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(RegioneInforma) MONTAGNA: RISORSA DA TUTELARE E VALORIZZARE, FONTE DI ECONOMIA E OCCUPAZIONE
10 ottobre 2005
"Ambiente e sviluppo. La montagna risorsa per l'economia", convegno organizzato da "Movimento Azzurro"
(ACR) - Un retaggio storico-culturale che ha condizionato sicuramente il concetto di montagna e, purtroppo, in senso negativo. Luogo inospitale, di isolamento, di pastori e boscaioli, popolato da "montanari", in senso dispregiativo, per poi passare a una visione di tipo romantico. Luogo da mitizzare, di riposo, dove trovare la pace dei sensi. Una risorsa da tutelare e da valorizzare, nel rispetto dell'ambiente secondo la formula ecologia-economia. Un seminario di studio dal titolo "Ambiente e sviluppo. La montagna risorsa per l'economia" è stato organizzato dall'associazione ambientalista "Movimento Azzurro", come fase preparatoria al convegno che si terrà il prossimo 10 novembre sul protocollo di kyoto e l'importanza dell'ecosistema foresta nella riduzione delle emissioni di CO2. Un'occasione per riflettere su questa risorsa, intavolando un dialogo tra istituzioni regionali e amministrazioni locali, ambientalisti e professori universitari. "Il Movimento Azzurro - ha detto il Presidente nazionale dell'associazione, Rocco Chiriaco, - persegue il momento di dialogo teso a favorire l'attuazione di politiche ambientali rispettose di un ordinato sviluppo economico e sociale ed è per questo che si rende interprete della necessità di approfondire e dibattere la questione ambientale nella visione della tutela e dello sviluppo autopropulsivo". Di agricoltura di qualità, di consumo di nicchia ha parlato il senatore Romoaldo Coviello, "la montagna come sede della nostra identità di popolo lucano". "Prima di affrontare le questioni connesse alla montagna - ha spiegato nel suo intervento Ettore Bove, direttore del Dipartimento "Tecnico-economico per la gestione del territorio agricolo-forestale" dell'Università degli Studi della Basilicata - bisogna capirsi sul concetto di montagna. Non è solo un'espressione geografica o altimetrica, ma è necessario soffermarsi sugli aspetti comuni e le differenze di natura istituzionale e di specificità territoriale della stessa. Sugli altipiani dei nostri appennini ci sono risorse preziose da scoprire che potrebbero creare occupazione". Allarmanti sono i dati sul degrado demografico che si registra nelle aree interne: 80 sui 130 dei nostri Comuni sono classificati come montani e almeno venti sono destinati fra un decennio allo spopolamento con un tasso di invecchiamento pauroso. "In montagna - ha continuato Bove - dobbiamo riscoprire e valorizzare un ruolo che era dei pastori. Ci sono appezzamenti di terreno e vigneti abbandonati. L'agricoltura non è solo un bene primario, ma ruolo di guardiano del territorio. Il 46 per cento del nostro territorio è montano ed è abitato da un terzo della popolazione, ma con i continui flussi migratori tra qualche anno si ridurrà al 10 per cento e sarà costituito da persone anziane". Una lezione animata e sentita quella del prof. Bove. Sul turismo come occasione di sviluppo per le aree interne, ha relazionato il prof. Severino Romano, dell'Università degli Studi della Basilicata. Capacità di rispondere ai nuovi bisogni del turista e di saper adeguare l'offerta alla domanda. Un decollo nel settore turistico che stenta ad arrivare e la causa maggiore è da ricercare nella mancata azione di marketing territoriale. Bisogna adeguare i prezzi, rafforzare i servizi pubblici carenti, adeguare le professionalità e le competenze manageriali attualmente inadeguate. Questi alcuni suggerimenti per evitare un tipo di turismo mordi e fuggi e programmarne uno di tipo stabile che porta un valore aggiunto, in termini occupazionali, all'intera collettività. "Ciò che manca - ha sostenuto Romano - è la programmazione basata sul marketing territoriale". Il modello proposto è quello del ROTI (una rete di offerta turistica integrata), uno strumento per mettere in rete le risorse del territorio, definire i servizi essenziali alla fruizione della risorsa, promuovere un'immagine unica e coerente, adottare un marchio di qualità turistica. L'obiettivo è quello di garantire la realizzazione di un prodotto turistico che soddisfi le esigenze di esperienze del turista consumatore, le esigenze economiche e occupazionali delle imprese locali". La testimonianza di come l'ambiente in senso lato possa costituire un'opportunità di lavoro è stata esposta da Sergio De Simone, amministratore delegato dell'azienda Codra (Centro operativo per la difesa e il recupero dell'ambiente) mediterranea. Recupero, restauro e valorizzazione dell'ambiente sono i punti forza su cui l'azienda, cha ha sede in località Sciffra di Pignola, sta puntando. Un'importante innovazione è rappresentata dalla Banca del germoplasma. Nel depliant informativo della "Fabbrica del verde" si legge che "l'utilizzazione del germoplasma endemico nelle pratiche di ingegneria naturalistica, rappresenta una risposta alla conservazione del patrimonio di biodiversità, oggi gravemente compromesso nel suo equilibrio". Sulle attività del Governo regionale si è soffermato l'Assessore all' "Agricoltura", Gaetano Fierro. "La montagna - ha detto - va sostenuta attraverso le politiche d'innovazione dei giovani, dando incentivi alla zootecnia e al settore boschivo. La Regione Basilicata, attraverso una politica dei regimi di aiuti ha definito azioni di intervento di natura economica che stanno dando buoni risultati". SI parla di politica ragionata, di un piano razionalizzato delle risorse. "La politica - ha affermato Fierro - è studio, elaborazione, consulenza, riflessione, aggiornamento, esperienza empirica. Nel mondo politico ci sono anche i nani che creano disagi per l'Italia, l'Europa e a livello internazionale". Una battaglia per far una politica agricola che punta sulla qualità, attraverso il meccanismo della filiera (produzione-trasformazione-commercializzazione). Purtroppo la logica egoistica dei produttori e la chiusura alla cooperazione sono ancora ostacoli da abbattere. Ci vorrebbe un cambio radicale di mentalità. Questo è l'asso nella manica vincente della strategia economica del Nord. "Con Alsia, Arpea e Apa - ha dichiarato l'Assessore - stiamo lavorando per rilanciare le nostre produzioni in modi diversi". Abbiamo delle peculiarità invidiate, delle risorse meravigliose, bisogna solo credere nella strada che dà accesso allo sviluppo su larga scala. "Abbiamo un biglietto da visita straordinario - ha concluso Fierro - e la Basilicata rappresenta un grande parco del pensiero da valutare". E' giunto il momento di un'inversione di marcia, di confidare nelle proprie ricchezze che non sono fittizie, ma reali. E' solo questione di testa! (I.D.M.)