venerdì, 22 nov 2024 23:23
(RegioneInforma) L'ASSOSTAMPA ESPRIME PREOCCUPAZIONE PER IL NUOVO CONTRATTO
29 ottobre 2004
(ACR) - L'incontro organizzato dall'Assostampa di Basilicata in collaborazione con il Formedia, tenutosi questa mattina al Palazzo di Città di Potenza, ha dato la possibilità, agli addetti del giornalismo professionistico, di confrontarsi e riflettere sulla situazione di estrema incertezza che si prospetta (e incombe) sul rinnovo del proprio contratto di lavoro. Durante il meeting, al quale hanno partecipato il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il giornalista Luigi Di Lauro, l'avvocato del Foro di Roma Bruno Del Vecchio, specializzato in diritto del lavoro e dell'informazione e Giancarlo Tartaglia, Direttore della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, si sono affrontate diverse tematiche, a partire dal Decreto legislativo n.124 in materia di Trattamento di fine rapporto (TFR), agli aspetti più spinosi di alcune leggi che preoccupano, e non poco, gli addetti ai lavori. Il 28 febbraio scadrà, infatti, il contratto di lavoro giornalistico e ci sono, tuttavia, numerosi punti oscuri, di difficile interpetrazione relativi al futuro contratto. Il sindaco di Potenza, Santarsiero, dando avvio alla discussione, si è fatto interprete delle preoccupazioni,sollevate anche da Di Lauro, sulla situazione della Stampa italiana e regionale. "Le riflessioni che interessano il vostro ambito di lavoro- ha sostenuto Santarsiero- sono quelle avvertite anche dal contesto più ampio e generale della nazione. Benché regione dai piccoli numeri, le azioni intraprese dall'Associazione della Stampa lucana sono meritevoli di nota perché vanno in direzione del rafforzamento della propria autonomia ma soprattutto dell'identità, in perfetta sinergia con l'Amministrazione, per la crescita e lo sviluppo del territorio". Gli intervenuti hanno concordato sulla problematicità di un contratto che non tutti conoscono a fondo e che, per lo più, è erede- come ha sottolineato Del Vecchio- "di ordinamenti e norme comunitarie, spesso non collimanti con le realtà del Sud-Europa". Del resto- ha ribadito Del Vecchio, dopo un excursus storico delle tappe fondamentali del contratto- "in un contesto nazionale di smarrimento, provocato dalle preoccupazioni per alcune leggi, come la "Gasparri", la legge "Biagi" o il Decreto legislativo 66/2003 e successive modifiche, anche i giornalisti di Basilicata si devono porre in un'ottica di cambiamento. Lo scenario del contratto collettivo è in evoluzione, le nuove norme dettate dalle leggi potrebbero incidere negativamente sulle attività che l'Ordine ha avviato per la tutela dei suoi iscritti. "Diviene, dunque, essenziale – ha concluso Del Vecchio- difendere il contratto che c'è e perorarne l'attuazione, in quanto abbiamo tutte le carte in regola". Tartaglia, autore tra l'altro di un testo che spiega, articolo per articolo, i dubbi sollevati dal Decreto, ha dato conto dell'ampio ventaglio di possibilità, fornendo la chiave d'interpretazione per la lettura di aspetti meramente formali del contratto: le ferie da godere per il recupero psico-fisico, l'orario di lavoro, i vari tipi di contratto lavorativo (di apprendistato, di inserimento, ad appalto, di distaccamento o di cessione a ramo d'azienda) per coloro che solo formalmente non sono giornalisti professionisti. Materia di analisi sono state anche le collaborazioni coordinate e continuative (Co.co.co), le prestazioni di lavoro autonomo, la differenziazione tra lavoro intermittente e lavoro ripartito (il cosiddetto job sharing) e le ormai anacronistiche distinzioni tra pubblicisti, praticanti e giornalisti professionisti. Il seminario di approfondimento ha, dunque, scandagliato la maggiorparte delle questioni più scottanti del contratto mettendo, in assoluto rilievo, la centralità che deve essere riservata al lavoratore e alla tutela della sua professione. (L.L)