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(RegioneInforma) L'AGRICOLTURA POTENTINA (1910-1914)
26 aprile 2005
(ACR) - Nel periodo in cui Oddo Romani fu direttore della Regia Cattedra Ambulante di Agricoltura del Circondario di Potenza (1908 - 1915) venne pubblicato un periodico agrario mensile a partire dal 1910 sino al dicembre 1914. Responsabile di quello strumento informativo, che si stampava a Potenza presso la tipogragfia editrice Garramone e Marchesiello, fu Giuseppe Corrado. Nell'editoriale del primo numero "Ai lettori" veniva sottolineato come quel foglio agrario, supplemento al Bollettino delle Reali Cattedre di Agricoltura, fosse scritto asppositamente per gli agricoltori del circondario potentino con l'intento di indicare "mese per mese" ciò che andava fatto in campagna per migliorare l'agricoltura. Redatto nella forma "più semplice e comune", era ricco di notizie e illustrazioni che "spesse volte giocano più delle parole". Il giornale proponeva di trattare costantemente le diverse questioni sollevate dagli agricoltori solitamente rivolte al personale ambulante, svolgendo in tal modo una funzione di "completamento al lavoro di propaganda" agricola, rendendo note anche "quelle notizie di carattere commerciale convenienti ai bisogni dell'agricoltura". A quel foglio informativo collaborò attivamente il personale della Cattedra, composto allora dal direttore Oddo Romani, dagli assistenti Tito Burnazzi, Luigi Fiorini, Alfredo Martorano e dagli esperti Massimo Ortolani, Ciro Vignini, Giovanni Gatto Ducci e Costantino Ricca. Non potendo "arrivare e trattenersi da per tutto, nel fare tante lezioni, tanti sopralluoghi, dare tanti consigli, quanti ne richiedevano proprietari e agricoltori" i compiti di aiuto e consiglio della Cattedra di fatto venivano assolti attraverso quello strumento informativo. Il giornale venne strutturato in diverse rubriche: "lavori principali di stagione", "notizie commerciali", "risposte a quesiti", alle quali erano collegate diversi approfondimenti sui prodotti agricoli nei campi, sull'allevamento equino, bovino, ovino, suino e sulla produzione casearia. Sull'onda di questa impostazione il giornale affrontò man mano le singole problematiche, seguendo e divulgando la legislazione e le provvidenze governative nell'ambito dell'agricoltura, dell'industria e del commercio, organizzando a livello locale la propria presenza e raccordandosi a quella di altri organismi operanti nel settore agricolo (Istituto zootecnico di Bella, Consorzio Agrario Provinciale, Consorzi Cooperativi fra produttori e agricoltori, etc.). Un'attività molteplice fu svolta dalla Cattedra nei vari comuni del circondario con conferenze, consigli, dimostrazioni pratiche sulle coltivazioni, l'allevamento, l'igiene del bestiame, le industrie agrarie, le macchine, i concimi ed altri fattori della produzione rurale sia nei propri poderi dimostrativi sia nei campi sperimentali e nei fondi degli agricoltori privati. La peculiarità de "L'Agricoltura Potentina" consiste, inoltre, nell'uso costante di un nutrito corredo iconografico a supporto dei diversi articoli ed approfondimenti pubblicati: i disegni, le piante e i prospetti di case, le foto di attrezzi, strumenti e macchine documentando anche per questa via le innovazioni nel settore. A partire dal 1911 compare sul giornale l'indicazione del direttore, Oddo Romani, e dei redattori, individuati in Luigi Fiorini e Francesco Materi. Sul primo numero del mese di gennaio vennero pubblicati i risultati dei campi dimostrativi della Val d'Agri attivati in proprietà private nei comuni di Brienza, Marsiconuovo, Tramutola, Viggiano alla contrada grumentina di Saponara (attuale Grumento Nova). Si diede notizia anche dei concorsi a premi fra le casse e i consorzi agrari della Basilicata assegnati alle Casse agrarie di Venosa, Potenza, Montemilone, Montalbano Ionico e alla Cassa rurale di Matera. I premi ai consorzi furono vinti invece dal consorzio agrario di Grassano, dal Sindacato agrario cooperativo di Potenza e dal Consorzio agrario di Maratea. In altri articoli venne ribadita l'utilità dell'istituzione dei consorzi agrari per la provvista di merci e attrezzi necessari all'esercizio agricolo (aratri, macchine da raccolto, concimi, sostanze anticrittogamiche) per ottenere migliori condizioni di mercato e garanzia di qualità e quantità. Il consorzio come cassa agraria permetteva inoltre di ottenere, mediante speciali convenzioni, il denaro per surrogare l'attività dei più modesti e umili agricoltori. In Basilicata i Consorzi e le Casse agrarie erano ancora pochi, ma quelli già funzionanti dimostravano quanti e quali benefici erano in grado di apportare all'agricoltura locale. Il giornale rivolse un plauso all'amministrazione dei Monti frumentari di Castelmezzano per aver stabilito di dare in fitto agli agricoltori strumenti agricoli (pompe, aratri di ferro, etc.) dando modo di disporre di buoni attrezzi, di favorirne la diffusione e quindi di perseguire il miglioramento dell'agricoltura. Un'ulteriore problematica affrontata fu la questione relativa al rapporto fra agricoltura e zootecnia, sostenendo che non vi era agricoltura senza animali né buona agricoltura senza troppi animali. Sulla zootecnia e i prodotti caseari furono pubblicate interessanti schede sulla produzione di mozzarelle, trecce, provole, caciocavalli, provoloni e scamorze, con consigli utili sul loro miglioramento, sicuramente facenti parte della pubblicazione di Oddo Romani sui latticini di Basilicata, edita a Potenza presso la tipografia Garramone e Marchesiello nel 1911. La Cattedra potentina si interessò inoltre della costruzione di pozzi. Con foto e disegni della sezione di scavo del terreno risulta documentato quello costruito nei pressi del fabbricato del podere della Cattedra, sito nelle vicinanze della stazione inferiore di Potenza. All'uso dei concimi chimici e alle diverse coltivazioni praticate furono dedicati altri approfondimenti tra il 1913 e il 1914, anni in cui tra i redattori compaiono: Luigi Fiorini, Alfredo Martorano, Massimo Ortolani, Costantino Ricca e Luigi Vignini. A partire da quegli anni gli articoli apparsi su "Agricoltura Potentina" risultano firmati e vengono fornite notizie dettagliate sul podere dimostrativo di Tramutola e sulla latteria sociale cooperativa per l'Alta Valle d'Agri, sorta in quel centro nel marzo del 1913. Man mano le rubriche iniziali furono sostituite con l'incremento di ulteriori approfondimenti. Interessanti risultano quelli riferiti alla coltivazione dei tabacchi, delle barbabietole, dei vigneti e alla costruzione delle case coloniche. (I.S.)