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(RegioneInforma) L'ETEREA E DIVINA CREATURA DEI FRASSINI

04 marzo 2005

La farfalla Bramea in un libro dell’entomologo medico lucano Reato Spicciarelli

© 2013 - bramea.jpg

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(ACR) - Gli alberi hanno un'anima, una psiche alata, leggiadra. Non si compone di quint'essenza, ma nemmeno di natura terrena. È una creatura quasi evanescente, che dura poco più di un suo battito d'ali. Essa non vive per nutrirsi o affaticarsi, ma solo per amare e concepire, al ritmo della pianta che ne è dimora, regno e fonte di vita, il frassino. Ecco perché si intitola così, la <> il secondo lavoro di Renato Spicciarelli, medico ed entomologo lucano, docente della Facoltà di Agraria dell'Università della Basilicata e della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del sacro Cuore. Dopo <>, la <>, entrambi editi dal Consiglio regionale di Basilicata, diventa il secondo tassello per un prezioso vademecum alla scoperta di un universo, quello botanico e faunistico, della nostra regione, in particolare della zona del Vulture. Proprio qui infatti, in località Grotticelle, a ridosso dei Laghi di Monticchio, nel 1963 il conte altoatesino Fred Hartig scopriva una razza di falena che in Europa si credeva non esistesse più, e la battezzò come Acanthobramea europea, o , più comunemente, Bramea. Un viaggio fra le radure che popolano lo scenario del Vulture, un percorso a ritroso nella memoria di quanti, negli anni '60 conobbero e frequentarono l'eccentrico Hartig, che venne in Basilicata affascinato dalla ricchezza di boschi e di varietà vegetali e animali, e s'imbattè nel leggiadro lepidottero notturno, abitante di quei boschi selvaggi e lussureggianti. E ancora la descrizione di un'evoluzione naturale, di un habitat che da sempre, da quando il Vulture dava prova incontrastata della sua potenza magmatica, si prestava ad essere parco giochi dei virtuosismi di volo della Bramea, e poi la storia di un "lui", il bruco, che diventa una splendida e odorosa "lei", la falena, che sprigiona profumi di vaniglia e di violetta per attirare il maschio, per catturarlo con le sua ammalianti scaglie d'ali, come gioielli e sinuosi merletti indossati da una bella donna. Nel lavoro di Spicciarelli insomma il trattato accademico che ci si poteva aspettare da un entomologo, e per giunta medico non si intravede quasi, mentre prende forma pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, un avvincente romanzo d'avventura e d'amore. La prima è quella che ha portato Fred Hartig ad appostarsi nelle fredde notti lucane, con tenda , lampada e retino in attesa che lei, l'Anima ( I Greci definivano Psiche tanto l'anima quanto la farfalla, per sottolinearne l'identica assenza di corporeità), facesse capolino dal suo bosco, dalla sua regale dimora, il Frassino. Albero già sacro a Poseidone, che con i suoi germogli che sprofondano nella terra e i rami che tendono al cielo si fa ponte fra inferi e paradiso, quello del Frassino caratterizza proprio l'area di Grotticelle, in cui è stata istituita un'area protetta appositamente per la Bramea, per la sua conservazione e la sua riproduzione. Un'area che però, come ammonisce Spicciarelli, non è davvero regolamentata, e come accade per il Panda, anche la Bramea rischia l'estinzione per incuria nella salvaguardia degli esemplari, oltre che per una disaminate pigrizia e un'esigua pratica amatoria da imputare ai maschietti delle due specie. Foto, disegni che lo stesso Spicciarelli ha realizzato per corredare la sua opera ne permettono una ancora maggiore fluidità nella lettura, che non manca di soffermarsi su episodi di vita quotidiana di un entomologo che alleva farfalle nella doccia di casa, che le insegue quando volano dal balcone di casa. L'autore infine riporta in Appendice un Promemoria per la creazione di una Riserva Assoluta delle Grotticelle che lo stesso Federico Hartig aveva redatto il 3 maggio 1970 in quella frazione di Monticchio Laghi dove per la prima volta il leggiadro lepidottero, fino ad allora localizzato per lo più in Asia orientale, nella notte di un gelido 18 aprile 1963 sbucò dal buio, atterrò sull'erba bagnata e aprì un mondo nuovo agli occhi increduli di un nobile innamorato degli insetti e dell'intera branca dell'entomologia. (M.R.)

Redazione Consiglio Informa

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