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(RegioneInforma) "NEL NOVECENTO: MARSICO, PATERNO E IL SINDACO MICHELE LOTIERZO"

27 dicembre 2004

© 2013 - marsicinuovo.jpg

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(ACR) - Questo libro di storia contemporanea dal titolo "Nel Novecento: Marsico, Paterno e il sindaco Michele Lotierzo", si rivolge a un lettore ideale curioso di accadimenti storici e di interpretazioni. Scritto da Antonio Lotierzo, questo libro è un'esposizione storica che tende a presentare il contesto lucano e, per certi versi, anche italiano di un comune nel periodo della Cassa per il Mezzogiorno, periodo di intensa modernizzazione. Nella regione, infatti, si iniziava a porre mano a quelle infrastrutture, soprattutto, idriche, che hanno permesso il rinnovamento dei servizi primari, vedi ospedali, scuole, comunità rurali e montane, finendo con l'incidere sulle qualità della vita delle popolazioni lucane, popolazioni che da allora mutarono stile di vita, comportamenti e mentalità attraverso un lento processo che è ancora in atto. La storia di Marsico è stata segnata dalle grandi trasformazioni del Paese fin dal dopoguerra con l'intervento esterno, americano e europeo e gli effetti del Piano Marshall, per giungere alla Cassa per il Mezzogiorno e ai tremila miliardi di lire che lo Stato ha inviato a Marsico per il sisma del 1980. Va sempre individuata una correlazione fra l'azione del singolo Sindaco e le leggi che si varavano o dibattevano in Parlamento (dalle leggi agrarie a quelle urbanistiche, dalle regioni e federalismo al divorzio e diritto civile). Il nostro dramma storico è proprio dovuto alla ristrettezza dello sviluppo autonomo. Questo studio nasce dalla nostra storia comunitaria nella Basilicata repubblicana che comprende Marsiconuovo e Paterno. Per ripercorrere un simile itinerario, si parte da un personaggio significativo: Michele Lotierzo (1923 – 1989) i cui discorsi e scritti politici testimoniano più di un trentennio di vita politica locale. La concezione politica a cui Michele Lotierzo aderì fu quella Democrazie cristiana, intesa come pensiero democratico costituzionale, concezione che, dal 1947 al 1989, si scontrò aspramente con il pensiero socialista e comunista e con le "forme reazionarie della destra". L'autore ha rinvenuto il materiale documentario, presentato in questo volume, nella stanza del padre, dove vi era uno scaffale con libri, cartucce da fucile e una decina di fascicoli, conservati a caso, vere cartelle archivistiche con originali e fotocopie, dove era conservato una mole di lavoro umano, che il Loterzio, in qualità di storico, ha selezionato. "La Storia di Marsico"dice l'autore "è legata alla storia d'Italia e d'Europa, dalle guerre al fascismo e alla Repubblica dal sistema al maggioritario dall'emigrazione alle rivolte studentesche". Questo libro parla dell'azione del Sindaco della DC, Michele Lotierzo, nel periodo in cui vigeva il metodo proporzionale. Michele Lotierzo, padre dell'autore, nacque a Marsico il 20 marzo del 1923, conseguì il diploma di maestro elementare a Lagonegro, a 19 anni partì per la guerra e rimase prigioniero dei tedeschi per 20 mesi. Nel 1964, il 18 giugno, gli fu conferita la croce al merito di guerra di cui è stato sempre fiero e che appuntava, sulla giacca, ogni 4 novembre, quando era solito tenere il discorso davanti al monumento ai caduti, nel corso di una cerimonia religiosa e pubblica. Al ritorno dalla guerra, nel 1947, si rimise a studiare, e preparatosi privatamente, si presentò a Lagonegro per la maturità Magistrale. Venne dichiarato idoneo alla professione di insegnante elementare. Michele Lotierzo si iscrisse alla DC nel 1947 e impiegò dieci anni per affermarsi come leader marsicano, restando all'opposizione e dedicandosi alla costruzione del partito. Solo nel 1957 fu eletto Segretario organizzativo della DC marsicana e avviò una grande campagna di tesseramento, riuscendo nel tempo a convincere molte famiglie che confluivano in liste civiche o in altri partiti. Restò in carica fino al 1965. Michele riuscì a conquistare il Comune nelle elezioni del 6 Novembre 1960. Dal 1970 al 1978 chiese e ottenne di passare dall'insegnamento al posto di segretario-coordinatore Amministrativo, servizio che assolse fino al 1978. Dopo varie discussioni venne rieletto Sindaco nel 1985, anno in cui morì, in novembre, la moglie Graziella. Michele venne eletto assessore alla Comunità Montana, dove operò fino al 1988, anno in cui decadde per incompatibilità, dalla carica di Sindaco. Nel 1988 finì la carriera amministrativa di Michele Lotierzo poiché la DC decise di non presentare più gli anziani che avevano retto il partito dal 1955. La decisione non giovò alla DC che venne sconfitta alle elezioni, mentre il PSI raggiunse il massimo della sua espressione. Michele morì il 4 giugno 1989. Il programma politico di Michele Lotierzo fu ampio, ma mirò al conseguimento dei servizi civili essenziali (acqua, luce e fognature in tutte le case, case popolari e scuole) sia per il centro che per le frazioni in quanto la scommessa, l'intento politico, era quello di migliorare il tenore di vita anche nelle campagne. Per il resto, egli incentivava le iniziative private anche se di opposizione, puntando al rilancio della produttività in un periodo difficile per le aree interne. Dure erano le lotte a Potenza e Roma per ottenere finanziamenti attraverso la Cassa, la Provincia, il Consorzio. Michele operò un'espansione della spesa pubblica e reclamò investimenti e bonifica dei terreni, con l'espansione della zona irrigua. Dalla lettura di questo libro emerge come muta la geografia in questo secolo. Come la pianura, le attività dinamiche oltre che residenziali, fino alla scissione territoriale, favoriscono la nascita del comune di Paterno e si evidenzia il declino della millenaria Marsico, che pure resta denso centro storico da tutelare e valorizzare, anche turisticamente e culturalmente. Scorrendo i capitoli, il lettore potrà osservare sia il permanere di una società rurale, ma anche il lento declinare degli addetti all'agricoltura a favore del ceto professionistico. La penetrazione dell'economia globale nella nostra regione favorita dai flussi migratori, specie dopo il 1975, hanno apportato innovazioni e professionalità valorizzate nella costruzione postsisma . La parte finale dell'opera si presenta come un repertorio della vita quotidiana, che permette al lettore di cogliere l'uomo attraverso le tante azioni giornaliere del vivere quotidiano. Antonio Lotierzo, figlio di Michele Lotierzo e autore del libro, è nato il 28 giugno del 1950 a Marsiconuovo, ha vissuto poco nel suo paese, dalla nascita fino al 1960, quando fino al 1972, per gli studi medi e universitari è stato a Taranto, Sala Consilina, Napoli. Dal 1974 al 1981 ha lavorato in Basilicata e dal 1982 si è trasferito a Napoli. Il testo, essenzialmente, vuole essere un riconoscimento all'azione politica e umana del padre dell'autore. (G.B.)

Redazione Consiglio Informa

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