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(RegioneInforma) IL LAGONEGRESE SVELA I SEGRETI DELLA SUA MONTAGNA
24 settembre 2004
(ACR) - La montagna con tutti i suoi «segreti», con l'affascinante connubio tra mistero, natura e imponenza. La montagna che si svela e diventa un'opportunità per lo sviluppo. Di monti la Basilicata è ricca, anzi ricchissima. Boschi, foreste e vallate sono e sono state una delle risorse più importanti del territorio lucano. Basti pensare al legno che nell'Ottocento dal Lagonegrese veniva «esportato» a Napoli per la costruzione di binari. I monti, quindi, sono stati e sono un «bene» da valorizzare e tutelare. E proprio sulle prospettive che offre una delle montagne per eccellenza dell'area sud, il Monte Sirino, si inserisce un importante progetto di promozione turistica voluto da tre comuni della zona e dalla Comunità Montana del Lagonegrese. Un programma che prevede non solo la valorizzazione del territorio ma soprattutto la sua infrastrutturazione al fine di rendere il più veloce e comodo possibile il flusso turistico verso le aree interne e montane della regione. Tre i comuni coinvolti nell'iniziativa: Lauria, Lagonegro e Nemoli. Paesi che si sono messi insieme con il proposito di promuovere dal punto di vista turistico non solo l'ambiente montano, ma anche le tante bellezze architettoniche, storiche ed artistiche dell'intero circondario. Attrattive non da poco se si considera che quel territorio è ricco di tesori naturalistici come il Lago Laudemio, piccolo bacino di epoca glaciale. Ma soprattutto può vantare tanti «gioielli» storici, artistici ed architettonici come le testimonianza sulla presenza umana nelle grotte di Latronico (a partire dal Mesolitico e sino all'Età del Ferro) o i resti di antichissimi ruderi e monasteri. Promuovere la storia e la cultura di questo territorio, però, significa innanzitutto puntare sulla viabilità e sull'infrastrutturazione. Di qui, la decisione di avviare per prima cosa proprio una serie di lavori di ristrutturazione turistica, a cominciare dall'area del monte Sirino. Progetti che permetteranno di migliorare la viabilità esistente su tutti e tre i versanti della montagna, tra i quali quelli sulle strade di accesso alle stazioni sciistiche (gli interventi riguardano prevalentemente il comune di Lagonegro). A questi si aggiunge un programma di recupero e di valorizzazione di uno dei santuari più importanti della regione: quello della Madonna delle Nevi dove ogni estate viene custodita la sacra effige della Madonna del Sirino. Una cappella, edificata a 1907 metri di altitudine, il cui culto risale al 1629 quando un prete, don Antonio Grisolia, la costruì per ricordare la «favola» secondo cui ad agosto caddè la neve sull'Esquilino. Da allora sino ad oggi, la devozione delle genti del Lagongrese alla Vergine è cresciuta man mano e raggiunge una delle sue dimostrazioni con una suggestiva processione che durante la notte da Lagonegro conduce i pellegrini, lungo una mulattiera, fin su la montagna. E proprio la struttura sulla cima della monte, ora, sarà sistemata, così come vi sarà l'adeguamento funzionale del piazzale antistante la cappella. Altri lavori, poi, sono previsti anche per un'altra chiesa della zona la chiesetta del Brusco, la cui struttura sarà ristrutturata. Da Lagonegro a Lauria, quindi, attraverso un percorso che ipotizza in particolare interventi ex novo legati all'accoglienza turistica.Si prevede, infatti, il recupero di un'ampia area attrezzata per la sosta e il ristoro lungo la strada che da Sella - Sinni - Conserva di Lauria conduce al comprensorio del monte Sirino. Un modo per attrarre turisti ma soprattutto per rendere più piacevole la loro sosta. Diversi anche gli interventi programmati sul territorio di Nemoli. Tra i progetti più interessanti quello del miglioramento della strada Sambuco con la costruzione di alcune aree attrezzate nelle aree di Bosco Iettatello, dei Cerri Giganti e della sorgente Cardonera. Questo per cominciare, perchè altri interventi ne seguiranno, finalizzati, in particolare, a rendere «appetibile» dal punto di vista turistico proprio la zona del Monte Sirino. Un'area dalle molteplici peculiarità, dunque, che potrebbe rappresentare una concreta occasione per lo sviluppo economico e turistico del Lagonegrese. D'altra parte, per gli amministratori della zona l'obiettivo principale é quello di attrarre turisti e creare una sorta di «via della montagna» che includa bellezze paesaggistiche, sportive e religiose. Una «strada» che i vacanzieri possano seguire non solo durante le ferie estive, ma soprattutto durante il periodo invernale frequentando le piste del Monte Sirino. (A.I.)