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(ACR) PINACOTECA D'ERRICO: UN "PROGETTO" PER LA CULTURA REGIONALE
29 maggio 2008
(ACR) - 298 tele, dal XVI al XVIII secolo, 500 stampe dello stesso periodo, per la Pinacoteca, e 5000 volumi, tra cui 11 cinquecentine, pubblicazioni in collane rarissime, per la Biblioteca, costituiscono la più grande raccolta d'arte del Meridione. Non solo, la Pincoteca e Biblioteca "Camillo d'Errico" di Palazzo San Gervasio è seconda al solo museo di Capodimonte di Napoli, per i pittori di scuola napoletana. Molte sue opere sono state richieste per prestiti espositivi, dai più prestigiosi musei nazionali ed europei: Napoli, Aosta, Roma, Potenza, Matera e anche Barcellona, Stoccarda, Leningrado, Londra.
Una collezione prestigiosa che dopo l'infinita querelle durata oltre mezzo secolo con il Comune di Matera finalmente trova un futuro pieno di novità e buone notizie. Da un lato la Pinacoteca "d'Errico" è stata accolta ufficialmente nella fondazione euro-mediterranea Anna Lindh, organo che rientra alle dirette dipendenze del Consiglio d'Europa, inserito nel programma cultura dell'UE per il dialogo tra le culture. "Questo primo grande riconoscimento - si legge in un comunicato stampa diffuso dall'Ente morale - da lustro non solo a Palazzo San Gervasio, ma a tutta la regione Basilicata. Il nuovo consiglio d'amministrazione dell'ente morale apre le porte non solo all'Italia, ma a tutto il bacino euro mediterraneo per far visionare il proprio patrimonio artistico nel circuito culturale europeo". Come corollario a questo importante riconoscimento, la richiesta di prestito che la galleria Corsini e il polo museale romano hanno inoltrato all'Ente morale per il prestito di una opera dell'autore Abraham Brueghel "Natura morta con frutta e fiori e bassorilievo". Il prestito, fanno sapere dal consiglio di amministrazione, verrà accordato con l'impegno di avere visibilità all'interno della galleria durante la mostra monografica dedicata al pittore tedesco Christian Berentz dal titolo la Natura morta a Roma tra XVII-XVIII secolo, che si è aperta lo scorso 3 aprile e durerà fino al 5 luglio 2009.
Ma la vera novità è tutta nella proposta di legge "per la valorizzazione della biblioteca e pinacoteca Camillo d'Errico", presentata il 12 marzo scorso dai consiglieri regionali Rocco Vita (Unione), Marcello Pittella (Partito democratico) e Francesco Mollica (Centro Popolare). Questo l'antefatto giuridico. In attuazione del capo primo della legge 15 marzo 1997, numero 59, il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 conferiva al sistema delle autonomie locali una serie di compiti e funzioni che già facevano capo allo Stato. In esecuzione del citato decreto, la Regione Basilicata emanava la legge regionale numero 7 dell'8 marzo 1999. L'articolo 87 regolamentava l'ambito di attività dell'ente regionale in materia di beni e Attività culturali. Tuttavia, successivamente alla data di emanazione della legge regionale, in diverse occasioni la legislazione nazionale interveniva regolamentando l'intero ambito normativo dei beni culturali. Vale appena il caso di ricordare che già nel 1999, decreto legislativo 490, veniva adottato il testo unico diretto a riorganizzare l'intera materia. Appena qualche anno dopo veniva adottato il decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42 o anche chiamato Codice dei beni culturali e paesaggistici, decreto a sua volta modificato ed integrato dai successivi decreti, 156-157, entrambi emanati il 24 marzo 2006.
La ratio di questo proliferare legislativo in materia rimanda da un lato all'avvertita importanza anche economica di questo tipo di beni nel contesto dell'economia contemporanea, che vede nella produzione e valorizzazione della cultura uno dei motori principali dello sviluppo, dall'altro alla necessità di adeguare la normativa sui beni culturali ai dettami richiesti dalla revisione del titolo V della Costituzione che ha innovato, come già accennato, il riparto di competenze tra Stato e Regioni in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali, attribuendo la prima a livello centrale e la seconda a livello periferico. "Le considerazioni sin qui svolte e la constatazione che l'articolo 184 del decreto 42/2004 abrogava molti articoli del decreto legislativo 112/98 , richiedono che si vada a modificare la legge regionale dell'8 marzo 1999, almeno nell'articolo 87 che specificatamente si richiamava agli articoli abrogati", sostengono i firmatari del progetto di legge, aggiungendo che "l'urgenza del provvedimento è invocata dalla necessità di porre in essere, come previsto dal codice dei Beni culturali e ambientali, il già citato decreto 42/2004 per l'unica raccolta d'arte esistente in questa regione, tutte quelle misure atte alla sua valorizzazione". "L'interesse che tante strutture museali hanno mostrato e mostrano per i dipinti della collezione in parola - si legge ancora nella relazione al progetto - testimonia che il suo valore artistico travalica di gran lunga i confini nazionali. Da un punto di vista ed in prospettiva futura la Pinacoteca si porrebbe come la porta aperta della Basilicata sul mondo dell'arte con la possibilità di inserire la nostra regione nel circuito dei prestiti d'arte con altri musei nazionali ed europei".
I sette articoli della proposta di legge specificano: le finalità; il riconoscimento delle iniziative promosse e svolte dalla Pinacoteca, la cui attività espositiva e mussale si prevede venga sostenuta finanziariamente dalla Regione; la promozione, le norme finanziarie ed economiche, un protocollo d'intesa che, d'accordo con l'Ente morale biblioteca e pinacoteca, veda coinvolta la Regione Basilicata, le Province di Potenza e Matera, il Ministero dei Beni culturali, la Soprintendenza dei Beni storici e Artistici di Matera, i Comuni di Palazzo San Gervasio e di Matera. "Diamo gli strumenti, ma dobbiamo immaginare come Palazzo possa diventare un pezzo del mosaico composito della cultura lucana", ha affermato Marcello Pittella nel corso della presentazione ufficiale della proposta di legge. Francesco Mollica dal canto suo ha specificato che "ai costi di gestione fissi, garantiti dalla Regione, si affiancheranno quelli dell'attività culturale della Pinacoteca. Questa proposta non è chiusa, ma fino al compimento del suo iter finale è passibile di modifiche e contributi innovativi". A Rocco Vita il compito di precisare infine, che "l'impegno finanziario della Regione è certo. I fondi li troveremo attraverso protocolli d'intesa e fondi europei".
(M.C.)
Fonti:
- "Porte aperte", Libero Accesso n. 83, aprile 2008
- Pdl "Norme per la valorizzazione della Biblioteca e Pinacoteca Camillo d'Errico", protocollo consiglio regionale, 12 marzo 2008
- "Pinacoteca d'Errico: il cda dice no a proroga museo Matera" in http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=620489
- La Pinacoteca di Palazzo S. Gervasio è nella fondazione Lindh in http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=629814
- "Pinacoteca d'Errico", pdl dei consiglieri regionali Marcello Pittella, Rocco Vita e Francesco Mollica in http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=631743