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(RegioneInforma) INTERVENTI DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DE "LA TURRA"
30 giugno 2004
(ACR) - L'immobile "Palazzo delle Decime" denominato "Turra", costruito nel XV secolo, era un edificio destinato alla riscossione delle decime e foresteria dell'ex Certosa di S. Nicola in Valle, fondata nel 1395 da Venceslao Sanseverino conte di Chiaromonte, bene vincolato ai sensi della ex legge 1° giugno 1939 n° 1089 (D.lgs. 490/99 e s.m.i.) . La Certosa, imponente costruzione in località S.Elania, intitolata a San Nicola di Bari, fu quasi interamente distrutta nel 1809, bombardata dai Francesi, in seguito all' eversione della feudalità ed alla soppressione degli Ordini religiosi. La sua composita attività spaziava dal religioso al sociale, dal culturale all'economico, ed ha contribuito, per secoli, allo sviluppo della comunità rurale di Francavilla e dei territori limitrofi. Possedeva immense ricchezze, ottenute dal principe Sanseverino ed in seguito a cospicue donazioni di beni immobili, così come aveva ottenuto in dono dalla principessa tutto l'agro di Francavilla, per grazia ricevuta da San Nicola al quale si era rivolta per ottenere la guarigione del figlio infermo. Con la distruzione del monastero, i suoi innumerevoli beni immobili furono incamerati dal Demanio e venduti a privati. Il palazzo delle decime, invece, fu parzialmente devoluto dal governo di Murat all'Università di Francavilla, mentre la parte superiore fu concessa alla Mensa Vescovile di Anglona che, successivamente la vendette a privati. Lungo il tratturo di accesso al palazzo delle decime, un pregevole arco con portale immetteva all'interno delle mura di recinzione del possedimento monastico. Costruito in pietra e mattoni di cotto, mancante dello stemma, conserva nel frontone frammenti di affreschi raffiguranti San Nicola Abate. Il manufatto "porta delle mura della Certosa di San Nicola in Valle" è vincolato dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali dal 1998. Da decenni l'immobile "Turra" versa in grave stato di abbandono e presenta consistenti danni strutturali, come profonde lesioni nelle strutture murarie, crolli di parte delle strutture portanti, crollo di parte della struttura di copertura, danni consistenti ai particolari architettonici ed alle superfici affrescate. Nessuno, probabilmente, ha mai creduto concretamente che il recupero di questo bene, di inestimabile valore, potesse arricchire la storia di questi luoghi e contribuire alla promozione turistica attraverso un percorso socio – culturale di rilevante interesse . Gli elementi architettonici ed artistici, se pure semplici ma unici, rappresentano, per questa comunità, una parte di storia indimenticabile nella quale si inserisce la nascita dei primi nulclei abitativi di Francavilla sul Sinni. Il palazzo delle decime, ha un volume (vuoto per pieno) di circa 1900 metri cubi, una superficie coperta di circa 245 metri quadri e si sviluppa su due piani di cui uno seminterrato rispetto alla strada comunale di "circumvallazione" su cui prospetta per un lato, e l'altro piano rialzato. Il piano seminterrato è suddiviso in n° 5 locali solo in parte intercomunicanti, accessibili solo dal lato nord e dal lato est all'interno dell'area di pertinenza. Il piano rialzato, pure suddiviso in n° 5 locali, con ampi finestroni rettangolari e luci archivoltate, è accessibile dal lato stradale (sud) su cui è posto il portone d'ingresso principale e dal lato est. Con Decreto n° 20032 del 24.11.1998, il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali ha posto il vincolo monumentale, ai sensi della (ex) legge 1089/39, sul Palazzo delle Decime dell'ex Certosa di San Nicola in Valle nel Comune di Francavilla in Sinni, comunemente denominato "Turra". L'Amministrazione Comunale ha da decenni intrapreso la procedura per l'acquisto dell'immobile di proprietà privata, al fine di recuperare e valorizzare l'importante monumento. Solo nel 2002 è stato stipulato il preliminare di compravendita dell'immobile. Lo stesso, oggetto di progettazione di recupero e valorizzazione, è oggi di proprietà comunale e l'intervento è inserito nel programma delle opere pubbliche dell'Ente. L'area di riferimento è posta ai margini nord del centro abitato, in località Vigna Chiesa, in un contesto urbano di recente formazione, con viabilità già definita seppur parzialmente pavimentata, servita dalle fondamentali opere a rete e da una struttura sportiva, palazzetto dello sport, di prossima utilizzazione. L'area ricade in zona B del vigente strumento urbanistico generale (P.R.G.), per complessive are 4,70. Facilmente accessibile dal punto di vista della viabilità stradale in quanto oltre che ad essere attraversata da una importante strada comunale (circumvallazione in fase di completamento), è lambita da una strada provinciale (Francavilla – Chiaromonte S.P. 4 del Pollino ) ed è prossima allo svincolo di una superstrada (Sinnica). Recuperare l'importante testimonianza, restaurarla e renderla fruibile da parte della collettività, al fine di intensificare e consolidare le relazioni sociali fra i cittadini attraverso la promozione di attività culturali realizzando, altresì, un luogo di incontro privilegiato fra i residenti della zona, dell'intero centro e dei turisti che d'estate iniziano ad arrivare più numerosi. L'ubicazione strategica dell'immobile, prossimo al centro storico ma facilmente accessibile anche dalle altre zone periferiche nonché dai vicini centri, costituisce ulteriore valenza per il processo di riqualificazione e aggregazione sociale nell'ambito territoriale di riferimento. L'intervento di recupero e valorizzazione dell'immobile "Turra" consentirà di restituire alla collettività una preesistenza architettonica "particolarmente importante" (come dichiarato nel decreto ministeriale di apposizione del vincolo monumentale ai sensi della (ex) legge 1089/39) e di dotarla delle necessarie ed adeguate strutture sociali , in particolare di una emeroteca–biblioteca, salette per riunioni e ricerche di gruppo, esposizioni e convegni per manifestazioni, feste di quartiere, assemblee e qualsiasi altra manifestazione di tipo sociale. Si unisce la storia e la cultura alla tradizione eno-gastronomica, ambientale e naturalistica di questi luoghi nel contesto del Parco Nazionale del Pollino. (M.R.D.P.)