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MARKETING TURISTICO PER IL CAPOLUOGO LUCANO
24 marzo 2003
(ACR) - Il settore turistico in Basilicata stenta a decollare. Secondo una recente indagine la nostra regione- escludendo solo Matera e Maratea – è all'ultimo posto come destinazione turistica. A ciò si associa una scarsa presenza alberghiera (solo 377 strutture a fronte di una media nazionale di 3283 alberghi). Per far fronte a questa carenza è nato il piano di marketing turistico "Potenza apre" promosso dall'amministrazione comunale del capoluogo. Un gruppo di lavoro, coordinato dal sociologo Luigi Guiotto, ha approntato le linee guida del progetto teso a favorire lo sviluppo turistico di Potenza mediante il potenziamento delle strutture e delle infrastrutture e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale. Lo stesso slogan "Potenza apre" è stato pensato e ideato al fine di promuovere l'immagine di una città che "vuole comunicare internamente e verso l'esterno caratteri, pregi e volontà ospitante". Il progetto, articolato in diverse fasi, mira a evidenziare l'unicità del luogo grazie alle risorse esistenti, a individuare il target cui può rivolgersi l'offerta turistica e a creare un flusso turistico che favorisca la crescita economica. Potenza - secondo quanto emerge dal piano- ha le carte in regola per diventare una città turistica, ma è necessario definire alcune caratteristiche di base e alcuni aspetti organizzativi. In primo luogo occorre creare un "comitato per lo sviluppo turistico", formato da rappresentanti delle istituzioni, degli enti e delle associazioni, che abbia funzione di coordinamento, gestione e monitoraggio delle attività. Una delle priorità consiste nell'identificazione del tipo di turisti che si intende attrarre (famiglie, gruppi e singoli) e – dal momento che Potenza non è una città d'arte – cercare di offrire loro mostre, spettacoli e rappresentazioni di eventi storici e folkloristici, festival, sagre enogastronomiche. Una volta individuato il turista tipo è necessario effettuare un'azione di rilancio di tutti i siti ambientali esistenti, in particolare parchi e giardini devono essere riqualificati in modo da renderli fruibili anche per creare una degna cornice ad eventuali spettacoli. Dall'analisi è, poi, emerso che i punti di debolezza del turismo potentino sono la scarsa informazione alla quale bisogna porre riparo con la creazione di mappe dettagliate (parcheggi, luoghi significativi, itinerari, ristorazione ecc.) e la mancanza di organizzazione degli operatori turistici per i quali sono stati proposti corsi di formazione ed aggiornamento. Ma la vera nota dolente dell'intera regione sono le infrastrutture: rete viaria e ferroviaria, strutture di accoglienza. Si è pensato di partire con un aggiornamento della cartellonistica per poi passare man mano a interventi più mirati riguardanti la viabilità. Un primo passo è già stato fatto, infatti, è in corso di realizzazione un gemellaggio ambientale tra le Dolomiti lucane e le Piccoli Dolomiti di confine tra le province di Vicenza e Trento. Scopo del gemellaggio è un confronto su temi ambientali e socio-culturali comuni alle due zone al fine di formulare proposte di sviluppo turistico. (A.D.S.)