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(RegioneInforma) SCUOLA E ISTITUZIONI PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ
08 ottobre 2005
Convegno nell'ambito di "Settembre pedagogico"
(ACR) - Il mese di settembre coincide con l'apertura delle scuole. Proprio per questo è nato il progetto "Settembre pedagogico" promosso dall'Anci in collaborazione con il Comune di Potenza e il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti. Il progetto abbraccia una serie di iniziative che proseguono anche dopo il mese di settembre: eventi culturali, manifestazioni con bambini e ragazzi, momenti di confronto con i genitori, attività specifiche per gli insegnanti e programmi rivolti agli operatori del sistema formativo del territorio. Nell'ambito di settembre pedagogico, si è svolto il convegno, nella sala dell'Arco del Palazzo di Città, sul tema "La città e la scuola: rafforzare il sistema educativo territoriale". La data scelta per il convegno, non è casuale. Il 5 ottobre infatti, è la "Giornata mondiale degli insegnanti", istituita dall'Unesco nel 1993. Un'occasione per richiamare l'attenzione pubblica sul ruolo dei docenti nell'universo scuola e sulla loro importanza nella società. Lo slogan scelto per quest'anno è stato "Formazione, la forza del corpo docente", dove si denota la voglia di garantire ai docenti una formazione qualificata. Sul ruolo che riveste la scuola si è soffermato il vice sindaco del Capoluogo, Salvatore Blasi, aprendo la sessione di lavoro e coordinandola. "Il sistema scolastico - ha detto Blasi - non è costituito solo da studenti e docenti, protagonisti principali, e deve rapportarsi all'intero sistema socio-economico di sviluppo". Come è nata l'iniziativa? "Settembre pedagogico – ha specificato Blasi - è un protocollo nato fra il Ministero della "Pubblica istruzione" e l'Anci. La finalità è sicuramente quella di irrobustire l'attenzione che accompagna il mondo della scuola, per rafforzare la consapevolezza che è un cardine importante per la formazione della persona. La scuola rappresenta una risorsa preziosa per la costruzione di una società civile e insieme alla famiglia e le istituzioni è uno dei pilastri della stessa società". "La scuola - ha sottolineato l'assessore alla "Pubblica istruzione" del Comune di Potenza, Giuseppe Ferraro, - non è più l'unico agente di educazione e socializzazione. La famiglia, la televisione, il gruppo di amici rappresentano altre sedi di educazione. In questo universo di diverse educazioni la scuola deve rivestire un compito prioritario. L'istituzione non deve rifiutare la complessità del mondo, ma integrarla nei suoi protocolli. Non si deve cercare l'uguaglianza dell'apprendimento, ma si devono dare gli strumenti utili attraverso cui la conoscenza e la comprensione siano possibili. Importante è la messa a punto di un sistema educativo a carattere territoriale, puntando a un sistema integrato fra scuola, territorio e istituzioni". L'Assessore si è soffermato, anche, sulla riforma Moratti, sulla sua applicazione e validità. "Senza una formazione di base - ha affermato Ferraro - incentrata sull'acquisizione di competenze a prescindere dalla specializzazione lavorativa non si va da nessuna parte. In un mondo in continua evoluzione, se non si capisce come raccordare la propria educazione con la realtà, se non si forniscono delle categorie interpretative ai ragazzi non si può sperare di andare verso una società competitiva e al tempo stessa integrata". Una rete di scuole per un obiettivo comune: il progressivo miglioramento della cittadinanza. E i cittadini del domani sono proprio loro, i bambini del presente. "La formazione – ha concluso Ferraro - è lo strumento attraverso il quale l'individuo trova una sua collocazione nel mondo, partecipa a una subcultura, diventa homo, prima ancora che faber". L'interazione tra scuola e città è un percorso da battere, una strategia da adottare per il futuro della collettività. L'Assessore ai "Servizi scolastici ed educativi" del Comune di Ancona, Maria Grazia Camilletti, si è soffermata sul sistema scolastico locale e sulle virtuose sinergie che, grazie all'autonomia, scuole ed enti locali possono costruire, interagendo fra di loro. "Il concetto di aggregazione di scuole attraverso la forma di reti o consorzi – secondo Camilletti - nasce con la Legge sull'autonomia scolastica. Molte le reti che si sono create per l'ampliamento dell'offerta formativa su temi come innovazione, pace, ambiente, musica, teatro. Si registra una diffusione disomogenea delle reti sul territorio nazionale, maggiore al Nord e minore al Sud". L'assessore Camilletti ha parlato, inoltre, delle esperienze condotte nel Comune di Ancona nate dall'esigenza di riflettere su come la nuova composizione sociale interagisca con i contenuti educativi e didattici, con il rispetto dei diritti di ciascuno, con le storie e le culture di provenienza, quali nuovi curricoli costruire e quali strumenti di valutazione individuare per garantire pari opportunità di apprendimento e successo scolastico. "Bisogna condividere un progetto comune, - ha detto il presidente del Cidi, Domenico Chiesa, - stabilire un patto forte tra scuola e città. La scommessa della scuola è rimanere scuola, ma cambiando profondamente, definendo i nuovi obiettivi. Si deve pensare a una scuola di identità che stabilisca un rapporto interattivo tra la stessa e il territorio". Pochi obiettivi, ma di qualità perché la scuola deve costruire delle competenze. "Diamo alla scuola una prospettiva - ha suggerito Chiesa, - quella di essere il luogo privilegiato per costruire la cittadinanza". La presidente dell'Irre Basilicata, Donata Larocca, ha relazionato sull'importanza dei bisogni formativi e sul monitoraggio degli stessi. "L'autonomia delle istituzioni scolastiche - ha dichiarato - si sostanzia nella progettazione di interventi adeguati ai diversi contesti e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti. La lettura dei bisogni spinge la scuola ad assumersi la responsabilità dell'analisi, il più possibile esercitata come propria competenza, da condividere con latri soggetti istituzionali". Una scuola, dunque, che deve uscire dal suo isolamento e aprirsi alla vita cittadina: questo l'obiettivo prioritario. (I.D.M.)