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(RI) UN "TESTIMONIAL" D'ECCEZIONE: FEDERICO II

12 gennaio 2007

© 2013 - itinerari_foto.jpg

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(ACR) - Federico II, Stupor Mundi, ma anche volano di promozione turistica. C'è chi si affida a volti nuovi, chi ad attori famosi, chi ancora a modelle strapagate. Non capita spesso di valorizzare la storia e un suo indiscusso protagonista. Le tracce dell'Imperatore in Basilicata sono tali e tante. Quale migliore idea quella di utilizzare la figura imponente di Federico II per fare della Regione un luogo privilegiato che accomuni la cultura, il turismo e, perché no, anche un sano marketing? È questo in sintesi il senso degli "Itinerari di Federico II nell'Italia meridionale". Giunto alla sua fase finale il progetto prevede una collaborazione tra Basilicata e Puglia dopo che anche la Calabria, la Campania e la Sicilia sono state per lungo tempo interessate alla realizzazione del circuito federiciano. Tre città lucane, Melfi, Avigliano e Palazzo San Gervasio condivideranno il percorso con Altamura, Andria, Barletta, Gioia del Colle, Gravina di Puglia, Oria, Torremaggiore e Trani. Con il benestare del Ministero delle Attività produttive, direzione generale del Turismo si è varato un percorso turistico integrato a carattere interregionale che valorizzerà, riconvertendolo anche ai fini produttivi, il patrimonio storico, architettonico e culturale federiciano. L'Apt Basilicata, ente a cui è stato affidato il compito di rappresentanza istituzionale nelle fasi di redazione del progetto, sottolinea il movente strategico di tutta l'iniziativa: "L'esigenza di collegare l'immagine di particolari prodotti o servizi a figure famose che trasferiscano ad essi la propria notorietà, la propria fama ed il proprio prestigio rende sempre più necessario fondare i processi di comunicazione del marketing moderno su testimonial che, nell'immaginario collettivo, assumano uno strategico ruolo di richiamo e di identificazione delle proposte che vengono presentate al mercato della domanda. A volte si ricorre a nomi famosi del cinema o della televisione, altre a campioni dello sport ed altre ancora ad avvenenti fanciulle che, con maggiore o minore buon gusto e pertinenza, si cerca di abbinare alle suggestioni di appartenenza localistica". Ecco giustificata la scelta di Federico II, testimonial di prestigio, per così dire, ma non fenomeno da utilizzare nella logica del turismo mordi e fuggi. "Sin dalla prima riunione tenutasi a Palazzo San Gervasio il 27 settembre 2003, il comitato esperti che affianca il progetto, in pieno accordo con l'Apt della Basilicata, pose in evidenza come il termine "itinerari" avrebbe potuto indurre all'errore di incentrare le finalità primarie del progetto nella semplice organizzazione di pullman e di circuiti turistici impegnati a percorrere le due regioni alla ricerca delle vestigia di Federico II. Sarebbe questa un'interpretazione estremamente riduttiva dell'intera iniziativa che, proprio nel tentativo di essere immediatamente operativa, verrebbe ispirata a criteri quasi esclusivamente mercantilistici e finirebbe per risultare effimera". L'attuale evoluzione dei modelli di comportamento dei turisti, vacanze brevi e di carattere itinerante per integrare i tradizionali soggiorni con attività e visite collaterali che soddisfino le proprie esigenze di conoscenza e di cultura, costituiscono i presupposti quanto mai favorevoli per la buona riuscita di questa iniziativa. "Questo significa la concretizzazione di un progetto ben più ampio di quanto il semplice termine itinerari non lasci intendere; un progetto che comporti un supporto di marketing assai più articolato, vasto, durevole e variegato di quelli che si prefiggono obiettivi esclusivamente mercantilistici. La cultura, l'ambiente e le tradizioni debbono convergere in una sinergia che trovi nell'Imperatore, nelle sue opere e nella sua civiltà il proprio denominatore comune di impatto sul mercato". Se non bastasse, forte è l'interesse e l'attenzione sugli "Itinerari" da parte delle maggiori agenzie di tour operator tedesche. Come detto, l'obiettivo principale del progetto prevede la realizzazione di un itinerario turistico interregionale (che coinvolga le regioni interessate) articolato sulla matrice del mito federiciano, integrato e diversificato con le altre "attrazioni" territoriali. La mai celata speranza è che si possa concorrere allo sviluppo socio-economico dell'area di interesse e così favorire opportunità occupazionali nel settore turistico. Alla base dell'obiettivo una strategia di marketing che parta dalla figura dell'Imperatore per estendersi alla realizzazione di un marchio e alla rappresentazione cartografica degli itinerari. Vengono anche suggerite attività promozionali di grande spessore da realizzarsi sia in sede locale sia all'estero (leggi: Germania). Inoltre, il progetto contiene anche l'indicazione di strumenti di promozione degli Itinerari sui mercati turistici (Atlante, brochure, sito Internet). Di non secondaria importanza la realizzazione di una guida turistica, "Sognando Federico", che include le Regioni che vantano la presenza di siti primari di eccellenza, voluti da Federico II, e di siti secondari da lui curati. Questa diversificazione di importanza è stata necessaria all'Imperatore, in modo diverso e in diverso grado, per la realizzazione della sua politica di potenza, delle sue azioni economiche e culturali e delle sue contemplazioni intellettuali e amatorie. Non è un mistero ormai che l'immenso patrimonio ereditato dall'eclettico sovrano mantiene vivo l'interesse dell'utenza, sia straniera che italiana, verso questo particolare segmento del prodotto turistico meridionale. E proprio nell'ottica di ottimizzazione delle risorse, in assonanza con la legge quadro nazionale sul turismo, la regione Basilicata avviò la fase concertativa con altre regioni al fine di promuovere gli "Itinerari di Federico II nell'Italia Meridionale". La Regione, nello scenario delle politiche di sviluppo locale, inserisce il patrimonio storico e monumentale "federiciano" quale elemento complementare dell'offerta turistica integrata con tutti i prodotti di filiera (enogastronomia, acque minerali, artigianato ecc.) concorrendo alla promozione di specifici territori, come quello del Vulture. Ma le difficoltà per la progettazione dell'idea ci sono state. Nonostante i buoni propositi dei tanti Comuni, Province e Regioni interessate soltanto tre comuni della Basilicata e otto comuni della Puglia, unitamente alla Regione Basilicata e al Ministero alle Attività produttive sottoscrissero un protocollo di intesa per la realizzazione del progetto. Il Protocollo indica i percorsi e gli impegni dei sottoscrittori per la realizzazione dell'iniziativa. La regione Basilicata ha affidato alla propria Azienda di promozione turistica anche compiti di promozione dell'idea ed il coordinamento della partnership istituzionale. Il compito più significativo è rappresentato dalla costituzione del Comitato paritetico, con compiti di indirizzo e coordinamento, composto dai rappresentanti di comuni, regioni, enti e governo. Contestualmente, il Ministero delle Attività produttive ha affidato all'Azienda di promozione lucana alcune azioni a sostegno della fase progettuale degli " Itinerari". Esse si sono sostanziate in una serie di rilevazioni e di analisi inventariali i cui risultati hanno consentito di individuare e circoscrivere l'area geografica del percorso. Si sono censite le istituzioni coinvolte nella realizzazione del progetto. Si sono acquisiti gli elementi conoscitivi sul contesto turistico, storico e culturale in cui si sviluppa il percorso. Inoltre, sono stati rilevati gli elementi conoscitivi sulle infrastrutture di cui è dotata l'area geografica, sia con riferimento alla fruibilità di servizi di interesse generale (strade, aeroporti, ecc.) sia con riferimento a servizi complementari all'offerta turistica. Infine, sono stati rilevati altri elementi conoscitivi sulla dotazione strutturale ed infrastrutturale del sistema di comunicazione in possesso delle istituzioni interessate alla realizzazione del progetto e dell'effettivo grado di sviluppo dell'information tecnology. Le azioni sopra descritte sono state realizzate in due fasi: la fase istituzionale, che ha visto la costituzione del Comitato paritetico, la cui composizione rappresentava, in funzione dei compiti di indirizzo che riveste, un passaggio obbligato per il prosieguo delle attività progettuali degli esperti. La fase di attività a supporto di quella progettuale. "L'itinerario da realizzare, fatto di luoghi, monumenti e attrazioni culturali collegate a Federico II, deve integrarsi con tutte le altre risorse presenti sul territorio, in modo che queste ultime possano concorrere alla formazione di un'offerta turistica in grado di soddisfare esigenze ed aspettative variabili in funzione dei luoghi di provenienza dei visitatori, dello spessore culturale, ecc.", fanno sempre sapere dall'Apt di Basilicata. Per quanto attiene il percorso lucano queste sono le attrattative indicate. Per Melfi: Castello, Porta Venosina, chiesa rupestre Santa Margherita e riserva naturale "Grotticelle" Monte Vulture. Avigliano: chiesa di Santa Lucia, Arco della piazza, chiesa e convento Santa Maria degli Angeli, Santuario Madonna del Carmine. Palazzo San Gervasio è stato ricomprenso nel percorso grazie alla Pinacoteca d'Errico, alla Chiesa di San Nicola e al Castello marchesale. L'Azienda di promozione non nasconde le difficoltà attuali e attuative dell'intero progetto. Difficoltà dovute alla necessità di consolidare la partneship finora realizzata e trovare i necessari finanziamenti. E su questo fronte, in Italia, non è mai troppo facile la ricerca. (M.C.)

Bibliografia:

  • S. Mola, Itinerari Federiciani in Puglia, Mario Adda Editore, Bari, 1994
  • Raffaele Licinio, Castelli medievali - Puglia e Basilicata: Dai Normanni a Federico II e Carlo d'Angiò, Edizioni Dedalo, aprile 1994 Ba-ri
  • Alberto Gentile, Itinerari federiciani, Malacoda bimestrale di varia umanità n° 79 anno XIV - Luglio-Agosto 1998, Parma
  • Siti:
    • www.aptbasilicata.it

      Redazione Consiglio Informa

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