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(RegioneInforma) LA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE NELLE REGIONI EUROPEE

26 luglio 2004

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(ACR) - Nel biennio 1995-1997 le regioni North-West England, Sachsen, Nord Pas-de-Calais, Valencia, Central Macedonia and Piemonte fondarono l'iniziativa IRISI (Inter-Regional Information Society Initiative). Lo scopo era quello di promuovere lo sviluppo della Societa' dell'informazione a livello regionale ed il progetto venne accolto e promosso dalla Direzione Generale Societa' dell'Informazione della Commissione Europea. Nel 1998 IRISI diventata una organizzazione no-profit chiamata ERISA, European Regional Information Society Association, composta da 45 regioni e 3 aziende private. ERISA sostiene le regioni europee nello sviluppo di politiche per le tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, promuove collaborazioni interregionali e sinergie tra regioni, aziende private, Commissione Europea ed altre istituzioni europee ed identifica necessita' e bisogni per migliorare i piani di azione regionali in termini di Societa' dell'Informazione. Ogni anno ERISA promuove l'annuale conferenza per il progetto IANIS, Innovative Actions Network for Information Society. IANIS ha due scopi principali: la promozione degli scambi interregionali in tema di Societa' dell'Informazione e il supporto alle regioni che posseggono un progetto di Azione per l'Innovazione approvato. Inoltre IANIS ha creato e gestisce un ampio database, chaimato e-Region Hub, in cui i membri possono trovare progetti, risorse e materiali utili per lo sviluppo di iniziative per lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione a livello regionale utilizzando i Fondi Strutturali. La conferenza del 2004 si e' tenuta a Budapest dal 9 al 11 Giugno ed ha visto la partecipazione di 330 delegati, che hanno cercato di definire lo stato dell'arte dell'economia della conoscenza a livello regionale in una fase di cambiamento dovuta all'allargamento a 25 paesi membri e alla imminente riforma della legislazione sui fondi strutturali da parte della Commissione Europea. Il risultato della conferenza e' stato una serie di suggerimenti e proposte per le Regioni e per la Commissione Europea, che sono gli attori principali per lo sviluppo dell'economia della conoscenza a livello regionale. Se l'obiettivo del Trattato di Lisbona e' quello di una societa' dell'informazione per tutti gli europei, allora le regioni europee devono partecipare incisavamente al raggiungimento di questo scopo, interagendo attivamente tra loro e con la Commissione Europea, che deve sostenere, indirizzare e stimolare. Le regioni hanno un enorme potenziale propositivo, ma le loro strategie e politiche necessitano la presenza della Commissione e per questo l'integrazione delle politiche a tutti i livelli (europeo, nazionale, regionale e locale) e' di fondamentale importanza. L'interazione tra le regioni e' essenziale. E' necessario incentivare la crescita del networking tra le diverse aree europee dove le parole chiavi sono: condividere, condividere, condividere. E' vitale scambiarsi esperienze, progetti, soluzioni, innovazioni, errori e rischi. In termini di azioni da intraprendere, la conferenza ha trovato unanimita' sulla urgente necessita' di sviluppare le reti di telecomunicazioni e i servizi per le comunita' locali, community networks ed eCommunities. Non e' sufficiente realizzare efficienti applicazioni di eGovernment ed eBusiness se poi i cittadini non hanno le necessarie infrastrutture di rete per poter usufruire di questi servizi. Le autorita' locali e la Commissione Europea hanno il compito di promuovere la creazione, dove assenti, e il migliormento dell'eCommunities e delle community networks. A livello di legislazione europea, i delegati della conferenza hanno chiesto meno regolamenti in materia di telecomunicazioni, sostenendo che la deregolamentazione accellera il processo di liberalizzazione incrementando competizione ed investimenti. Sviluppare tecnologie della comunicazione e dell'informazione diventa una priorita' irrinunciabile nelle aree rurali e periferiche per combattere la desrtificazione demografica delle zone non urbane e non accelerare la congestione dei centri urbani. Assicurare un veloce accesso alle reti di telecomunicazioni a costi accettabili nelle campagne significa creare nuove opportunita' per le imprese, creazione di occupazione e possibilita' di rivalutare socialemente e culturalmente le comunita' rurali. La creazione dell'eCommunities e delle community networks e' il pilastro fondamentale per questo essenziale sviluppo e le Regioni devono avere un ruolo strategico in questo processo. Un altro punto su cui lavorare intensamente e' l'educazione dei cittadini alla Societa' dell'Informazione. Rendere i cittadini consapevoli delle potenzialita' che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione offrono significa fare dei cittadini una entita' attiva di questo processo di sviluppo. Il cittadino sapra' utilizzare i servizi offerti, individuera' e suggerira' i propri bisogni e sviluppera' contenuti. Come affrontare queste sfide e con quali supporti economici? Da un punto di vista politico e strategico le parole chiavi sono: potenziamento del ruolo creativo e gestionale delle regioni, networking tra regioni, integrazioni delle politiche a tutti i livelli. Da un punto di vista economico i Fondi Strutturali sono uno strumento fondamentale per lo sviluppo della Societa' dell'Informazione a livello regionale. In seguito all'allargamento della Comunita', la Commissione Europea riformera' i Fondi introducendo il concetto dei Programmi Operativi Regionali, ossia ogni regione avra' il suo specifico programma operativo. In tema di Fondi Strutturali la conferenza suggerisce alcuni punti essenziali. La riforma dovra' includere specifici finanziamenti per la promozione delle collaborazioni interregionali e avvicinare lo stato di sviluppo della Societa' dell'informazione delle regioni dei nuovi paesi membri a quello degli originari quindici. Per quest'ultimo punto i delegati si sono trovati concordi nel dover includere i nuovi stati membri nei Programmi di Azione per l'Innovazione. Allo stesso tempo e' importante adattare il supporto dei Fondi Strutturali alle diverse realta' secondo specifiche strategie regionali. Un altro punto, su cui la conferenza si e' soffermata, e' il destino delle attuali regioni Obiettivo 1 nella riforma dei Fondi Strutturali. Questi regioni perderanno lo stato di Obiettivo 1, ma cio' non significa che queste aree sono diventate ricche improvvisamente ed hanno raggiunto un efficiente livello in termini di sevizi di comunicazioni e d'informazione. Gli obiettivi preposti sono lontani ed esse richiedono ancora il supporto europeo. Il messaggio conclusivo della conferenza e' uno stimolo alle autorita' regionali a lavorare con vigore per lo sviluppo di strategie e di progetti per la Societa' dell'Informazione ed un invito alla Commissione Europea ha sostenere con forza lo sviluppo dell'eCommunities come sta gia' facendo con l'eBusiness e l'eGovernment. Il divario digitale nella Comunita' Europea e' una realta' e va eliminato per portare ogni angolo di Europa ed ogni cittadino europeo nell'era delle nuove tecnologie. (S.R.)

Redazione Consiglio Informa

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