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(RegioneInforma) EFAB, CONVEGNO: "LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI DI QUALITA'"

03 ottobre 2005

© 2013 - latticini_freschi_2.jpg

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(ACR) - Nella seconda giornata di "Naturalmente lucano", la manifestazione sui prodotti agroalimentari tipici e di qualità dell'intero territorio regionale che si è tenuto nei padiglioni dell'Efab, l'Ente Fiera Autonomo di Basilicata, l'incontro, promosso, dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato e agricoltura di Potenza su "La valorizzazione delle produzioni di qualità". L'Istituto, infatti, ha sottoscritto un protocollo di collaborazione per la valorizzazione e lo sviluppo dei prodotti agroalimentari della Basilicata con l'Agenzia Lucana di Sviluppo ed innovazione in Agricoltura (Alsia). Enti, dunque, dalle competenze diverse ma, unite da un unico denominatore: convergere i propri sforzi nell'affiancamento dei produttori, nel non facile iter della tipicizzazione e certificazione dei prodotti. In qualità di Presidente delle Camere di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte ha evidenziato l'importanza di ottenere un marchio di qualità che consenta di tutelare e valorizzare la qualità e la bontà del prodotto. "Il problema sostanziale – ha spiegato Lamorte – non riguarda l'ottenimento del marchio che, in se stesso, non risulta un vincolo anzi è un passaggio propulsivo fondamentale. La questione riguarda l'organizzazione del lavoro da svolgere in sinergia con la platea istituzionale regionale e con gli addetti del settore". Lamorte ha, in seguito, messo in rilievo le azioni di cui la Camera di Commercio si è resa protagonista, in particolare come "depositaria, ad esempio, del marchio, riconosciuto dal Ministero delle Attività Agricole, per l'olio del Vulture". Al convegno ha relazionato anche Gerardo Delfino, in qualità di rappresentante dell'Alsia e direttore di "Agrifoglio", il periodico che fa il punto sulla situazione dell'agroalimentare in Basilicata. "Nella prima edizione di Naturalmente lucano- ha esordito Delfino- prendemmo, come Agenzia regionale, l'impegno di attivare almeno la certificazione di 15 prodotti di nicchia. Oggi, i prodotti certificati sono 32 e ben altri 8 sono in fase di riconoscimento". Un bel risultato se si considera che molto si è puntato sulla specificità dei prodotti "paniere" lucani per – ha affermato Delfino- " rendere più ampio possibile il carnet dei prodotti lucani". Un paniere letteralmente in crescita, quello delle prodotti "paniere" che, nel 1996 erano solo quattro, mentre oggi, come ha sottolineato Delfino sono arrivati a undici". Un risultato che, in termini di crescita e integrazione dell'offerta turistica, amplia notevolmente il panorama commerciale e imprenditoriale lucano. "Terre Alte della Val d'Agri" e "Matera": le due nuove denominazioni comunitarie per il comparto del vino; il "Pane di Matera" e "Canestrato di Moliterno", quello stagionato in fóndaco; "Peperoni di Senise" e "Fagiolo di Sarconi" e, in fine, le due DOP del "Pecorino di Filiano" e "Olio del Vulture". Ma, tante altre procedure di riconoscimento comunitario sono in via di attuazione, in particolare per il Vino di Roccanova (DOC), l'Olio extravergine di oliva lucano (DOP), la Melanzana rossa del Pollino (DOP), per il Fagiolo poverello e Fagiolo Bianco di Rotonda (IGP), il Miele lucano (IGP), i Salumi di Piperno (IGP) e il Marroncino di Melfi (DOP). In conclusione, Delfino, ha elencato i prodotti in fase di certificazione assistiti dall'ALSIA: "i Salumi di Tricarico, le Fragole, clementine e pesco del Metapontino, la Carne e il Caciocavallo podolico, l'Arancia Staccia e il Percolo bianco di Tursi". A concludere gli interventi, il Segretario generale della Camera di Commercio di Potenza, Nicola Bux, il quale si è soffermato sull'importanza di una logica d'impresa che non sottovaluti gli approcci di tipo sia finanziario che assistenziale. "Per lo sviluppo dei sistemi locali – ha chiarito Bux – occorre operare direttamente sul Consorzio di tutela in modo che si possa garantire il giusto spazio al mercato dei prodotti". Passo fondamentale da compiere – ha ricordato in conlusione Bux- "è un attento check up aziendale, partendo dall'indagine dei punti di forza e quelli di debolezza". Le prospettive emerse dal dibattito tra i relatori e i numerosi produttori presenti in sala fanno ben sperare in quanto la bontà dei prodotti lucani è fuori di ogni dubbio. Qualche perplessità sulla carenza esistente ancora in termini di programmazione e di strategie di sviluppo. (L.L)

Redazione Consiglio Informa

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