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(ACR) A NOVA SIRI IL DISABILITY MANAGER
08 ottobre 2009
(ACR) - C'è chi lo fa gestendo grosse somme di denaro in borsa. Altri, invece, guidano le aziende verso traguardi sempre più ambiziosi. In un modo o nell'altro, quello del manager è diventato un mestiere tra i più in voga nella mappa delle competenze professionali dei nostri giorni. Spesso la differenza è fatta da un semplice aggettivo: parole come project, general, executive, e chi più ne ha più ne metta, celano competenze specifiche nei diversi settori. Dal pubblico al privato, sembra non se ne possa fare più a meno per gestire, organizzare e rendere sempre migliori servizi e attività complesse.
E cosa c'è di più complicato e difficile da gestire di un ambiente urbano? Come rendere le nostre città sempre più vivibili? Come farne dei luoghi veramente accessibili a tutti, anche a chi vive situazioni di disagio? Per rispondere a questi interrogativi il comune di Nova Siri ha pensato bene di attingere alla contemporaneità, e di bruciare sul tempo anche le città più grandi della nostra Penisola. Così, in questa cittadina della provincia di Matera affacciata sullo Jonio, dallo scorso settembre è comparsa una nuova figura professionale: il disability manager.
NOVA SIRI "CITTÀ APERTA"
Un consulente per la sensibilità sociale che, per lavoro, sarà chiamato a essere parte attiva della pubblica amministrazione per abbattere le barriere architettoniche. Nonostante un nome esotico, il disability manager è una figura che lavorerà concretamente ai problemi che si possono incontrare, quotidianamente, anche in un piccolo centro come Nova Siri. La delibera di istituzione, datata 16 settembre 2009, è stata approvata all'unanimità dal Consiglio comunale: per un periodo sperimentale di un anno, questo centro della costa jonica sarà tra i primi in Italia, unico in Basilicata, ad avere un punto di riferimento forte per chi vive situazioni di disagio. Dalle pedane degli autobus ai corrimano nei bagni, passando per gli ascensori e per la piena accessibilità dei luoghi pubblici: il comune avrà una mano in più per mettere in campo semplici regole di buon senso a tutto vantaggio delle persone con disabilità, ma anche di anziani, bambini e mamme con il passeggino.
"La proposta – ha spiegato il sindaco di Nova Siri, Giuseppe Santarcangelo – è nata dall'esigenza di attuare concretamente le finalità stabilite nel nostro Statuto comunale in tema di pari opportunità, valorizzazione della persona umana e di miglioramento della qualità della vita. Si tratta – ha continuato – di dare corpo e visibilità a un lavoro che stiamo portando avanti già da diversi anni insieme alle associazioni di volontariato. Lo scopo è chiaro: vogliamo rendere pienamente fruibili le aree e i servizi pubblici anche alle persone che hanno ridotte capacità motorie e sensoriali".
A cimentarsi in questa nuova attività sarà Salvatore Scarpato, disabile napoletano originario del quartiere Scampia, da sempre legato a Nova Siri. Prima come semplice turista, poi come promotore instancabile di progetti a carattere sociale. Alle sue spalle oltre un decennio di impegno a favore dei disabili, degli anziani e dei giovani a rischio con programmi di recupero nei quartieri degradati. L'incarico sarà svolto a titolo gratuito, in qualità di consulente esterno dell'amministrazione comunale. Tra i sui compiti ci sarà quello di promuovere la semplificazione delle norme, e di definire in maniera chiara le responsabilità in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
Il progetto non nasconde certo la sua ambizione: aumentare la sensibilità e l'attività politico-amministrativa sui temi dell'accessibilità e della mobilità. In questo scenario si inserirà il lavoro di Scarpato. La sua figura si candida a essere un vero e proprio punto di snodo e di contatto tra i diversi ambiti d'azione dell'ente locale: dai servizi sociali all'urbanistica, dai trasporti alla scuola.
Ma l'occhio dell'amministrazione non si ferma al presente. Anzi, sembra già guardare al futuro. Dall'esperienza che maturerà in questi mesi, infatti, potrebbe venir fuori un bagaglio di competenze utili per formare nuovi funzionari comunali pronti a ricoprire l'incarico negli anni a venire.
UNA CARTA IN PIÙ PER IL RILANCIO TURISTICO
In tempi di tagli di risorse agli Enti locali, però, c'è da fare i conti anche con casse comunali sempre più ridotte all'osso. E se è vero che l'incarico non costerà nulla al contribuente perché svolto gratuitamente da Scarpato, d'altra parte il progetto di disability manager potrebbe riservare piacevoli sorprese proprio dal punto di vista economico.
Questo coriaceo disabile napoletano, infatti, non è nuovo a iniziative del genere. Dalla sua penna, con il supporto della cooperativa "Aerrem" di Napoli e dell'associazione "Il gabbiano", sono già usciti progetti di rilancio turistico di Nova Siri in chiave sostenibile. Prima l'idea di una spiaggia attrezzata con mappe sensoriali, percorsi per ipovedenti, chioschi e bar a misura di carrozzina. Poi l'ammodernamento, in proprio, di alcuni appartamenti della cittadina attraverso l'eliminazione delle barriere architettoniche, con lo scopo di proporli come soluzione possibile a turisti con esigenze particolari.
C'è da scommettere, insomma, che l'istituzione di un disability manager, pronto a operare a 360 gradi, non nasconde la prospettiva di candidarsi come forma innovativa per intervenire anche sulle attività economiche e sul rilancio turistico del centro jonico. Un'ipotesi potrebbe essere quella di legare a Nova Siri un vero e proprio marchio di qualità nell'attenzione ai disabili. Non solo la cittadina con i suoi spazi e i servizi per il pubblico, ma anche il suo mare, le sue spiagge e le sue bellezze naturali. Un luogo ideale per accogliere un turismo troppo spesso dimenticato.
L'ACCESSIBILITÀ SCRITTA SUL "LIBRO BIANCO"
Novità assoluta nello scenario del Mezzogiorno d'Italia, il disability manager è comunque una figura ancora poco conosciuta in tutta la Penisola. Fatta eccezione per il caso di Nova Siri e di altre poche città del nord in cui opera in maniera sperimentale (il primo è stato nominato a Parma), questo ibrido tra urbanistica, architettura e responsabilità sociale sta per muovere i primi passi anche da noi. L'idea viene dall'estero, e ricalca gli esempi di Olanda, Germania, Canada, Stati Uniti e Australia. Qui i grandi centri urbani si avvalgono, già da tempo, di figure altamente specializzate per rendere le città sempre più a misura d'uomo, in tutte le sue sfaccettature.
A dettare tempi e modalità della versione italiana è il "Libro bianco per l'accessibilità e la mobilità urbana". Nato nel 2008, questo strumento per ripensare i luoghi della vita quotidiana messo a punto dal ministero del Lavoro e per le politiche sociali in collaborazione con le associazioni dei disabili e alcuni Enti locali, sta prendendo piede dall'estate del 2009. Presentato ufficialmente a luglio di quest'anno, lo studio si pone l'obiettivo di semplificare la vita e ridare autonomia a tante persone con disabilità alle prese, ogni giorno, con gradini troppo alti, autobus inaccessibili, uffici ed edifici non a norma. Fresco di stampa, il volume sarà donato a tutte le città capoluogo di provincia. Tutti gli altri comuni, invece, possono trovarlo in edicola edito da "Franco Angeli".
Il testo si divide in due parti: nella prima vengono descritti i criteri per una migliore fruibilità dei luoghi di vita, scuola e lavoro, oltre che le linee guida per una maggiore accessibilità dei trasporti, dei servizi e dell'informazione. In queste pagine vengono proposti strumenti di incentivazione e controllo, e sono suggerite azioni sinergiche e trasversali che le amministrazioni locali potrebbero mettere in campo. La seconda parte, invece, raccoglie 26 tavole di consigli pratici: dalla scelta dei materiali alla domotica, passando per lo sport, il turismo, le politiche abitative e culturali, le stazioni e gli aeroporti.
«Un welfare moderno - si legge nella prefazione del ministro Maurizio Sacconi - deve rispondere ai bisogni delle persone disabili. Per raggiungere i traguardi che la comunità internazionale ha posto, e per creare città a misura di persona, è necessario un nuovo patto di collaborazione attiva tra tutti i livelli di governo e le realtà sociali». Non a caso, tra le novità principali per trasformare i nostri centri urbani, trova spazio proprio l'idea di istituire un disability manager in tutti i comuni italiani al di sopra dei 50 mila abitanti. L'auspicio è che i centri più popolosi facciano ricorso a un esperto esterno, mentre in tutti gli altri comuni, anche i più piccoli, l'incarico venga affidato a una risorsa interna all'amministrazione appositamente formata. Una nuova figura professionale, insomma, capace di fare da raccordo tra le varie competenze e gli ambiti d'azione di un comune, ma che può rappresentare anche una nuova opportunità professionale da spendere proprio all'interno della pubblica amministrazione.
PER CAMBIARE VOLTO ALLE CITTÀ SI PASSA DALL'AULA
La partita sembra giocarsi tutta nell'ambito della specializzazione e, di conseguenza, nella formazione di esperti adatti a ricoprire quest'incarico. «Si tratta di una figura diversa rispetto a quella del delegato del sindaco diffusa già in alcune città – spiega l'assessore alle Politiche per i disabili del comune di Parma, Giovanni Paolo Bernini - Quello è un ruolo politico, mentre il disability manager deve essere, per forza, un tecnico».
E proprio da Parma, città capofila del progetto voluto dal ministero, parte la sfida alla creazione di questi nuovi professionisti dell'abitare sociale. Un master di specializzazione prenderà il via a gennaio 2010 nell'ateneo della città emiliana e all'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Grazie a un accordo con il Formez, la struttura nazionale di formazione del personale degli enti locali, circa 300 persone provenienti dai vari comuni italiani potranno cimentarsi con l'apprendimento di una nuova professione. Per ora si tratterà di corsi pilota della durata di 3 mesi, ma l'obiettivo è di tutt'altra natura.
«Stiamo delineando un master annuale di secondo livello a numero chiuso con una trentina di posti - anticipa Benedetta Squarcia, responsabile dell'Agenzia per le politiche a favore dei disabili del comune di Parma – L'iniziativa dovrebbe essere aperta a laureati di ogni facoltà, perché puntiamo a creare un professionista con competenze trasversali». Il disability manager dei comuni, infatti, non si occuperà solo di abbattere barriere architettoniche. A lui il compito di lavorare a stretto contatto con i vari settori, servizi e assessorati della macchina comunale: dalla cultura allo sport, dai trasporti alle scuole, dall'urbanistica alla comunicazione. «Un tecnico insomma – continua Squarcia - in grado di dare consigli a funzionari e dirigenti su come tenere presenti le esigenze dei disabili nel progettare ogni nuova struttura, che si tratti di una piscina, un parco o un cinema».
PROGETTARE PER TUTTI CONVIENE
Aspettando i primi risultati si parte, comunque, con premesse che fanno ben sperare. Sicuramente l'introduzione del disability manager segna un punto di svolta nella stessa concezione della pianificazione e della gestione degli spazi urbani. «Progettare per tutti significa soprattutto risparmiare – sottolinea ancora l'assessore Bernini – Il disability manager porterà grandi vantaggi anche sotto l'aspetto economico. Rendere i servizi accessibili a tutti già in fase di progetto conviene ai comuni, perché costa meno che intervenire e abbattere le barriere a posteriori. Questi interventi d'emergenza sono la norma – conclude - e magari avvengono solo perché qualche associazione di disabili ha protestato». A confermare la sua tesi ci sono anche le ultime stime della Banca Mondiale: costruire strutture accessibili in partenza costa in media l'1% in più rispetto ai normali prezzi di realizzazione. Le modifiche da apportare a un'opera già realizzata, invece, possono significare una spesa anche dieci volte superiore. Come dire, potenza del denaro. (G.D.L.)
Fonti:
- www.comune.novasiri.mt.it. Sito istituzionale dell'amministrazione comunale
- "A Nova Siri il primo disability manager", Il Quotidiano della Basilicata del 23/09/2009
- www.comune.parma.it. Sul sito del comune le informazioni curate dall'Agenzia per le politiche a favore dei disabili
- "Barriere architettoniche: arriva in Italia il disability manager", La Gazzetta di Parma del 01/07/2009
- "Un manager per i disabili", Avvenire dell'11/02/2009
- www.disablog.it. Blog di informazione sul mondo della disabilità
- www.lavoro.gov.it. Portale del ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali
- www.unicatt.it. Sito dell'università Cattolica del sacro Cuore di Milano
- www.unipr.it. Portale dell'università degli studi di Parma