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(RegioneInforma) PROGRAMMA "LEADER+": I GAL STRUMENTO DI VALORIZZAZIONE DELLE AREE RURALI

25 maggio 2006

© 2013 - area_rurale_2.jpg

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(ACR) - Il 14 aprile 2000 la Commissione europea ha approvato per le regioni italiane dell'Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) gli "Orientamenti per la nuova Iniziativa di Sviluppo rurale", che definiscono obiettivi, il campo di applicazione e le modalità di attuazione del Programma "Leader+". "Leadre+" è la terza edizione dell'Iniziativa comunitaria "Leader", che tradotta dal francese è una sigla che sta per "Collegamento tra azioni di Sviluppo dell'economia rurale". Si tratta di una della quattro Iniziative comunitarie attuate nel Quadro dei Fondi Strutturali per il periodo 2000-2006: per tale periodo a disposizione delle zone rurali degli Stati membri c'è un contributo di oltre 2 miliardi di euro da attingere dal Fondo Europeo Agricolo Orientamento e Garanzia (FEOGA). La nuova edizione del Programma "Leader" si pone l'obiettivo di sperimentare soluzioni originali, integrate e sostenibili ai problemi di sviluppo delle aree rurali che possano essere di esempio per le politiche future dell'Unione Europea. L'obiettivo è di contribuire a generare in ogni territorio rurale dinamiche di sviluppo endogene e durature, costruite sulla storia e i fattori competitivi di ciascuna area e di introdurre nuove modalità di programmazione del territorio, incentivando forme di collaborazione tra enti locali e soggetti privati e stimolando la capacità produttiva del sistema locale. "Leader+" intende, dunque, essere il completamento dell'azione comunitaria per le aree rurali e, rispetto alle precedenti esperienze, si caratterizza per la strategica scelta della leva da utilizzare per raggiungere gli obiettivi generali: la cooperazione, la costituzione di reti tra zone rurali che sappiano sviluppare modelli di sviluppo integrato, associare cioè ai tradizionali interventi in agricoltura, interventi nel settore delle infrastrutture, del turismo, dei servizi, della formazione. Le azioni previste spaziano tra molteplici possibilità, come ad esempio miglioramento della quantità e della qualità dei servizi disponibili per le imprese, attività di promozione per le risorse naturali ed agricole contraddistinte da elementi di tipicità, potenziamento delle capacità ricettive turistiche, introduzione di innovazioni telematiche e, ancora, attività culturali, percorsi ambientali, scambi europei, incontri, dibattiti. I territori interessati dal Programma "Leader" hanno generalmente dimensioni ridotte e sono contraddistinti da una forte identità: i Gruppi di azione locale che mobilitano direttamente la popolazione locale nella realizzazione dei vari progetti. L'Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo (Arsia) collabora con i Gal specialmente per quanto riguarda l'animazione e l'organizzazione degli eventi e tra i suoi specifici obiettivi c'è quello di incentivare l'uso dei prodotti tipici di qualità. In particolare uno degli scopi principali dell'Arsia è ottenere per tali prodotti l'attestazione dell'Igp (Indicazione geografica protetta) o di Dop (Denominazione d'origine protetta) rilasciate dall'Unione Europea. In ogni stato europeo i Gal sono, dunque, i beneficiari finali del Programma "Leader+" di cui mettono in pratica il modello organizzativo con l'obiettivo di promuovere significativi avanzamenti del processo di sviluppo economico e sociale di un territorio. Dal punto di vista strutturale un Gal rappresenta l'anello di congiunzione tra l'iniziativa pubblica e quella privata e può essere una società consortile a condizione che la maggioranza sia rappresentata da privati. Ciascun Gal fa propria la metodologia delle azioni comunitarie dei fondi strutturali che si compone delle fasi di: raccolta delle informazioni partendo dalle variabili ambientali, sociodemografiche ed economiche; analisi Swot dei punti di forza/debolezza e opportunità/rischi; sintesi e verifica dei dati acquisiti; pianificazione della strategia e stesura del Piano di Azione Locale (PAL). Il Piano di Azione locale rappresenta il risultato della concertazione, del dialogo, del confronto dei diversi operatori e delle collettività locali: è il punto di riferimento che stabilisce le azioni da sviluppare e gli obiettivi da perseguire nello specifico di un territorio e che si inseriscono nell'ambito delle azioni ammissibili definite dal Programma Leader regionale. I Programmi Leader di ciascuna regione presentano naturalmente differenti obiettivi e priorità: il Programma Leader della Basilicata si pone principalmente di contribuire a: migliorare le condizioni di vita in specifiche zone rurali, andare incontro alla tipica tendenza allo spopolamento di tali aree, recuperare, mantenere e valorizzare le risorse naturali e culturali, migliorare la competitività aziendale e territoriale e creare pari opportunità sul mercato del lavoro. Allba, Akiris, Basento-Camastra, Bradanica, Cosvel, Marmo Melandro, Le Macine, Sviluppo Vulture Alto Bradano: sono questi gli 8 Gal individuati dalla regione Basilicata. I Gal, generalmente, operano a cavallo tra diversi comparti, da quello agricolo, come valorizzazione dell'ambiente rurale, a quello ambientale in senso stretto, fino a quello degli interventi sul patrimonio architettonico e sullo sviluppo turistico. Hanno fatto bella mostra di sé alla Fiera del Levante di Bari, lo scorso settembre, gli otto Gal lucani chiamati soprattutto a promuovere le peculiarità del territorio rurale lucano e, in particolare, quelle legate al settore agroalimentare, del biologico e delle produzioni tipiche: perché, in fondo, promuovere un prodotto significa promuovere anche il suo territorio. In quell'occasione la Basilicata con lo slogan "le vie del gusto: colori, sapori, cultura delle terre lucane" è riuscita a dare un'immagine dinamica e di grande qualità del suo territorio e ai Gal è andato il grande merito di essere riusciti a "prendere per la gola" il visitatore e a condurlo alla scoperta di una regione, consapevole (e orgogliosa) di poter essere apprezzata e "gustata fino in fondo" da palati sopraffini, raffinati intenditori e pregevoli amatori, che rifuggendo dalla massa, scelgono e preferiscono il cantuccio della nicchia di qualità. La partecipazione degli otto Gal all'evento di Bari s'inserisce all'interno del complesso lavoro teso alla valorizzazione delle aree rurali: la programmazione 2007-2013, infatti, pone al centro del rilancio dell'Agricoltura, settore primario in Basilicata, proprio lo sviluppo delle aree rurali "risorsa fondamentale - ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura e allo Sviluppo rurale, Gaetano Fierro - da valorizzare ulteriormente per affrontare le sfide della nuova politica comunitaria e della concorrenza agguerrita degli altri Paesi del Mediterraneo". L'intero sistema agro-forestale costituisce, infatti, uno degli assi portanti dell'economia lucana registrando dati superiori ai rispettivi valori medi nazionali: il settore rappresenta il 5% del Pil della regione e l'11% degli occupati. Tuttavia le zone rurali non riescono ad esprimere tutte le loro potenzialità che possono aprire nuove opportunità di reddito e di occupazione legate alle iniziative di gestione del territorio, all'agriturismo, al tempo libero: ecco perché appare sempre più necessario sostenere lo sviluppo di queste aree cercando di ridurre le condizioni di criticità che pur esistono e possono condizionare il futuro delle comunità locali. E se segnali positivi in questa direzione si possono pur cogliere nel lavoro e nelle intenzioni della classe politica lucana, è innegabile che un gran numero di attività e iniziative di ampio respiro arrivino a valanga proprio dai Gal, attivi, creativi, propositivi. A titolo esemplificativo, tra i progetti promossi dai Gal lucani si ricordano un paio di recenti iniziative. Nello scorso mese di aprile, il Gal Bradanica e il Gal Cosvel sono stati impegnati, insieme all'Apt e al Consorzio Mediterraneo, nella presentazione alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli dei due educational tour "Magna Grecia - Basso Sinni - Metapontino" e "Matera - Valle del Bradano". Si tratta di un progetto finalizzato alla scoperta dei centri storici, delle chiese rupestri, del siti archeologici e delle spiagge joniche lungo definiti percorsi turistici tra ambiente incontaminato e arte sacra. "Vie dell'acqua: il Fiume Noce. Recupero, valorizzazione di un percorso fluviale ad alta valenza ambientale e turistica": è, invece, il progetto recentemente firmato dal Gal Allba e la Comunità montana del lagonegrese volto a realizzare uno studio di fattibilità per la valorizzazione e la salvaguardia paesaggistica e ambientale del Fiume che porti all'individuazione di un significativa possibilità di recupero in chiave di sviluppo sostenibile. (C.L.)

Bibliografia:

  • http://www.coopfirenze.it/info/art_71.htm
  • http://www.mondolegale.it/index.php?option=content&task=view&id=201&itemid=
  • http://www.carrefoursicilia.it/leader+/pagine/gal.htm
  • http://galbellunese.com/leader_+.htm
  • http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/admin/rla_Documenti/1_1666/gal-lombardia.pdf
  • http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=414590
  • http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=422385
  • http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=418465

Redazione Consiglio Informa

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