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L'EOLICO APRE OPPORTUNITA' DI SVILUPPO PULITO
26 gennaio 2004
(ACR) - La Basilicata affida sempre più alla produzione di energia lo sviluppo futuro e si pone all'avanguardia per il raggiungimento dell'ambito obiettivo dell'autosufficienza. Lasciando da parte le fonti tradizionali, con l'estrazione petrolifera in primo piano, la vera grande novità su cui si vuole puntare è la produzione di energia da fonti alternative e rinnovabili. Su questa strada la Basilicata si è già incamminata in maniera decisa, prevedendo che con lo sfruttamento di queste risorse potrà essere soddisfatto almeno il 50% del fabbisogno regionale. Sono previsioni, però, che si mantengono volutamente basse in quanto si tratta di potenzialità in gran parte definite soltanto da progetti che, se dovessero concretizzarsi completamente, avranno risultati ben maggiori. Basti pensare, ad esempio, soltanto agli impianti ipotizzati a Muro Lucano: 88 aerogeneratori, capaci ognuno di sprigionare 850 Kilowatt di energia. La potenza complessiva dell'impianto si aggirerà intorno ai 75 Megawatt. Più che sufficiente, dicono i sostenitori del progetto, a soddisfare la domanda di energia di 75mila famiglie, metà della popolazione regionale. Numeri, dunque, ma nel frattempo qualcosa è iniziato; sono infatti 5 i parchi eolici già in funzione in Basilicata: Avigliano, Forenza, Maschito, Gorgoglione e Montemurro, in cui si producono oltre 60 MW totali (dati giugno 2003). C'è chi sostiene che l'autosufficienza potrebbe essere raggiunta con la sola energia eolica se saranno realizzati tutti gli impianti che le diverse società hanno in progetto, ben 25 di cui tredici approvati dalla Regione; addirittura saremmo in grado di esportare tale energia. Sostanzialmente favorevoli le associazioni ambientalistiche anche se, di fronte questa proliferazione di intenzioni, ultimamente stanno un po' tirando il freno e non parlano di autosufficienza. "Per vincere la sfida del clima e la qualità dello sviluppo locale – dice Legambiente – bisogna incrementare le fonti rinnovabili di energia e sostenere l'eolico, rispettando il paesaggio. L'eolico in particolare, in Basilicata, è una carta vincente che apre opportunità di sviluppo pulito, competitività e qualità ambientale per la nostra regione. Con una produzione di energia eolica di circa 500 Mwe, potremmo coprire la metà del fabbisogno di energia elettrica della regione e avere vantaggi economici e benefici occupazionali per le comunità locali, limitando, così, l'uso del petrolio che inquina l'aria. L'eolico e le altre energie rinnovabili non producono danno all'ambiente. L'impatto dell'eolico sull'atmosfera è zero e in più crea occupazione locale e permette di evitare troppe nuove centrali e nuove grandi reti ad alta tensione sul territorio". E' dunque questa la prescrizione che rappresenta, allo stesso tempo, una importante prerogativa. La catena appenninica lucana presenta condizioni di favore per la sua posizione che divide due mari, ma si pone anche come pregio naturalistico da salvaguardare (in questa direzione va, tra l'altro, l'istituendo Parco della Val d'Agri-Appennino Lucano). Decine di pale che girano potrebbero avere un negativo impatto ambientale ed in tale ottica si mantiene vigile l'attenzione delle istituzioni. Nel frattempo si affacciano nuove normative che si sono rese necessarie per regolamentare l'espansione del settore che, altrimenti, avrebbe corso il rischio di sfuggire di mano. Un percorso non ancora concluso ma che comincia senza dubbio a far vedere i primi risultati e i primi vantaggi per le comunità locali. C'è infatti grande attenzione per quanto avviene poiché l'avvio di nuovi cantieri consentirebbe lavoro per imprese e manodopera del posto. Senza contare che ai comuni ed alla Regione sono destinate royalty da reinvestire sul territorio. Infine si raccolgono i primi frutti anche dal punto di vista dell'occupazione diretta. E' il caso di Montemurro e Gorgoglione, dove sono impiantate due wind farm di proprietà della Fri-El di Bolzano: in seguito all'entrata in produzione delle 13 macchine totali, sono stati attivati due corsi di formazione finanziati dalla Regione Basilicata e finalizzati a formare tecnici e addetti del luogo. Dopo alcuni mesi, alla conclusione del corso, sono stati assunti a tempo indeterminato 16 lavoratori ormai specializzati. Una prima risposta che trasmette fiducia non solo a Montemurro, dove è stato autorizzato un progetto di ulteriori 28 aerogeneratori. (Gi.L.)