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(RegioneInforma) "Tennis lucano in ballo, liscio o ultimo tango".
09 giugno 2005
(ACR) - Il testo di Pino Gentile e Luigi Luccioni rappresenta una sorta di ritorno nel passato in cui vengono rispolverate vecchie glorie, gli avvenimenti principali e le trasformazioni avvenute in un ambito sportivo che attira particolarmente le giovani generazioni: il tennis lucano. "Uno sport in ballo, sul cui futuro- scrive Gentile nella sua nota introduttiva al testo – si addensano molte nubi". Per tale motivazione, il testo non solo ripropone la storia del tennis in Basilica, i personaggi più illustri di tale disciplina, dal 1923 al 2004 ma, anche i luoghi storici della pratica tennistica. Un vero e proprio excursus del tennis, dagli esordi nei campetti di S.Maria, intorno agli anni '70 e '80, al campo della Villa del Prefetto; dai campi comunali di Via Firenze a quelli privati del Circolo Tennis Park Hotel o quello del Country Club Potenza; dall'impianto di Rione Lucania a quelli di Poggio Tre Galli e di "Rossellino2000". Una mappatura dello sport che, in un certo qual modo, ha seguito parallelamente la crescita urbanistica e sociale del capoluogo potentino. Il testo è arricchito da una documentazione fotografica molto ampia che parte dagli anni '50 per giungere ai nostro secolo. Un reportage, dunque, che si focalizza sulle personalità dal "rovescio" magico come, ad esempio, Marcello Tempesta, Giulio Spadafora, Giuseppe Tamburino o Giovanni Brindisi che, da professionisti e appassionati di questo sport, hanno dato lustro al tennis lucano. Ma, l'intento principale di questo testo è propriamente quello evidenziato da Gentile, ovvero "suscitare nuovi interessi, stimolare interventi concreti per uno sport che conta in Basilicata, su oltre 3.000 addetti- secondo soltanto al calcio, sport di massa per antonomasia – dei 26.000 praticanti dell'intero movimento sportivo". Infatti, la pratica tennistica tra le nuove leve risulta in forte calo. Un po' per mancanza di stimoli e della memoria storica, un po' per la mancanza di istruttori qualificati o società sportive che coinvolgano i giovani in un'attività che sviluppa, non solo il fisico ma, anche, il senso di socializzazione, di sacrificio e di gioco di squadra. Le motivazioni di uno sport in recessione vengono esplicitate dalle osservazioni di Luigi Scaglione, in qualità di Presidente del Co. Re. Com di Basilicata, nel Tennis, il perché di una crisi così violenta. Una crisi che non ha toccato solo, a livello locale, la Basilicata ma, dice Scaglione, "anche a livello nazionale". Secondo il suo parere, a mancare è stato essenzialmente "lo spirito di competizione comune, proprio mentre sul tennis e nel tennis si incentravano anche gli interessi delle amministrazioni locali". "È mancata – chiarisce Scaglione – l'umiltà di lavorare sulla base e un sano e puro realismo". Nei 21 capitoli che compongono questo lavoro c'è spazio per tutto: per i ricordi gioiosi della grande passione per il tennis di Luigi Lucciconi, per le annotazioni dei risultati dei numerosi tornei organizzati, dal 1971 al 1978, dal Circolo Tennis Potenza, per il 1° Trofeo in occasione del "Maggio Potentino" e di quello della "Banca di Lucania". E, poi, ancora, per i numerosi Club tennistici sorti in provincia: da Rionero e Pisticci, a Venosa, Avigliano, Pietragalla e sui Circoli Tennis Vallenoce- Tito- Marconia. Il nono capitolo, quello dedicato alla ribalta le nuove leve (1970- 71), Mario Valentino mette in evidenza che "una intensa attività della stagione tennistica è avvenuta da maggio a novembre del 1970" quando, cioè, furono disputati ben cinque tornei "con l'aggiunta – prosegue Valentino nel suo racconto "Un anno di sport in Basilicata", il periodico diretto allora da Lino Viggiani - della "Coppa Franchetti" e una lusinghiera appendice in campo nazionale". Un'occasione importante per vedere all'opera i "senior" contro le nuove leve della racchetta, come Raffaele Corrado, Teresa Margiotta, Paolo Maffei, Antonio Palese o Luciano Taddonio. Tuttavia, dopo quei fantastici anni, durante i quali si parlò addirittura del tennis lucano come vera e propria realtà in Basilicata, i campetti in terra battuta sono sempre meno frequentati. Inoltre, pochi sono i gruppi di ragazzi che vengono avviati allo sport sin da piccoli, come se l'equipaggiamento da tennista, composto dalle colorate palline e dalle racchette, non vadano più di moda in Basilicata dopo che anche una delle due belle e funzionali strutture a pallone, realizzate a Rione Lucania, ha ceduto bruscamente, nel gennaio 2003, dopo le abbondanti nevicate, lasciando un cumulo di macerie e prospettando, ancora una volta, un futuro pieno di ombre. (L.L.)