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(RegioneInforma) NUOVA EDIZIONE DI "VOCI DI DONNE LUCANE"
11 gennaio 2005
(ACR) - Un sostegno per la valorizzazione dell'arte creativa per la figura femminile sul territorio lucano. Un'esigenza che fornisce una forte spinta al motore trainante del processo di equiparazione tra l'orgoglio di uomo e la sensualità di donna. Un desiderio raggiungibile che non pone più l'appellativo per le donne di "sesso debole" ma che ne rilancia la personalità nella sfera pubblica. Primo passo da perseguire è il recupero delle tracce storiche rilasciate dalle antenate che hanno dato lustro all'immagine regionale. La riappropriazione della memoria storica mediante l'arte della scrittura della figura femminile, marginalizzata nel corso dei secoli, poiché vittima dell'egoismo maschile che ne ha posto un rango di superiorità nella fase di sviluppo della società. E' l'opportunità di inserimento delle donne lucane nella vita che conta, offerta con la presentazione della seconda edizione del catalogo "Voci di donne", tenutasi ieri mattina nella sala Sinni del palazzo del Consiglio regionale, che permetterà loro non solo l'opportunità di valorizzazione delle proprie capacità di scrittura (in qualità di saggi, poesie, novelle), ma anche come occasione di rivalsa nei confronti del mondo maschile. L'idea di riproporre una nuova raccolta contenente le biografie di autrici già veterane nel campo della produzione letteraria e di nuove scrittrici con le recensioni dei lavori elaborati è la sfida riproposta dal presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità Anna Maria Fanelli e la collaboratrice nonché scrittrice Anna Maria Basso, in accordo con le decisioni del presidente del Consiglio regionale Vito De Filippo. La realizzazione del libro, secondo i relatori, è volta al recupero dell'identità della donna lucana attraverso una collezione di opere scritte che saranno custodite nella sezione "Donne" della biblioteca "Isabella Morra" nel palazzo del Consiglio regionale. Quindi, importanti testimonianze di scrittura creativa al femminile, essenziale per lo sviluppo del territorio. Un impegno che è perseguibile, nella parole del presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, attraverso il sostegno di studi e di ricerche che al contempo forniscano alla donna un punto cardine nella crescita della società civile. «La nuova edizione del catalogo – ha dichiarato Anna Maria Fanelli – presenta l'arricchimento delle schede di poetesse e scrittrici che hanno risposto al nostro secondo invito, trasmettendo copia dei loro nuovi saggi o delle più loro recenti opere in prosa e poesia». Nella collana emergono sguardi sulla realtà, immagini sui più nascosti moti dell'animo, disegni di parabole esistenziali, riflessioni ed indagini sui mali del vivere moderno. All'occhio del lettore, nelle parole del presidente del Consiglio regionale Vito De Filippo, si presenterebbe un microsomo di emozioni, un insieme perfettamente coeso e originalissimo di temi, sostenuto da una varietà di stili che rispecchierebbe la cultura di ciascuna scrittrice. Uno sforzo nell'elaborazione dei lavori del tutto apprezzabile, cela nelle parole di De Filippo, poiché avrebbe fornito la possibilità di far uscire allo scoperto voci interessanti di nonne, mamme, professioniste, studentesse e donne impegnate in politica che si raccontano e raccontano attraverso la scrittura. L'esperimento realizzato nel lontano 1996 con la prima edizione portò soddisfacenti risultati. L'ulteriore rivisitazione odierna, per le parti, apporterebbe la creazione di un valido strumento di conoscenza. Al progetto teso a dar sfogo alle qualità femminili, hanno aderito un nutrito numero di autrici lucane presenti in sala, che si sono contraddistinte in regione nel panorama culturale. «Il volume – ha sostenuto soddisfatto il presidente del Consiglio regionale, Vito De Filippo – ha suscitato un positivo successo poiché ha favorito un utile opera di consultazione bibliografica. Questa rassegna – ha aggiunto – è un privilegio per le donne ed è un segnale interessante per il ragguaglio delle pari opportunità nel Mezzogiorno tra uomini e donne». Il caso di Isabella Morra non è un avvenimento di rara importanza. Le sue poesie realizzate nel XVI secolo, secondo De Filippo, avrebbero stimolato ulteriormente la passione per l'arte della scrittura per le donne sin dall'antichità. «La seconda edizione del catalogo "Voci di donne lucane" – ha affermato Vito De Filippo – ricorda un supplemento di sensibilità e di apprezzamento verso l'operato femminile». L'indubbia visibilità dell'operato femminile che emerge nel catalogo, sostengono gli intervenuti, è un forte segnale che porrebbe in risalto un indubbio bagaglio culturale e dizionale, non valorizzato degnamente. «Con quest'iniziativa – ha sostenuto il presidente della Commissione regionale per le pari Opportunità, la Fanelli – si attesta il fatto che le donne di Basilicata non vogliono più passare inosservate, ma vogliono con onestà, lucidità intellettuale, e tante volte, con la musicalità dei versi, esprimere il loro sentire e il loro tempo». La consultazione dei lavori realizzati, per le parti, non solo consentirebbe la valutazione delle doti delle scrittici ma rivelerebbe anche la loro personalità decisa e forte imposta nella vita quotidiana e nelle esperienze biografiche vissute. L'esecuzione del catalogo rappresenterebbe, come trapela nelle parole della Fanelli, la volontà di esternazione della passione femminile per la ricerca che deve conciliare tra vita privata e sforzo intellettuale. «Il progetto continua a portare avanti la nostra ricerca – ha posto in risalto Anna Maria Fanelli – che tende non a svelare la quantità di testi di produzione femminile lucana, ma soprattutto per evidenziare le qualità di ricchezza espressiva che contribuisce al recupero di tracce storiche di donne nel campo dell'archeologia, della storia della musica, della storia di emigrazioni di donne lucane all'estero». La consultazione dei lavori realizzati, per le parti, non solo consentirebbe la valutazione delle doti delle scrittici ma rivelerebbe anche la loro personalità decisa e forte, imposta nella vita quotidiana e costruita nelle esperienze biografiche vissute. Aspetti che nelle attività di ricerca, devono conciliare tra vita privata e sforzo intellettuale. Gli obiettivi prefissati dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità, affermano i responsabili, sono stati ampiamente raggiunti. Nei prossimi mesi, ha annunciato la Fanelli, sarà riproposto l'evento nella sua terza edizione. La sostenibilità generale verso la valorizzazione delle scrittura creativa della figura femminile non è più un sogno ma ormai una realtà. Resta ancora però in cantiere la partecipazione attiva alla vita politica. Nonostante i vantaggi offerti nell'ambito della produzione letteraria, a conclusione dell'evento, è stato posto in risalto la questione inerente la carenza di donne nella partecipazione alla vita politica. Una vicenda che ha dato monito al presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Anna Maria Fanelli, di richiedere al presidente del Consiglio regionale l'approvazione di una norma che consenta la partecipazione di un congruo numero di donne nelle liste elettorali. Anche una voce al femminile fa la sua parte nella crescita della società civile. Una spinta culturale di sicuro successo che assicurerebbe un invito alla lettura con opportuna analisi critica e immissioni di gemiti di sentimenti provati ma mai esternati. (Alessandro Sileo)