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(RegioneInforma) L'ESSENZIALITA' E IL RIGORE DI ADRIANA LABELLA
11 novembre 2004
(ACR) - Rigore ed essenzialità. Tradizione e sperimentazione. Natura ed ecologicità. Con questa griglia di parametri, l'architettura contemporanea sta aprendosi un varco nella nuova concezione urbanistica. Un contributo singolare in questa direzione, viene proprio dalla Basilicata. L'architetto lucano, Adriana Labella, laureata a Napoli e specializzata in architettura bioecologica e bioclimatica a Roma, ha eletto questa scelta a fulcro della sua attività professionale. Alcuni suoi progetti hanno incontrato i favori di qualificate giurie che le hanno assegnato prestigiosi premi. Era successo nel 2000 con il 1° premio al concorso nazionale Ecocostruendo di Lissone (Milano) con la "casa ecologica". E si è ripetuta col progetto "Design hotel + ecologia" quest'anno, col 1° premio al concorso internazionale di Architettura e Industrial Design che aveva per tema "Design for all: costruire per un'utenza reale". In verità, già nel 1992, a Potenza, si era messa in evidenza col 2° premio ex-equo in un concorso di idee per il 1° Centro Direzionale. Nel 2001, ancora a Potenza, era stata segnalata come consulente bioclimatico, per un "Giardino d'inverno" ad un concorso a livello internazionale. Questa sua propensione a guardare fuori i confini regionali e nazionali – tra l'altro collabora con quotidiani e riviste di settore come Casaviva, Abitare la terra, Frames, Costruire, Abitare, AD Architectural Digest – l'hanno portata a pubblicare il libro "Solar Architecture", in inglese e italiano, su 11 opere realizzate da Georg W. Reinberg. Reinberg è un noto architetto viennese di 54 anni, molto impegnato nella riscoperta di materiali e soluzioni energetiche compatibili, da impiegare nell'edilizia privata e pubblica. E proprio a dimostrazione della qualità, del risultato e dei criteri progettuali, sviluppati valorizzando al massimo l'irraggiamento solare, la vivibilità e la funzionalità, Labella ha selezionato particolari tipologie di intervento che hanno riguardato abitazioni, edifici residenziali, case di riposo, uffici, insediamenti turistici, scuole. Con foto, disegni e qualche nota di commento, l'autrice mette in condizione, anche i non addetti ai lavori, di apprezzare gli esiti di una "spazialità inedita" raggiunta dall'architettura solare di Reinberg. "Solar Architercture", 112 pagine, 15 euro, finito di stampare a febbraio 2004 da Finiguerra Arti Grafiche di Lavello per la Casa Editrice Librìa di Melfi, è stato presentato nella capitale, all'Acquario romano, presso la Casa dell'Architettura e nella sede del Forum Austriaco della Cultura "Luce, sole, acqua, verde, colore, materiali naturali: questi gli elementi fondamentali dell'architettura ecologica di Georg Reinberg, da sempre impegnato nell'attività di progettazione dell'uso delle risorse rinnovabili, nella ricerca di nuove tipologie e tecnologie sostenibili, nella sperimentazione di nuovi tipi di insediamento e forme di convivenza alternative alla città tradizionale", scrive Labella. Le opere firmate dall'architetto austriaco si connotano per la riduzione delle frontiere tra naturale e artificiale, per le pareti vetrate, per la continuità visiva interno-esterno, per le ventilazioni a serra, per lo studio dei consumi energetici finalizzati all'autosufficienza e al ricorso a fonti pulite e rinnovabili, per l'integrazione tra materiali come il legno e l'argilla con i dispositivi tecnologici presenti sul mercato. Luce e calore del sole, colore degli arredi, attenzione per la vegetazione esterna, isolamenti, impianti, ventilazioni, linee del costruito e dei rifacimenti sono armonizzati da un unico linguaggio, sobrio, rispettoso dei bisogni dell'uomo e delle necessità ambientali. Un modo non limitativo, né penalizzante delle prerogative del vivere contemporaneo. Al contrario una valutazione intelligente ed equilibrata delle materie disponibili e degli stili di vita che, senza contrasti con le risorse naturali, assicurano un comfort gradevole e pieno di gusto. (P.R.)