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(RegioneInforma) "FESTIVAL DELLE REGIONI": A BUCINE L'ESPERIENZA DEL COMUNE LUCANO DI PIETRAPERTOSA
25 agosto 2005
(ACR) - Pietrapertosa (Pz) – Bucine (Ar): un gemellaggio che ha riscosso particolare successo, in occasione della prima rassegna del 27- 28- 29 maggio 2005 del "Festival delle Regioni". Una manifestazione organizzata dall'Associazione culturale "Bucine un Comune in fiore" con lo scopo di avviare un solido reticolato di rapporti con le diverse realtà culturali nazionali, tra le quali anche quella del piccolo paese aggrappato al costone delle Dolomiti Lucane. La delegazione Pietrapertosana ha aderito con grande entusiasmo all'invito di Bucine, centro agricolo posto all'estremità della Valdarno Superiore, ovvero in quell'area che dalla Val di Chiana giunge a Pontassieve. Uno dei 39 Comuni della Toscana a vocazione agricola che, come Pietrapertosa, è rinomato per la sua produzione di vini, cereali, ortaggi e frutta e che, oltre alla vasta offerta eno-gastronomica, è anche un Comune che, da lungo tempo, si è aperto all'accoglienza di numerosi immigrati, pienamente integrati nel tessuto socio- culturale. Un vissuto, dunque, paragonabile a quello di Pietrapertosa che, nonostante una geo-morfologia ostile e impervia, si compone di diverse realtà sociologiche. Anche nel Comune lucano, infatti, una piccola ma estremamente significativa parte della popolazione ha origini non autoctone. L'isolamento geografico non ha impedito, comunque, la fioritura di attività e manifestazioni di una certa rilevanza. Probabilmente, queste caratteristiche sono state determinanti, per l'Associazione del Comune di Bucine, nell'inserimento di Pietrapertosa all'interno dell'iniziativa del "Festival delle Regioni Italiane", giunta ormai alla sua seconda edizione. In sedici, tra rappresentanti dell'Amministrazione, della Pro Loco, dei ristoratori, dell'artigianato e degli operatori turistici sono giunti a Bucine che ha messo loro a disposizione un grande stand espositivo. Una vetrina di prodotti da gustare e assaporare: pane, pasta, biscotti e cereali del Panificio Cavuoti; vini, oli, prodotti podolici e caseari proposti dal ristoratore, Perticara Nicola. Apprezzati, anche, i prodotti dell'Azienda Agrituristica gestita da Carmela Taddeo che, per l'occasione, ha preparato le tipiche "manate" con i fagioli. Angoli dedicati ai lavori in legno che rimandano a una cultura artigiana antica e preziosa, come quelli di Nardi e Dema Ottorino, specializzato nella produzione e nell'uso dell'organetto, il caratteristico strumento delle feste popolari e religiose. E, poi, ancora uno spazio dedicato interamente alla conoscenza del magnifico territorio delle Dolomiti, con brochure, guide turistiche e operatori del settore, come Teresa Colucci e Francesco Renna, titolare delle autolinee F.lli Renna. In pochi metri quadrati, dunque, il Comune della Basilicata è riuscito, grazie all'impegno e al sostegno del Sindaco, Angelo Caggiano e dei vari esponenti della vita amministrativa locale, a ritagliarsi, in terra toscana, uno spazio di assoluto rilievo. Oltre a Pietrapertosa, infatti, altri quattro Comuni italiani sono stati presenti alla manifestazione di Bucine: Lentini per la Sicilia, Soverato per la Calabria, Vietri sul mare per la Campania e Sinnai, in rappresentanza della Sardegna. Insieme, tuttavia, questi Comuni hanno saputo veicolare il senso profondo delle proprie identità socio-culturali e soprattutto il rispetto per le differenze sociali e culturali intese come risorsa fondamentale per lo sviluppo sia economico che sociale della propria comunità di appartenenza. In fondo, l'animo che sottende l'iniziativa dell'Associazione "Bucine, Comune in fiore"- come ha sottolineato il presidente dell'Associazione, Giuliano Vittori – " è quello di operare una sintesi encomiabile e un connubio perfetto tra le nostre vocazioni all'accoglienza e la disponibilità degli immigrati al dialogo, al confronto e all'arricchimento reciproco" in modo da non disperdere quel vasto patrimonio di usanze, tradizioni e folklore delle singole aree del Paese. (L.L)