venerdì, 22 nov 2024 18:39

Vai all'archivio
Stampa Invia

(RegioneInforma) IL PROGETTO "SOLIDALI…INSIEME PER IL DISAGIO MENTALE"

27 luglio 2005

© 2013 - foto_centro_ascolto.jpg

© 2013 - foto_centro_ascolto.jpg

(ACR) - I Punti di Ascolto e Socializzazione sono previsti dal progetto "SolidALI…insieme per il disagio mentale", finanziato dalla Caritas Italiana nell'ambito del progetto nazionale "Mondi Solidali", grazie ai fondi derivanti dall'otto per mille destinati alla Chiesa Cattolica. Il servizio, in continuità con le attività implementate dal progetto "Mondi Solidali", gestito dal Consorzio C.S. Cooperazione e Solidarietà di Potenza, attraverso la cooperativa sociale "Il Filo di Arianna" di Venosa, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Melfi-Rapolla-Venosa, è finalizzato alla costruzione di percorsi di inclusione sociale per giovani e adulti in situazioni di disagio mentale. "Mondi Solidali" ha lo scopo preciso di costruire una rete di famiglie e comunità solidali per contrastare l'esclusione sociale delle persone più fragili. Si tratta di un servizio a persone e famiglie che cercano un luogo dove ottenere ascolto, informazioni utili e sostegno. Il disagio psichico tra i giovani diventa sempre più una emergenza sociale : il dramma della malattia e dei grossi problemi ad essa connessi (abbandono dei malati e delle famiglie, scarsità di risposte terapeutiche, disinformazione, carenze del servizio pubblico, inadeguatezza delle strutture esistenti) rende indispensabile potenziare la rete dei servizi del privato sociale, i servizi comunali, i gruppi e l'associazionismo formale e informale al fine di prendere in carico e aiutare le famiglie dei malati psichici che si trovano sole a dover affrontare problemi per loro insostenibili. "Grazie all'azione integrata della cooperativa, dell'Asl, dei Comuni del territorio, della Caritas Diocesana e delle Associazioni è stato possibile - spiega Giusi Conte, presidente della cooperativa il Filo di Arianna, aderente al Consorzio C.S. – raggiungere utenti anche di comuni limitrofi, dove sono carenti o mancano del tutto servizi per questa tipologia di disagio, al quale fornire indicazioni, con attenzione alla riservatezza, per interventi personalizzati, anche specialistici, in risposta ai bisogni, ed elaborare proposte di reinserimento sociale e lavorativo, partecipazione alle reti solidali locali, reti costituite da associazioni, privato sociale, enti e parrocchie". "Nei punti di ascolto di Melfi, per l'ambito sociale della zona del Vulture, e di Venosa, per l'ambito dell' Alto Bradano - continua la presidente – è possibile ricevere informazioni dettagliate sui servizi in rete presenti sul territorio regionale e nazionale, specializzati sulla salute mentale e disagi correlati. Attraverso i nostri operatori, educatori, assistenti sociali e psicologi, è possibile offrire sostegno psicologico alla persona e alla famiglia, mediante colloqui e corsi per i familiari e gruppi di mutuo e auto aiuto". Attivato nel 2003, il progetto ha visto il coinvolgimento di tutta la comunità locale, attraverso attività di animazione territoriale al fine di educare la società locale ad esserci, a incontrarsi e a crescere insieme ai suoi abitanti, anche quelli più deboli, piuttosto che delegare la loro presa in carico a chi gestisce servizi riabilitativi. È in questa ottica che i neo nati Centri si muoveranno, dove sono già state previste attività di arti manuali ed espressive, attività sportive e psicomotorie, musicali, di cucina, di uso del Personal computer, attività di tempo libero, che, coordinate da un operatore specializzato, vedranno il coinvolgimento di associazioni ed enti sostenitori del progetto, oltre che dei giovani volontari in servizio civile. Saranno organizzate, ancora, in collaborazione con gli operatori e gli stessi fruitori del centro e loro familiari, soggiorni, gite ed escursioni.(V.C.)

Redazione Consiglio Informa

argomenti di interesse

Per visionare il contenuto è necessario installare Adobe Flash Player