una moltitudine di fili colorati, racconta la bellezza della natura in ogni sua forma ed espressione: i corpi umani, gli animali, le piante e tanti, tantissimi fiori delle più svariate e fantasiose specie. Il fiore è un elemento onnipresente nei suoi capolavori, anche se rappresentato solo con petali sparsi, combinati armonicamente con piccole forme e linee geometriche che generano un mosaico espressione della totale libertà di pensiero. E' un tuffo in un mondo gioioso e straordinario. Il primo articolo che parla di lei appare sul quotidiano "ROMA", nel giugno 1993, nella pagina culturale dedicata alla Basilicata. Per chi non ha mai visto i suoi capolavori e visitato la sua bottega-laboratorio, da quelle righe apprende che la sua opera non è un semplice ricamo, tanto per intenderci quello che serviva a rendere più prezioso il corredo delle spose, ma è arte! Annangela usa l'ago al posto del pennello e i fili al posto degli acrilici. Tutto ciò le riempie la vita, la appaga, le fa vivere appieno le emozioni di cui le sue opere sono intrise, emozioni che riesce a trasmettere agli altri in modo diretto, senza badare alla fatica e alle tante ore necessarie per quelle inimitabili creazioni. Nella primavera del 1998 Annangela Lovallo partecipa a Firenze alla 62° Mostra Internazionale dell'Artigianato con una tovaglia ricamata sulla quale hanno trovato posto piatti e orciuoli che un tempo apparecchiavano la tavola dei briganti. Il centro tavola in lino è stato poi donato dall'allora Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Egidio Mitidieri, alla signora Franca, moglie del Presidente della Repubblica, Carlo Azelio Ciampi, in occasione della sua visita ufficiale del settembre 2001. "Con un pezzo così pregiato – esclamò con simpatia, in quell'occasione, la signora Franca- vale la pena di cercare un altro marito". Sempre nel 1998, dopo la mostra di Firenze, Annangela partecipa alla Prima Rassegna del Sud di Progetti e Oggetti – Mostra "Design e territorio" – Città di Grottaglie – con il disegno e l'esecuzione del corredo della culla "Lanàca" , disegnata dagli architetti Pace e Vaccaro. Alla Prima Biennale Internazionale delle Arti Applicate di Matera, nell'autunno del 1999 - Mostra "Mater Materia"- espone il centro tavola presentato a Firenze. Nel 2001, dal 23 novembre al 9 dicembre, partecipa a Roma alla Prima Biennale Nazionale del Ricamo con l'opera "Free mosaic". Recentemente, nel corso della trasmissione di approfondimento naturalistico e sociale di RAI 3, "GEO & GEO", il 21 gennaio 2003, sono stati mostrati alcuni suoi capolavori: le spille, preziose miniature ricamate con fili di seta, che hanno suscitato lo stupore e l'interesse dei numerosi telespettatori. Annangela è sempre lì, a pochi metri dalla Porta antica e a pochi passi dalla Cattedrale. Le donne aviglianesi che percorrono il vicolo per recarsi in Chiesa, molte delle quali esperte ricamatrici, anche se semplici artigiane, volgono lo sguardo verso la sua vetrina allestita con grazia. Alcune, è comprensibile, osservano i suoi lavori con un pizzico di invidia, altre stentano a credere che sia stata lei a realizzarli. L'arte, del resto, è da sempre un dono di pochi. (P.V.)

Redazione Consiglio Informa