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"IN CLAUSURA: LE ESTREME FRONTIERE"

23 ottobre 2003

Avigliano, una mostra fotografica e biografica su Santa Teresa di Lisieux

© 2013 - santa_teresa.jpg

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(ACR) - La mostra fotografica e biografica dedicata a Santa Teresa di Gesù Bambino, monaca di clausura nel convento di Lisieux (Francia), dal titolo "In Clausura: le estreme frontiere", è quella che, nella Chiesa della SS. Annunziata in Avigliano (Potenza), sarà possibile visitare dal 25 ottobre al 1 novembre 2003, dalle 17,30 alle ore 20,30. Promotore dell'iniziativa, il locale Centro culturale "Francesco Colucci". Il curatore della mostra, Padre Antonio Sangalli, domenica 26 ottobre relazionerà, alle 19,30, su questa eminente e carismatica personalità religiosa, definita da San Pio X "la più grande Santa dei tempi moderni". Nata ad Alençon (Francia) il 2 gennaio del 1873, da Louis e Azélie-Marie Martin, in un'agiata famiglia borghese, entra giovanissima nel Monastero delle Carmelitane di Lisieux, terminando la sua breve vita terrena, nel 1897, all'età di soli 24 anni. Figura importante in quanto recupera il primato della fede e della confidenza nella Divina Misericordia in un periodo in cui forte è l'influsso del rigorismo giansenistico moralistico davanti a un Dio giudice terribile. Una fede, quella di Santa Teresa, vissuta con amorevole abbandono alla volontà di Dio. Altra caratteristica essenziale del carisma teresiano è l'impeto missionario. Santa Teresa di Gesù Bambino è stata canonizzata nel 1925 da Papa Pio XI e proclamata, due anni più tardi, "patrona principale delle missioni del mondo" insieme a San Francesco Saverio. In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Parigi, il 24 agosto del 1997, Papa Giovanni Paolo II annunciava la sua proclamazione a dottore della Chiesa, proclamazione ufficializzata il 19 ottobre dello stesso anno. "Storia di un'anima", uno dei libri più richiesti della letteratura cristiana, è il testo più famoso scritto dalla Santa, pubblicato per la prima volta nel settembre del 1898, un anno esatto dopo la sua morte. La versione risente, però, e l'episodio si verifica anche per le successive edizioni, di qualche ritocco stilistico apportato dalla sorella M. Agnese. Questo fino al 1957 quando il libro viene "depurato" dagli elementi marginali, basandosi su una riproduzione fotografica del manoscritto in modo tale da non alterare in alcun modo i ricordi e le esperienze della Santa. La "Provvidenza – è stato scritto – ha voluto servirsi di lei per offrire un "Vangelo vivo agli uomini del nostro tempo". Anche due importanti registi contemporanei si sono interessati alla figura di Teresa di Lisieux: Ermanno Olmi, nell'opera cinematografica "La leggenda del Santo bevitore", tratta dall'omonimo racconto di Joseph Roth del 1939, e il regista non credente, Alain Cavalier, che nel film "Thérès" ha rappresentato la Santa di Lisieux come "la biblica fanciulla innamorata del Cantico dei Cantici". Il materiale fotografico è stato realizzato dalla sorella della Santa, Celine, che era stata autorizzata a poter utilizzare l'apparecchio fotografico nel Monastero. (L.S.)

Redazione Consiglio Informa

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