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(ACR) IL FORUM DEI GIOVANI PENSA AL PRESENTE

06 febbraio 2009

© 2013 - young_people.jpg

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(ACR) - Una sede dove possa esprimersi l'interesse dei giovani per le istituzioni, per la politica e per gli organismi di rappresentanza: è il Forum regionale dei giovani, uno strumento che, come è scritto negli articoli 1 e 5 della legge regionale che lo ha istituito, la n. 11 del 22 febbraio 2000, "promuove e coordina le politiche rivolte alle nuove generazioni" e "favorisce il libero sviluppo della loro personalità sul piano culturale, sociale ed economico". Sulla base di questi presupposti, il Forum, a sei anni dall'avvio della propria attività (il regolamento per la sua composizione, organizzazione e funzionamento è del 2002), cerca di rinnovare la propria struttura, puntando a caratterizzarsi come un organismo più snello ed efficace nell'azione di coordinamento e rappresentanza locale.

Lo scorso 22 luglio, la Giunta regionale ha approvato alcune modifiche per render ancora più efficace e meno macchinoso l'iter per l'approvazione del regolamento interno. In sostanza, se prima era necessario il voto all'unanimità, con la modifica apportata sarà necessario, in prima convocazione, il voto favorevole della maggioranza qualificata; in seconda convocazione basterà invece il voto di un terzo dei soci. Inoltre, per rendere ancora più partecipativo l'organismo, di cui potevano far parte anche i forum comunali e le associazioni regionali con sede a Matera e Potenza, il 7 novembre 2008 la Giunta (delibera numero 1793) ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di iscrizione all'organismo consultivo. "Riteniamo che il Forum regionale sia un organismo strategico per definire politiche coerenti con i bisogni delle nuove generazioni – affermò in quella occasione l'assessore regionale alla Formazione Antonio Autilio - Con le modifiche apportate e con la riapertura dei termini per la presentazione delle domande intendiamo ampliare la partecipazione dei giovani alla vita istituzionale della Regione, soprattutto in un momento come questo in cui si stanno definendo le azioni da mettere in campo attraverso la nuova programmazione comunitaria 2007 – 2013".

All'avviso pubblico hanno risposto circa 50 fra associazioni rappresentative di diversi mondi giovanili, sodalizi interculturali e giovanili di Partito e soprattutto Forum comunali, anche se non tutti in possesso dei requisiti richiesti per l'iscrizione: almeno 200 iscritti per ogni sodalizio o almeno 2 sedi sul territorio regionale, di cui almeno una per provincia. "L'assemblea del Forum - spiega il presidente dell'organismo, Carmine Lombardi – dovrebbe essere composta dai delegati di una trentina di associazioni e forum locali, un dato in linea con i numeri espressi da regioni demograficamente ben più grandi come la Campania. Il compito principale della futura compagine che guiderà il Forum sarà quello di implementare la partecipazione dei giovani alla vita sociale della nostra regione e assicurare loro la possibilità di partecipare ai processi decisionali che saranno intrapresi nel prossimo futuro in Basilicata".

Lombardi è soddisfatto perché "siamo riusciti a far ripartire uno strumento importante al servizio dei giovani lucani, elaborando una formula che consente di promuovere la partecipazione e la rappresentatività del Forum, ma anche la sua funzionalità. Abbiamo vinto una scommessa da molti definita persa in partenza. Infatti, dalle ceneri del primo Forum regionale dei giovani è nato un coordinamento spontaneo che ha lavorato a questa proposta, oggi divenuta realtà ed opportunità per molti".

Sì, proprio così: partecipazione. Anche quando c'è chi sostiene che i giovani non pensano, non partecipano e non contano. A parere della Gallup Europe (sezione continentale di una prestigiosa società di ricerca che svolge la sua attività nel mondo) in Italia le nuove generazioni sono più impegnate che altrove. Le interviste realizzate a luglio da questa società per l'Agenzia nazionale per i giovani — mille interviste a ragazzi tra i quindici e i trent'anni — confrontate con quelle realizzate ai coetanei europei, dicono di certo che anche per gli under 30 italiani il futuro non è più quello di una volta (il pessimismo è diffusissimo, soprattutto in questa fase di recessione), ma i ragazzi italiani che risultano iscritti a un partito politico sono più del doppio (11 per centro contro il 5) della media europea.

L'interesse per la politica è in Italia di rilievo, se è vero che un giovane su tre segue la politica nazionale (il 19 per cento nella Ue) e uno su cinque la cronaca cittadina e regionale (il 14 per cento in Europa). Per andare ancora più nello specifico: tre su quattro (il 76 per cento) hanno votato (elezioni nazionali, regionali, amministrative, referendum) negli ultimi tre anni, percentuale che nella Comunità scende al 62. I giovani italiani manifestano più degli altri, 31 per cento (scendono in piazza di più solo i giovani spagnoli, 39 per cento, e francesi, 37), mentre la modalità di partecipazione più seguita in Europa risulta essere la firma a una petizione (28 per cento) e solo uno su cinque dichiara di aver manifestato.

"Lo slogan che affidiamo al nuovo Forum regionale è: 'non vogliamo essere l'eterno futuro di questa Regione, ma vogliamo esserne il presente'", afferma ancora Lombardi che reclama "un maggiore coinvolgimento dei giovani nella vita pubblica della nostra regione", ed auspica che "si possa innescare un processo virtuoso che veda i giovani protagonisti delle scelte importanti che riguardano il loro futuro e quello della nostra regione. Bisogna dare un nuovo impulso alla nostra comunità e infondere un clima di fiducia nei giovani che vivono la nostra terra. Occorre un nuovo metodo e un miglior approccio in merito alle problematiche insite ai nostri territori. Basta cattedrali nel deserto e finanziamenti a pioggia. C'è bisogno di una strategia mirata che parta dalle risorse e dalle vocazioni dei nostri territori al fine di utilizzare al meglio le risorse finanziare a disposizione dei lucani negli anni a venire".

Lombardi chiede "meritocrazia e trasparenza nei comportamenti e nelle scelte, soprattutto in merito a quelle che intaccano gli interessi delle giovani generazioni", ma anche "occupazione e opportunità per chi vuole investire il proprio futuro in Basilicata e un sistema formativo corrispondente alle esigenze della società lucana". Vorrebbe, infine, "un ricambio generazionale nel sistema di governance della regione per garantire maggior dinamismo in un sistema spesso bloccato come quello italiano".

Intanto, il Forum dei giovani guarda anche oltre i confini regionali. Nel maggio scorso, infatti, i giovani lucani che vivono all'estero hanno costituito un'analoga iniziativa, per rinsaldare i legami con la terra d'origine e creare occasioni di confronto con i loro coetanei che vivono in Basilicata. (M.C.)

Fonti:

  • "Autilio: presto operativo il forum regionale dei giovani" in http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=691291
  • "Giovani: seguono la politica ma con poca fiducia" (Ansa), in http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=689260
  • "Forum giovani: riaperti i termini per rinnovo" in http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=689037
  • "In Basilicata il primo forum dei giovani lucani all'estero" in http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=647167
  • "XII Congresso nazionale della federazione lucana in Svizzera" in
    http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=677963
  • "Forum giovani, verso il rinnovo e il riconoscimento istituzionale", Il Quotidiano della Basilicata del 18 novembre 2008
  • "L'Europa sui ragazzi italiani: Bamboccioni ma impegnati", Corriera della sera dell'8 Agosto 2008


Redazione Consiglio Informa

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