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(RegioneInforma) LA BASILICATA REGIONE SEMPRE PIU' INFORMATIZZATA
07 settembre 2004
(ACR) - Come fare entrare in un sol colpo una regione nel terzo millennio? È facile. Basta informatizzarla. Oggi solo il 31 per cento dei Comuni capoluogo di provincia del Mezzogiorno offre servizi amministrativi in rete ai propri cittadini. Il divario è netto con i Comuni del Centro-Nord che vantano un ricco 65 per cento. Lo rende noto il Ministero dell'Innovazione e delle Tecnologie, ma c'è da dire che, seppure all'interno di una percentuale così esigua quale quella dei Comuni meridionali, attualmente alcune delle iniziative più interessanti nell'innovazione della Pubblica Amministrazione si trovano proprio in Basilicata. Il progetto "Un computer in ogni casa" che mirava all'alfabetizzazione informatica della popolazione e alla diffusione dell'accesso alla Rete, ha ottenuto un successo oltre le attese tanto da arrivare a proporre un bis con il progetto "Un computer in ogni casa 2", con più di 20 mila domande presentate. Ideato nel 2000 e promosso dalla Regione Basilicata, il piano ha coinvolto tutte le famiglie della regione. I dati relativi al primo progetto rivelano un altissimo numero di richieste. Praticamente un terzo dell'intera popolazione regionale, quantificabile in 49.500 famiglie, ha richiesto il contributo per l'acquisto del pc, pari all'80 per cento del costo del computer. Le domande ammesse sono state 43.648. Per una parte dei beneficiari, tale iniziativa ha rappresentato la spinta decisiva per acquisire per la prima volta una postazione informatica. Per altri, invece, essa ha costituito la possibilità di ampliare la propria dotazione informatica, rendendola maggiormente funzionale. In termini di ricaduta concreta, gli effetti delle politiche per l'informatizzazione sono stati notevoli: nel gennaio 2003 gli iscritti al portale regionale Basilicatanet.it erano già divenuti 50mila. E la quota di famiglie in possesso di pc o fornite di accesso alla rete è salita, rispetto a tre anni prima, dal 17,4 al 37 per cento (per il possesso del computer) e dall'11,4 al 31 per cento (per quanto riguarda l'accesso al Web). Le connessioni giornaliere sono arrivate a sfiorare quota 10mila. Questa non è altro che una delle iniziative proposte dalla Regione avente come scopo quello di rendere più amichevole, diretto e funzionale il rapporto della Pubblica amministrazione con i cittadini, grazie all'uso delle nuove tecnologie. Sulla stessa linea si muove anche un altro interessantissimo progetto: il cosiddetto Isp, ossia "Internet Social Point". Grazie ad esso la Regione Basilicata finanzierà le associazioni che all'interno delle proprie sedi attiveranno luoghi attrezzati per l'accesso dei cittadini ai servizi in rete della pubblica amministrazione. La Regione prevede di assegnare agli aventi diritto un contributo per l'acquisto delle apparecchiature informatiche, fino a un massimo di 20mila euro. Anche l'Università degli Studi della Basilicata avrà un ruolo importante, ossia quello di fornire un supporto tecnico per l'attuazione del progetto. Attualmente le amministrazioni locali, dopo avere investito nell'automazione dei flussi documentali e nelle reti Intranet, e dopo aver messo in rete una serie di servizi informatici per le imprese e i cittadini, stanno investendo risorse per avviare una serie di processi a favore della realizzazione di sistemi di front-office per l'erogazione di servizi on-line. In poche parole, si stanno finalmente avviando verso l'e-government. La crescente attenzione posta allo sviluppo della Società dell'Informazione e dell'e-government rappresenta una vera chiave di volta della strategia di sviluppo globale di una regione storicamente caratterizzata da una consistente marginalità nel sistema economico-produttivo nazionale. Ovviamente la strada da percorrere è ancora lunga, soprattutto se si considera che fino ad oggi la maggior parte dei siti delle varie amministrazioni (e in questo caso non sussistono differenze tra Nord e Sud) mirano essenzialmente a offrire informazioni e non servizi ai cittadini. Pur tuttavia, una relazione del CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione) relativa all'anno 2003 ha evidenziato i grandi passi in avanti fatti dalla P.A. sulla strada della modernizzazione, tanto più apprezzabili se si tiene conto della riduzione delle risorse finanziarie disponibili nel corso del 2003 per la situazione dei conti pubblici, che ha imposto il contenimento delle risorse messe a disposizione dei Ministeri. Inoltre, ha giocato un ruolo ostruzionista anche il permanere di certe resistenze, non tanto all'utilizzo delle tecnologie in sé, quanto piuttosto alla trasformazione che la Pubblica amministrazione può realizzare attraverso l'utilizzo di queste tecnologie. Resistenze che fondamentalmente sono causate da un ritardo culturale, ma talvolta anche da posizioni di difesa del proprio ruolo, del proprio potere, a livello burocratico-amministrativo. In definitiva, lo sviluppo della Società dell'Informazione rappresenta al tempo stesso l'obiettivo e lo strumento decisivo per raggiungere il superamento delle condizioni di marginalità del sistema produttivo e territoriale lucano. In tal senso, l'attuazione di piani miranti ad un rapido e rilevante sviluppo della Società dell'Informazione in Basilicata può contribuire in modo determinante al raggiungimento dell'obiettivo di crescita globale della regione. (K.S.)