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(RegioneInforma) AVIGLIANO, IL FESTIVAL DEL SORRISO
12 luglio 2005
(ACR) - Province, Comuni, Pro Loco, Associazioni culturali, in sintonia con le proposte dei soggetti individuali stanno dando vita, in Basilicata, a una fitta rete di appuntamenti e eventi tale da rendere appetibile il soggiorno estivo, sia per chi resta che per chi, invece, approda come turista. Tra feste popolari a metà tra sacro e profano, mostre e quant'altro, le comunità lucane hanno la possibilità di riappropriarsi delle proprie radici culturali ma, anche, di confrontarsi e aprirsi all'esperienza esterna. Questo obiettivo è stato pienamente raggiunto dall'Associazione Culturale, l' "Officina del Circo", con sede ad Avigliano, che ha promosso, l'otto, il nove e il dieci di luglio, il "Primo Festival del Sorriso". Sin dalla sua fondazione, nel febbraio 2005, l'Associazione si è integrata perfettamente all'interno della comunità locale, dando vita a diverse e, per certi versi, singolari attività. Infatti, oltre a diffondere e tutelare la cultura in ogni sua forma e genere, l'Officina del Circo ha, come obiettivo prioritario, quello di promuovere il sorriso e la gioia come stile di vita. Per tale ragione, l'associazione si occupa della formazione di particolari figure professionali: i clown sociali, ovvero i volontari in corsia e di tutte quelle persone di cui tanto hanno bisogno coloro che soffrono o vivono situazioni di disagio ospedaliero. Più che una professione, dunque, una vera e propria missione di volontariato per far rifiorire il sorriso sui volti dei pazienti e dei bambini, in particolare. Tale attività, l'associazione aviglianese la svolge, da lungo tempo, presso il reparto di pediatria dell'ospedale San Carlo del capoluogo. Le attività principali dell'Associazione sono rivolte ai bambini dai 3 ai 13 anni, per i quali si organizzano corsi e spettacoli concernenti il teatro di animazione, quello cioè che si svolge nelle strade con musiche e canti e che prevede spettacoli di mimo, giocoleria, micromagia e tanto altro. Un'altra sezione è dedicata, invece, agli adulti per i quali sono previsti corsi e stage volti all'apprendimento delle tecniche specifiche dell'arte del far sorridere. Tutte queste attività, pur rimanendo su di un piano espressamente ludico hanno, tuttavia, un grande valore di servizio sociale che catalizza anche la partecipazione attiva degli altri Enti territoriali come, ad esempio, le scuole, e vede il coinvolgimento della cittadinanza, dei giovani, con particolare attenzione alle fasce svantaggiate. Questo desiderio di partecipazione e di coinvolgimento ha visto scendere, nella piazza centrale di Avigliano, donne, uomini, adulti, ragazzi e bambini, tutti insieme con gli artisti di strada, formati dall'Officina del Circo, e alcuni dei gruppi più famosi del settore. Si sono, infatti, esibiti due artisti che fanno parte di una Compagnia nata nel 1994, sulle orme di giullari di corte e saltimbanchi. Questa compagnia fa parte, dal 1996 di "Payasos sin Fronteras" (Clown senza frontiere), una O.N.G. internazionale che opera in diverse realtà. Dalle zone afflitte dalle guerre e dalla povertà, ai Paesi in via di sviluppo, il loro costante e abnegato impegno per diffondere ancora di più il linguaggio universale dell'arte. Questi sono, appunto, Rodrigo Morganti e Stefano Guarino Grimaldi che, con il loro spettacolo "Gemelli Diversi" basato su di un susseguirsi frenetico di gag clownesche, tecniche di giocoleria, equilibrismo e simpatia travolgente, hanno incantato la piazza gremita di gente. Bruno Leone, invece, nello spettacolo delle "Guaratelle" ha riproposto i canovacci dell'antica tradizione napoletana con il mitico personaggio di Pulcinella: il prototipo per eccellenza dell'uomo di strada che, nonostante tutte le paure e i timori, riesce a sfuggire la morte, a prendersi beffa del potere e dei prepotenti. Tra i progetti presentati, oltre ai "Giullari senza frontiere", quello dei "Luna Calante". Un progetto nato nel 1999 dalla caparbietà di Antonio Di Ponte che ha messo insieme un eterogeneo gruppo di artisti che hanno collaborato o che lo fanno tutt'ora, con altri gruppi popolari e di musica etnica, per la difesa e la diffusione della cultura della pace e il rispetto delle minoranze etno- lingustiche. La "Farandula", nata come associazione a Bari nel 2000, ha proposto un nuovo ed esplosivo spettacolo, "Il circo che non c'è". Un ricerca, più che uno show, che assomma l'atmosfera e la spettacolarità del circo alle dinamiche, al ritmo e alle azioni del teatro. Musica, giocoleria, danza, equilibrismo: questi gli ingredienti di uno spettacolo parodico di se stesso dalla forte carica di passionalità, idiozia e sensualità. Ma, il pezzo da novanta, l'ospite d'onore, invitato dall'Officina del Circo al primo festival di Arte di Strada, è stato lo scozzese, Johnny Melville che ha portato in scena la satira di "European Blues". Una rappresentazione che ha incantato il pubblico aviglianese che ha potuto godere del talento di uno tra i collaboratori dei più famosi clown contemporanei e che, a giusto titolo, è stato additato come l'esempio del perfetto "International Performer". Mimica, comicità, canto, ballo, acrobazie, abilità d'improvvisazione, capacità di destreggiarsi tra lingue diverse e "risata" coinvolgente: queste le doti e i doni che anche questo artista ha lasciato in eredità nel grande paese della provincia potentina . (L.L)