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(RegioneInforma) "MITHOS": LA MOSTRA A BOLOGNA DEL PITTORE LUCANO FILAZZOLA
11 novembre 2004
(ACR) - "Mithos" è il titolo della mostra dell'artista lucano Nicola Filazzola che espone le sue opere a Bologna. La personale, inaugurata il 5 novembre dal presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Vito De Filippo, resterà aperta fino al 16 di novembre presso la Sala Museale del Baraccano. L'iniziativa, sostenuta dal Circolo dei lucani di Bologna, dal Comune e dalla Facoltà di Agraria della stessa città, rispecchia l'impegno sociale nel quale da sempre l'artista lucano si è profuso, poiché il ricavato delle opere in vendita sarà devoluto in beneficenza all'A.M.A.D. - Associazione Malattie dell'Apparato Digerente. Nato a Ferrandina 57 anni fa, Filazzola frequenta per alcuni anni l'Accademia di Belle Arti di Bari e poi si trasferisce a Matera dove tuttora vive e lavora. L'impegno sociale si coniuga con la sua stessa professione: alla fine degli anni' 60 il suo rapporto con la pittura incontra la passione politica e l'impegno civile. A quell'epoca risale anche l'incontro con esponenti della "Nuova Figurazione", quali Ennio Calabria e Vittorio Basaglia con cui stabilisce saldi legami. Gli anni '80 e '90 lo vedono impegnato in numerose mostre personali e collettive nelle maggiori città italiane ed estere. Della sua produzione artistica si sono interessati eminenti personalità del mondo artistico e letterario: Ernesto Treccani, Ennio Calabria, Antonello Trombadori, Leonardo Sinisgalli (che ha parlato di lui come "pittore dell'estasi e del rancore"). "L'iniziativa - ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale della Basilicata Vito De Filippo - è ammirevole per più aspetti. Non solo testimonia la validità della produzione pittorica di Filazzola, che non ha bisogno di presentazioni, avendo già esposto in Italia e all'estero ed essendo già stato lodato da artisti e letterati, ma sopratutto evidenzia la sua sensibilità d'animo e l'impegno per il prossimo." Anche il prof. Giorgio Celli, specialista entomologo della Facoltà di Agraria, presentando l'artista durante l'inaugurazione, ha sottolineato le linee parallele entro cui si muove l'attività di Filazzola: il forte l'impegno civile e la felicità espressiva del pittore. Nella personale di Bologna Filazzola ritrae ed espone i monumenti della Basilicata che commemorano i caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale, rivisitando e inventando forme nuove per ritrarre il corpo umano. L'artista conduce così il visitatore lunga una vera e propria Via Crucis laica a cominciare dal ritratto del monumento del fante caduto in battaglia eretto al centro di Tursi, che emblematicamente rappresenta la condizione dei giovani costretti a lasciare la vita dei campi per la guerra. Filazzola racconta così la storia della terra lucana, fatta di prevaricazioni e di fatica, allegoria della stessa condizione umana. Dalla sua pittura emerge forte l'indignazione civile e l'invettiva, aprendo dal Sud una finestra sul mondo dove ancora si muore e si combatte. (I.S.)