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LA PITTURA DI FRANCO MARZILLI
28 novembre 2003
(ACR) - Ventuno dipinti di Franco Marzilli, artista di origini romane, sono in esposizione, fino alla fine di novembre, presso i locali della galleria d'arte Tecné a Potenza. Pittore al di fuori di ogni cliché, Marzilli ama dipingere opere dal "gusto naturalista-astratto tipicamente italiano". Affascinato dall'arte di Piero della Francesca e di Raffaello, in un primo momento aderisce al "tonalismo romano" dal quale, successivamente, si distacca pervenendo ad un personalissimo e raffinato linguaggio pittorico. Intorno agli anni Settanta si reca a New York, a Londra e infine a Parigi dove trascorre un lungo periodo dipingendo e studiando. Rientrato in Italia sperimenta la scultura in bronzo e la ceramica. Oggi vive e lavora a Roma. Nei quadri in mostra a Potenza, l'artista usa, sulla superficie preparata a gesso, una miscela di tempera e olio che rende i colori leggermente sfumati, quasi impercettibili. Egli crea una luce bianca che illumina gli oggetti, le figure e i paesaggi. E' una luce delicata che passa attraverso le tonalità tenui del verde, del lilla, del rosa, dell'azzurro. Figure dai contorni poco definiti, petali e foglie appena accennati, frutti come velature per dare spazio alla luminosità delle cromie tra le quali prevale, quasi sempre, il "verde primordiale e germinale della primavera che armonizza tutti gli altri colori". Amante di nature morte e di paesaggi di campagna o di città, il maestro realizza un sottile gioco di riflessi, di rimandi di colori, di luminosità generale. L'uomo è quasi assente nelle sue tele, l'unica eccezione è data dalla presenza di danzatrici dai tutù arricciati e dalle forme quasi evanescenti dipinte nell'atto di allacciarsi le scarpette. Marzilli dipinge frutti o fiori, paesaggi deserti o con figure, scorci marini o monumenti con "felicità sensoriale, con piacere visivo e con amore". Egli ama le cose che dipinge e con il suo amore le rende vive, calde, sensuali. Per Costanzo Costantini "una sorta di pittura magica" è presente nelle tele di Marzilli che compie "una simbiosi fra olio e tempera, spazio e forma, paesaggio e figura colore e luce, forma e immagine, virtuosità tecnica e afflato poetico". (A.D.S.)