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'SALVASPECIE', UN PROGETTO SCOLASTICO PER APPRENDERE I RITMI DELLA NATURA

19 maggio 2003

Il percorso formativo è stato messo in atto dalla scuola potentina 'U.Mercurio'

© 2013 - scuola_elem2.jpg

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(ACR) - Una scuola che riesca ad offrire sempre più occasioni d'incontro e confronto fra docenti ed alunni. Un proposito che è subito diventato un obiettivo da programmare e da raggiungere per le insegnanti della scuola elementare di Potenza "U. Mercurio". Fermi nella convinzione che la scuola debba essere vissuta pienamente, anche con attività da tenersi durante le ore pomeridiane, il personale docente ha previsto per quest'anno scolastico un progetto educativo da dedicare alle prime e seconde classi. Più che un progetto, si tratta di un vero e proprio percorso formativo con diversi momenti che si sono sviluppati una parte in classe ed una parte all'esterno. "SalvaSpecie", è questo il titolo del progetto, è l'esempio più evidente di come sia semplice trasformare attività didattiche in sane e produttive esperienze. Un modo per dar vita a sterili sigle scolastiche, nel caso specifico POF (piano dell'offerta formativa) e farle diventare esperienze di crescita, momento per dare libero sfogo alle emozioni e riflessioni La prova del nove di quel che si dice è facilmente riscontrabile nelle foto che ritraggono i bambini in diverse attività messe in campo nell'ambito del progetto tenutosi per la prima parte all'OASI WWF di Pignola. La gioia di scoprire, di stare insieme, di manipolare terra e piantine, di poter usare attrezzi mai conosciuti è lì dipinta a piene mani sui volti degli alunni, felici di aver abbandonato, per un giorno, i banchi di scuola. Le insegnanti hanno centrato gli obiettivi prefissati e, forse, qualcosa in più nell''aprire' la scuola agli stimoli che provengono dal mondo esterno. Su un palcoscenico improvvisato, un orticello senza pretese localizzato presso l'oasi, le insegnanti, coadiuvate da operatori del WWF, hanno mischiato, con sapiente maestria, poche nozioni teoriche, tanta passione e, soprattutto, hanno tentato di spiegare i misteri della natura. Una natura non sempre percepita in maniera giusta dai bambini, poco compresa e poco rispettata. Un progetto, quello adottato dalla scuola potentina, che mira a far comprendere i ritmi della natura ed i possibili danni che si possono arrecare in maniera irreparabile. Ogni bambino ha adottato una piantina e, quindi, ha provveduto ad interrarla e a seguirne le fasi di crescita nelle diverse visite all'oasi. Tra un'operazione e l'altra, le insegnanti, sotto forma di storiella, hanno proposto concetti importanti legati al cambiamento del ciclo delle stagioni, alle rotazioni colturali, all'uso di fertilizzanti naturali, alla contrazione genetica. Nozioni che se proposte nella maniera classica sarebbero state più difficili da 'digerire' e che, invece, sono diventate comprensibili perché proposte sotto forma di gioco. I bambini hanno imparato ad osservare le natura, a classificare la varietà dei colori e degli odori, a valorizzare la percezione sensoriali, a comprendere la complessità dei fenomeni e meglio focalizzare il concetto di tempo/spazio. Tutto il patrimonio di concetti acquisito all'esterno è diventato, poi, materiale d'ispirazione per un laboratorio che si tiene in classe durante i pomeriggi del lunedì e venerdì. Con colori, plastilina, carta crespa e materiale povero, cartone, spago e filo i bambini trasferiscono su carta impressioni e sensazioni. Grandi cartelloni allegri e variopinti appesi in bella mostra sulle pareti delle aule raccontano di storie d'alberi, di prati sconfinati, di cieli azzurri e plumbei, di germogli e piantine impegnate nella gara della vita. N.A.

Redazione Consiglio Informa

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