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(RegioneInforma) 2005: ANNO DI ANALISI E DI PIANIFICAZIONE PER LA COMMISSIONE EUROPEA
24 gennaio 2005
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(ACR) - La Commissione Europea ha recentemente reso noto i risultati di una indagine statistica riguardo l'utilizzo dei servizi di eGovernment da parte dei cittadini e delle imprese europee. Il dato piu' significativo riguarda i tempi che si devono impiegare per il pagamento delle tasse. Infatti l'indagine rivela che i cittadini europei hanno impiegato 7 milioni di ore in meno rispetto al passato utilizzando servizi on-line. Inoltre usufruendo di applicazioni e-governemnt, le imprese hanno risparmiato 10 euro per transazione fatta. In media i servizi online comportanto un risparmio di tempo di un ora per cittadino od impresa. In fine il 77% degli utenti raccomanda l'utilizzo di servizi on-line. Il Commissario per la Societa' dell'Informazione e Media, Viviane Reading, si e' detta estremamente soddisfatta dei risultati raggiunti ribadendo come i servizi on-line facilitano procedure amministrative un tempo noiose e lunghe da espletare. Per Viviane Reading la sfida futura e' quella di continuare la ricerca in ambito universitario e non solo per produrre soluzioni di eGovernment sempre piu' interattive e che facilitino sempre piu' le beghe amministrative che quotidianamente vedono coinvolti liberi cittadini, organizzazioni ed imprese. Inoltre le amministrazioni locali devono impegnarsi nella messa in opera di servizi amministrativi on-line perche' essi comportano snellimento del carico di lavoro e capacita' di fornire un servizio efficiente e veloce. L'indagine e' stata svolta su un campione di 48228 utenti di cui 19896 cittadini ed 28332 aziende. Il 90% del campione ha constatato il miglioramento dei servizi erogati elettronicamente ed il 60% si e' dichiarato estremamente soddisfatto. La ricerca rivela anche alcuni suggerimenti utili per migliorare i servizi fin qui realizzati. I cittadini richiedono sistemi piu' semplici da usare con interfacce di aiuto per non incorrere in errori. Le imprese, invece, vogliono servizi facili da reperire e che facciano, soprattutto, risparmiare denaro. Il sondaggio sull'eGovernment e' uno dei tanti che sono stati prodotti dalla Commissione Europea per fare il conto sulla situazione riguardo l'attuazione dell'iniziativa eEurope 2005. Infatti e' anche di questi giorni l'analisi sull'utilizzo dei fondi strutturali pubblicata dalla Direzione Generale Politiche Regionali. Anche in questo caso il Commissario, Danuta Hübner, si e' detta soddisfatta di come le diverse realta' europee hanno lavorato efficacemente nello sfruttamento dei fondi strutturali evidenziandone il potenziale per lo sviluppo economico dei paesi dell'Unione. Il Commissario si e' inoltre augurata un rafforzamento delle politiche di coesione che si rendono ancora piu'necessarie nella nuova realta' europea dove i nuovi paesi membri e le aree depresse d'Europa hanno bisogno di una propulsione positiva per riprendere la crescita economica e portarsi al passo con il resto dell'Unione. Anche la ricerca tecnologica e specificatamente quella legata alla Societa' dell'Informazione e' stata campo di analisi da parte di un comitato di controllo creato ad-hoc e che ha lavorato nel quinquennio 1999-2003. Il comitato ha analizzato il lavoro svolto all'intero del Framework Programme 4, 5 ed infine del Framework Programme 6. All'inizio di quest'anno il comitato ha reso noto le sue conclusioni e indicato alcuni punti che dovrebbero essere messi in atto per migliorare la ricerca nell'area delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il comitato ritiene che sia importante l'aumento dei fondi dedicati alla ricerca, poiche' e' l'unico modo per intensificare l'interazione tra aziende, universita' ed istituzioni. Questo scambio di conoscenza tra le varie organizzazioni coinvolte e' un essenziale determinante per stimolare innovazione nella Comunita' Europea. Inoltre il ridimensionamento delle pratiche burocratiche legate ad attivita' di ricerca vanno ridimensionate per evitare che stoppino le attivita' di studio e sperimentazione. Il comitato suggerisce anche un maggior coinvolgimento delle piccole e medie imprese e dei nuovi stati membri per trascinare questi attori nel network innovativo che definisce l'area di ricerca europea. Infine c'e' necessita' di nuove risorse umane nella ricerca e quindi il comitato sprona ad intraprendere azioni per facilitare l'assunzione di nuovi ricercatori a tutti livelli, universita', centri di ricera, aziende. In conclusione il 2005 e' un anno di analisi dei risultati raggiunti per la Commissione Europea. Il trattato di Lisbona aveva spinto molto sull'innovazione come volano di crescita dell'intera Europa focalizzando l'attenzione sulle aree piu' deboli della Comunita'. Nel caso della Societa' dell'Informazione, l'iniziativa eEurope 2005 prevedeva di fare dell'Europa un area altamente competitiva dove l'accesso ai servizi on-line ed alla rete in generale fosse possibile per tutti i cittadini europei. Alcuni risultati sono stati raggiunti, altri devono essere perseguiti e nuove prospettive si stanno aprendo. Infatti sono in corso le consultazioni per la definizione del nuovo piano d'azione per la Societa' dell'Informazione in Europa che si chiamera' eEurope 2010 e che dovra' essere presentato prima dell'inizio dell'estate 2005. Dalle analisi fatte sembra che gli sforzi verranno concentrati sulla creazione di determinanti per l'innovazione, in particolare ricerca, societa' dell'informazione e politiche di coesione verso le aree depresse della Comunita'. (S.R.)
