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(RegioneInforma) COLLABORAZIONE FATTIVA PER UNA BASILICATA SANA

18 gennaio 2005

© 2013 - tralicci.bmp

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(ACR) - La salvaguardia ambientale come opportunità di crescita del territorio regionale mediante il supporto di giuste politiche di sostegno ecologico sostenute fortemente dall'opinione pubblica. E' l'azione pervasiva volta alla valorizzazione dell'intera area lucana, sostenuta dal riconoscimento di responsabilità di cittadini e di autorità pubbliche che mirano ad interventi protezionistici di riserve naturali, in maggior parte carenti di opportune custodie. La vicenda è stata affrontata in maniera approfondita nel corso del convegno "Ambiente: un bene da preservare, conoscere, viverci", promosso dall'associazione Asola (Associazione solidarietà e lavoro), in cui hanno partecipato il presidente dell'ente associativo Raffaello Ferro alla presenza di autorità impegnate nell'ambito della protezione dell'ambiente ed esperti nel quadro di normative legislative contro i reati ecologici. In passato, in regione furono condotte una serie di scelte d'investimenti che avrebbero lasciato il territorio, tuttora incontaminato. Decisioni, che fanno porre una serie di riflessioni sull'operato dell'uomo che nonostante il raggiungimento di proprie soddisfazioni, avrebbe dimenticato il discorso del rispetto del mondo in cui vive. Andando a ritroso nel tempo, è remoto il rapporto duale uomo-ambiente, fino a diventare oggi, del tutto inscindibile. Infatti, l'uomo con l'organizzarsi in comunità tenute a rispettare delle regole, si è ritrovato in realtà a commettere atti illeciti verso quel "bene prezioso", nel quale egli stesso genera le sue azioni, le sue riflessioni. Un discorso antropologico che di certo andrebbe ad intaccare un codice etico dell'umanità, sul rispetto verso il "verde" creato tempo fa da una volontà divina. Ma ovviamente, la mancanza di consapevolezza non è nelle colpe dell'uomo comune bensì è presente nella cattiva consuetudine della società di assumere comportamenti che non siano coerenti per il "bene pubblico". Una scelta contraddittoria ma che comunque risalta in ogni individuo un senso di superiorità nei confronti dello spazio che lo circonda. In questo caso ci si pone un interrogativo: l'uomo può vivere senza un giusto rispetto dell'ambiente? Certamente no. Ogni essere umano è tenuto in vita dall'aria pura emanata in continuazione nel corso della giornata dalle varietà floreali che lo circondano. In mancanza del verde non si avrebbe certamente vita sulla terra. E proprio la realizzazione di un intervento flessibile di tutela ambientale, ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente, Erminio Restaino, aumenterebbe l'azione di sensibilizzazione verso la cittadinanza nonché assicurerebbe uno sviluppo eco-sostenibile. Il rispetto dell'ambiente non solo favorirebbe la conservazione delle biodiversità presenti sul territorio, ma apporterebbe anche miglioramenti sia sotto l'aspetto economico che sociale lucano. Il senso di responsabilità del cittadino nonché quello delle autorità compenti, accrescerebbe la cultura di mantenimento di aree ecologiche. I momenti di tensione vissuti in Basilicata(le rivolte contro l'ubicazione: di un deposito di scorie a Scanzano J., dell'elettrodotto di Rapolla), nel parere dell'assessore Restaino, avrebbe sensibilizzato profondamente l'opinione pubblica lucana nella difesa di aree verdi di pregevole veduta. «Il popolo lucano – ha dichiarato l'assessore – ha contribuito fortemente in ogni iniziativa contro il pericolo d'incontaminazione del nostro territorio». Le risorse presenti nell'area lucana, sono certamente esauribili e avrebbero bisogno di efficaci azioni di custodia in modo si conservino nel loro più opportuno stato nel corso del tempo. La conoscenza dell'ambiente circostante è la prima fase dell'incontro con l'essere umano. Il presidio del suolo è il passo successivo che nello stesso tempo dovrebbe contribuire a far nascere nell'animo di ogni persona, l'"amore per il verde. «L'ambiente – ha affermato il presidente dell'associazione Asola, Raffaella Ferro – è un bene prezioso e deve essere tutelato attraverso il rispetto di regole che lo consegnino, del tutto incontaminato, alle generazioni future». La diffusione di una corretta informazione sul rispetto di riserve naturali è un passo fondamentale non solo per porre giusti consigli sul riciclo di rifiuti, sulla raccolta differenziata, ma soprattutto per lottare contro episodi di criminalità ecologica. L'attuazione di progetti educativi nelle scuole volti a sensibilizzare i ragazzi verso l'importanza della protezione ecologica, sarebbe fondamentale per proseguire il lungo cammino attuato da tempo da enti associativi. Un compito difficile, nelle parole di Raffaella Ferro, ma che apporterebbe per ogni studente il "senso" del dovere e di rispetto verso le risorse naturali. Poi, passando agli adulti il "filone" educativo potrebbe fornire loro importanti elementi nell'esercizio di diritti e doveri attinenti alla protezione ecologica. Solo con un'adatta tutela dell'ambiente, come emerge nelle parole del senatore Vito Gruosso, si garantirebbe un'elevata qualità nelle aspettative di vita. In ambito nazionale, la legge delega sul rispetto ambientale, come afferma il senatore, starebbe creando problemi poiché le scelte sulle misure protezionistiche della classe dirigente precluderebbero le attività di sensibilizzazione di diverse associazioni. La promulgazione di decreti, non dovrebbero conseguire l'accentramento del potere sulla salvaguardia ecologica del solo governo nazionale. Negli ultimi anni, con l'aumento della sensibilizzazione sulla scottante questione, è cresciuta a sua volta la sensibilità della classe dirigente regionale che ha fornito idonee misure protezionistiche. Circa 274 sarebbero i reati ambientali accaduti in regione nel corso dell'anno. Il 70 per cento di appiccamento di incendi boschivi sarebbero dovuti a responsabilità dolosa e non colposa. Dati che sono stati forniti dal procuratore generale della Corte d'Appello del Tribunale di Potenza, Vincenzo Tufano, durante la cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario. Proprio la posizione del territorio, posto come crocevia tra aree rappresentate da alti tassi di criminalità eco-mafiosa, avrebbe aggravato la vicenda sul riciclaggio di danaro sporco in materia di riciclo di rifiuti. Secondo il presidente dell'Osservatorio regionale di Ambiente e Legalità, Domenico Papaleo, intorno al mercato dei rifiuti, si registrerebbe un ampio giro d'affari. Quindi, una situazione che di certo non implicherebbe il senso di rispetto verso l'ambiente che si avvia verso il declino, col tempo non rimarginabile. Le collaborazioni tra addetti del settore, forze dell'ordine e della stessa cittadinanza creerebbero intense reti di aiuti contro l'incontaminazione ecologica. «I cittadini sono tenuti – ha dichiarato Papaleo – a segnalare i reati ambientali e ipotetici illeciti alle forze dell'ordine o anche contattando il numero verde dell'Osservatorio regionale di Ambiente e Legalità». Un danno che si regista già nei percorsi fluviali della regione. Un caso è dovuto alla scorretta scelta d'investimento nell'insediamento di complessi chimici industriali nell'area della Val Basento. Una decisione che ha scosso per anni l'ambiente politico. Nello stesso tempo, ha creato per diversi dipendenti che vi hanno lavorato in passato un aumento di tassi di mortalità dovuti ad inspirazioni di sostanze chimiche che ne hanno provocato l'insorgenza di malattie per gli ex-lavoratori(tumori, leucemie, linfomi). Dal punto di vista sociale, sarebbe importante l'abbattimento di barriere architettoniche per consentire un accesso fruibile nei parchi per soggetti meno fortunati. Un'idea lanciata dal presidente regionale dell'Acli anni verdi, Antonio Smaldore. Una proposta che è stata lanciata anche nel quadro nazionale con la pubblicazione di un libro "Guida all'uso del parco" in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, con la Regione Basilicata, con l'Università di Camerino. Un intervento a scopo sociale che oltre ad agevolare i disabili, incrementerebbe l'afflusso turistico nelle riserve naturali con la conseguente remunerazione economica. L'attuazione di politiche ambientali, secondo le parti, dovrebbero consentire anche una diminuizione nello spreco di risorse sul territorio. La costituzione del forum Agenda 21 è un passo importante per favorire una partecipazione diretta dei lucani alla tutela ambientale. Solo con un'associazione di idee intese a tutelare l'ambiente, si garantirebbe una vita sana senza rimorsi di coscienza. (Ales. Sil.)

Redazione Consiglio Informa

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