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(RegioneInforma) UN DECALOGO PER L'AMBIENTE
18 gennaio 2005
(ACR) - Finalmente esiste un "decalogo per il Paesaggio". Il documento è stato presentato dalla Fai al primo convegno nazionale del Fondo per l'ambiente, dal titolo "Conservazione e partecipazione" nel quale, con grande entusiasmo, è stato presentato il decalogo per l'ambiente. Una raccolta di "dieci proposte" che stabilisce delle regole e dei limiti da non oltrepassare, oltre ad un chiaro invito al rispetto per il passato e all'educazione alla bellezza. E' sintomatica la frase di presentazione al decalogo, tratta da una lettera che il Petrarca scrisse a Cola di Rienzo "Così a poco a poco non solo i monumenti, ma le stesse rovine se ne vanno. Così si perdono testimonianze ingenti della grandezza dei padri e voi, tante migliaia di forti, voi taceste". Tema di fondo ai lavori di convegno, l'analisi di un panorama unico di arte e natura che è sopravvissuto alle invasioni barbariche e alle guerre mondiali per poi essere semplicemente e velocemente deturpato e distrutto, negli ultimi cinquant'anni, dall'improvviso sviluppo e benessere. Spesso anche noi Lucani ci riempiamo la bocca di sviluppo "ecocompatibile", ma molto raramente riusciamo a far tesoro della realtà che ci circonda, della storia millenaria dei nostri luoghi, del patrimonio che ci è stato tramandato e che può essere fonte di ricchezza per noi solo se "rispettato" e valorizzato. Prendersi cura della nostra storia e della nostra cultura significa più semplicemente prenderci cura di noi stessi e del nostro futuro. Anche la storia dei condoni edilizi, soprattutto in aree protette, è un "perdono" che non dovrebbe essere concesso in una società civile che opera e vive nel rispetto della legge e che non deve tendere a logiche di profitto. Ciò porterebbe a far sembrare gli onesti dei perfetti "imbecilli". Anche il territorio Lucano, con la presenza di un vasto territorio ricadente nel Parco Nazionale del Pollino, non può restare isolato da una prospettiva di valorizzazione della propria cultura, della storia e delle tradizioni. Ancora molto deve fare la politica per trovare le giuste sinergie tra ambientalisti, comunità ed istituzioni sul territorio per studiare e produrre più proposte non limitandosi a imporre vincoli ( spesso inutili ) e divieti. Iniziamo a riconoscere il valore della nostra eredità culturale e storia e programmiamo il nostro futuro. Opponiamoci alle devastazione selvaggia del nostro paesaggio e contestualmente progettiamo con responsabilità e rispetto in armonia con il territorio. Difendiamo la nostra identità ambientale e storia da chi, scelleratamente, dall'esterno vuole cancellarla, individuando e rispettando anche nuove regole che rafforzano il controllo e la tutela pubblica. Il motto tipo potrebbe essere " conserviamo, viviamo ed integriamoci : non solo preservare ma usare e diffondere la nostra identità ". (M.R.D.P.)