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(RegioneInforma) RISORSA IDRICA E QUALITA' AMBIENTALE

23 luglio 2004

© 2013 - foto_art._9.jpg

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(ACR) - L'acqua è una risorsa essenziale seriamente compromessa e, talvolta, insufficiente a soddisfare i vari bisogni a causa dell'intenso sfruttamento. Essendo, inoltre,la fruibilità di una risorsa idrica strettamente collegata alla sua purezza, gli aspetti qualitativi si sommano, quali fattori limitanti la disponibilità, a quelli quantitativi condizionando non solo lo sviluppo socio-economico, ma anche i delicati equilibri della biosfera. La legge Merli (L.319/76), per tanti anni legge basilare per disciplinare lo sversamento di scarichi civili e industriali in corpi idrici superficiali, ha tutelato solo indirettamente la qualità o la destinazione a specifici usi o lo stato ambientale dei corpi idrici, nonché la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampi e ben diversificate. La nuova normativa, ha proposto aspetti innovativi nel campo della tutela delle acque dall'inquinamento al fine di perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche. La Regione Basilicata ha condotto una ricerca per la valutazione della qualità ambientale di alcuni corpi idrici significativi situati in due bacini idrografici situati nel parco nazionale del Pollino e in un bacino situato nella zona del Vulture. Un corpo idrico di buona qualità è caratterizzato, in particolare, da un'elevata concentrazione di ossigeno disciolto, da un basso contenuto di sostanze inquinanti e dall'assenza di batteri patogeni. In queste condizioni, infatti, esso non solo è idoneo per tutti gli usi, ma è in grado anche di svolgere un'efficace azione autodepurante nel caso ci fossero immissioni. Il processo biologico di riciclo delle sostanze organiche, per via aerobica o anaerobica, viene inibito dalla presenza di sostanze inquinanti e tossiche che giungono ai corpi d'acqua con gli scarichi prodotti dall'attività dell'uomo. La presenza di fosfati,nitrati, può portare ad un'elevata crescita della massa Vegetale che per successiva decomposizione ossidativi può condurre al completo esaurimento dell'ossigeno disciolto con la conseguente cessazione di ogni forma di vita. E' chiaro quindi, che parametri come l'ossigeno disciolto, il contenuto di sostanze organiche biodegradabili, il fosforo,l'azoto combinato, i composti tossici e la carica batterica siano di estrema importanza per la valutazione qualitativa di un corpo idrico. La nuova normativa, finalmente, ha reso obbligatorio anche l'analisi di alcuni indici biologici nella valutazione dello stato di qualità ambientale. E' nota la stretta relazione esistente fra le caratteristiche qualitative dell'ambiente acquatico e i vari livelli di popolamento biologico e microbiologico. Alcuni metodi valutativi si basano sul fatto che le diverse specie di organismi viventi, sia micro che macro hanno esigenze vitali diverse, per cui la modificazione di alcune caratteristiche o parametri ambientali segna, più o meno profondamente, il profilo delle biocenosi presenti. L'eccesso di carico organico inquinante, l'immissione di tossici chimici, la manipolazione territoriale con interventi diretti sui bacini idrografici determinano variazioni della presenza relativa dei gruppi e delle specie, in termini di diminuzione o di scomparsa di quelli più sensibili e di sviluppo, talvolta abnorme, degli individui più tolleranti. In definitiva il giudizio circoscritto e puntiforme dell'analisi chimico fisica e quello più complessivo del monitoraggio biologico, diventa possibile studiare gli effetti degli inquinamenti prodottisi nel tempo e i vari profili dinamici riferiti alle condizioni metaboliche degli organismi e alle capacità rigeneranti dell'ambiente investigato. Lo studio più semplicemente, agli occhi del cittadino comune che vive e frequenta questi luoghi, sancisce la purezza di questi bacini ricadenti nel Parco Nazionale del Pollino. Altresì ne sollecita, oltre al monitoraggio, la salvaguardia e ne esalta le caratteristiche dell'ambiente circostante. Sarebbe , però, interessante rivedere questi alvei e tutti gli invasi in genere di queste aree, ripopolati delle specie di pesci tipiche di fiumi montani . Rimandiamo la riflessione e i programmi alla Provincia di Potenza e all'Ente Parco Nazionale del Pollino.(M.R.D.P.)

Redazione Consiglio Informa

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