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ON. PITTELLA: ALLARME SU FONDI STRUTTURALI

20 febbraio 2003

L’on. Pittella è fortemente preoccupato per i ritardi delle inziative comunitarie

© 2013 - ACFFD.jpg

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(ACR) - In qualità di relatore permanente per i Fondi strutturali, l'on. Pittella ha presentato in Commissione Bilanci al Parlamento europeo una relazione sullo stato di attuazione delle quattro iniziative comunitarie: Equal, Urban, Leader +, Interreg III. Sulla questione della qualità della spesa, l'europarlamentare si è intrattenuto in un incontro con il Commissario per le politiche regionali Michel Banier, chiedendo verifiche più approfondite sull'uso eccessivo e non sempre ortodosso, da parte di alcune regioni del sud Italia, dei cosiddetti progetti "coerenti. L'on. Pittella ha diffuso alcuni dati che evidenziano la situazione: a fronte di una dotazione complessiva, per il periodo di programmazione 2000-2006, di 11,129 miliardi di Euro, il tasso di esecuzione si attesta a livelli molto bassi. Le cifre sono ancora più preoccupanti – fa rilevare l'on. Pittella – se si considera che solo gli Stati che presentano un tasso di esecuzione superiore al 7% hanno effettivamente cominciato ad attuare i loro programmi. Tra le cause che hanno determinato tale situazione, l'on. Pittella individua l'eccessiva durata delle procedure di programmazione, la pesantezza delle stesse, il deficit di coordinamento tra Stato e Regioni. Occorre rimediare con urgenza a tali ritardi, per evitare di disperdere una importante chance offerta dalla Unione Europea e per sventare il rischio di perdere le risorse, eventualità che potrebbe verificarsi al 31/12/2003. Tra le soluzioni che l'eurodeputato individua: la semplificazione delle procedure; il coordinamento tra Commissione, Stati membri e Paesi terzi, ma anche tra tutti gli altri partner pubblici e privati; una verifica e una chiarificazione delle competenze delle varie Direzioni generali; l'abbandono da parte degli Stati membri della pratica di effettuare stime eccessive, pur avendo la consapevolezza di non poter conseguire i risultati corrispondenti. Un'altra utile riflessione fatta dall'on. Pittella riguarda l'idea di sganciare le iniziative comunitarie dai Fondi strutturali e dagli "Obiettivi 1 e 2", creando strumenti più agili e flessibili, con un'accresciuta dotazione finanziaria ed in prospettiva accessibili anche a quelle regioni che dopo il 2007 usciranno dall'Obiettivo 1. La Commissione Bilanci del Parlamento Europeo – ha reso noto l'on. Pittella – ha offerto tali riflessioni all'attenzione della Commissione europea, chiedendo espressamente che essa si attivi sia nelle responsabilità dirette, sia nel rapporto con gli Stati membri per valutarne l'opportunità e l'attuabilità. (C.S.)

Redazione Consiglio Informa

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