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IMPORTANTE CONVEGNO SUL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO
21 ottobre 2003
Si è tenuto a Marina di Pisticci su iniziativa della Cooperativa Anthos. A breve un Centro d’ascolto per i pazienti affetti da questo disturbo
(ACR) - Sensibilizzare l'opinione pubblica e fare il punto sulle cure, sulle terapie e sui risultati raggiunti su una grave sindrome, nell'ambito dei disturbi dell'ansia, poco conosciuta e sottovalutata anche dagli operatori sanitari: è stato questo lo scopo precipuo dell'iniziativa di formazione, informazione e riflessione "La sindrome di Dap, il disturbo da attacchi di panico", svoltosi nella Sala Congressi dell' "Hotel degli Argonauti" a Marina di Pisticci. La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Consiglio regionale della Basilicata, della Asl n.5 di Montalbano Jonico, del Comune di Pisticci, oltre che della Banca Popolare del Materano. Promotore dell'iniziativa la cooperativa Anthos in collaborazione con Fulltime, società privata che organizza attività formative di educazione continua in medicina, e con il Ministero della Salute nell'ambito del "Programma nazionale per la formazione continua degli operatori della Sanità". La formazione è stata rivolta al personale medico e paramedico che, al termine del convegno, è stato sottoposto a valutazione finale sulla base di un test di verifica dell'apprendimento. Ma cos'è la sindrome da attacchi di panico (dap)? Si stima che siano 2 milioni e mezzo gli italiani che ne soffrono in maniera costante e il 15% della popolazione mondiale. Per non ingenerare inutili allarmismi, occorre precisare che si tratta di nevrosi non riconducibile ad alcuna malattia mentale, alla base della quale vi è un disturbo della personalità nel campo dell'affettività delle emozioni che parte da un'idea svalutata del proprio sé. Si manifesta con attacchi ripetuti di ansia estrema, accompagnati da violenti sintomi fisici, quali tachicardia, senso di oppressione al torace e di soffocamento, nausea, affanno, cefalea, sudorazione intensa, vampate di calore o brividi di freddo. A questi sintomi si aggiunge l'agorafobia, vale a dire l'ansia generata dal trovarsi in luoghi o situazioni da cui si ritiene sarebbe difficile allontanarsi e ricevere aiuto e che, per questi motivi, si tende ad evitare. Fenomeni associati sono ipocondria e attenzione estrema ai segnali del proprio corpo della propria salute, tristezza e depressione, fattori che spesso portano all'autoisolamento. In sintesi, un grave disturbo invalidante che scatena molteplici e immotivate paure e compromette la normale vita di relazione. Alla manifestazione hanno partecipato il direttore generale della Asl n.5, Pietro Quinto, il Sindaco di Pisticci, Pasquale Belletti e il Presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Aldo Michele Radice. Numerosi e qualificati gli apporti degli esperti del settore. Moderatrice dell'evento è stata la dottoressa Enza Biacchi, psicologa del centro diurno del Dipartimento di salute mentale dell'Asl n.5. Al fine di evitare inutili esami clinici e strumentali e ricorso a terapie farmacologiche sbagliate, il dott. Roberto Cammarota, medico della Asl n. 5, ha affrontato il tema su "Il ruolo del medico di medicina generale nella diagnosi precoce del Dap e nell'assistenza al malato". Il prof. Ferdinando Galassi, Coordinatore del Centro terapie cognitivo- comportamentali dell'unità operativa del Dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche dell'Università degli studi di Firenze ha relazionato su "La terapia integrata del disturbo di panico" e sull' "Efficacia degli interventi cognitivo-comportamentali in pazienti sofferenti di Dap con agorafobia. "Il disturbo d'ansia e gli attacchi di panico in una prospettiva relazionale", l'argomento analizzato dal dott. Giuseppe Vinci, Presidente di "Chanche", Scuola di specializzazione in psicoterapia familiare relazionale e sistemica. La dottoressa Angela Montesano, direttore del Dipartimento Salute mentale della Asl n.5, è intervenuta su "Incidenza e trattamento del Dap in un dipartimento di salute mentale", mentre la dottoressa Giovanna Viggiano, responsabile del Centro disturbi dell'ansia e dell'alimentazione nell'Azienda Ospedaliera "San Carlo" di Potenza, ha parlato dei "Disturbi d'ansia legati ai disturbi alimentari. Anoressia e bulimia: problemi di "forma" o di "sostanza"?". Antonio Quaglietta, operatore di programmazione neurolinguistica, è intervenuto, infine, su "Come affrontare quotidianamente il panico". Lo scopo di questa giornata- ha ricordato Mirna Mastronardi - responsabile e organizzatrice dell'evento, che ha anche portato la propria testimonianza di persona affetta da attacchi di panico, è informare e aiutare gli operatori sanitari a riconoscere precocemente questa sintomatologia al fine di poter indirizzare i pazienti verso centri qualificati ed attrezzati. Il primo obiettivo è quello di giungere all'istituzione di un centro di primo ascolto, gratuito, attivo 24 ore su 24, di supporto per coloro che soffrono di questa sindrome, e questo anche in forma anonima, e ai loro familiari. Per la Mastronardi lo scopo principale, però, è quello di giungere alla nascita in loco di una cooperativa sociale di servizi socio-sanitari alla persona, operante nel campo esclusivo dei disturbi dell'ansia che possa venire incontro ai pazienti affetti da questi sintomi e sollevarli, in tal modo, anche da spese ingenti che non sono a carico del servizio sanitario nazionale. L'appello della Mastronardi è stato raccolto dal Direttore della Asl n.5 che ha garantito il suo impegno per l'attivazione del punto di primo ascolto "nel più breve tempo possibile". Da segnalare, inoltre, l'intervento di Vittoria Casadei, rappresentante della Lega italiana contro i disturbi d'ansia, agorafobia e da attacchi di panico (Lidap Onlus), un'associazione non profit, con sede a La Spezia, operante da 12 anni e presente in numerose regioni anche del Sud Italia, ma non in Basilicata. La Lidap ha contribuito ad affrontare e riconoscere questi disturbi e a sconfiggerli, strutturando il proprio modello di intervento sul gruppo di auto-aiuto (self-help), con la collaborazione specialistica di psichiatri e psicoterapeuti al fine di garantire l'applicazione del protocollo terapeutico integrato previsto dalla moderna psichiatria. Al termine del convegno la Mastronardi ha rimarcato il significato e il valore dell'evento, un primo tassello di un progetto di più ampio respiro da attuare "con il sostegno della Regione Basilicata, della Asl n.5, operando in stretto collegamento con la Lidap Onlus e con tutti i relatori presenti, e che è servito a dare "un segnale forte e uno scossone allo stato di torpore in cui le autorità hanno relegato questo problema". (L.S.)