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TURSI, PROGETTO "PRESERVATION HISTORIC PROGRAM"
25 marzo 2003
Il progetto organizzato dalla “Penn State University”, in collaborazione con l’Amministrazione del Comune di Tursi, è mirato alla catalogazione integrata del “La Rabatana”, a cura della Fondazione Sassi di Matera
(ACR) - Sabato 28 marzo giungeranno a Tursi venticinque giovani stranieri che prendono parte al progetto " Preservation Historic Program", organizzato dalla "Penn State University" in collaborazione con l'Amministrazione del Comune materano. L'iniziativa rientra nel quadro del programma complessivo di catalogazione integrata del "La Rabatana", quartiere storico di Tursi, programma a cura della Fondazione Sassi di Matera per conto del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Il gruppo di ricerca effettuerà rilievi sul territorio e condurrà studi approfonditi supportati da osservazioni puntuali sul particolare tessuto urbano del rione arabo – saraceno. Il soggiorno dei giovani stranieri sarà, inoltre, dedicato alla visita del grande complesso conventuale di San Francesco d'Assisi e della Cattedrale di Anglona, che presenta un incomparabile ciclo pittorico. Altra tappa riguarderà l'Abazia di Orsoleo nella vicina Santarcangelo. L'importanza del soggiorno è costituita dal fatto che si è in presenza di una prima presa di contatto con i luoghi che gli studenti hanno già avuto modo di conoscere attraverso un breve seminario informativo sulla storia antica e recente di Tursi e del suo territorio. Tursi è una realtà che presenta tutti i crismi e le caratteristiche per far parte di quell' "Italia minore", ricca di testimonianze d'arte che, se valorizzate, tutelate e promosse, sono in grado di fornire una spinta notevole all'economia locale. Da quest'angolo visuale assume grande rilievo e importanza l'iniziativa della "Penn State University" che ha scelto Tursi per lo svolgimento delle proprie attività extra-accademiche. Queste attività saranno implementate nel corso dei prossimi mesi con ripetute visite di studio, inserite nel contesto della ricerca in atto da parte della Fondazione Sassi di Matera. L'auspicio è che l'iniziativa venga seguita anche da altre Università straniere, che hanno prescelto l'Italia quale meta dei propri viaggi d'istruzione e formazione. Importante, pertanto, il successo di questa prima esperienza e delle ulteriori iniziative in programma, atte a favorire lo sviluppo di un turismo ambientale e culturale che, esulando dai consueti itinerari, possa radicarsi nelle aree interne del materano. L'obiettivo precipuo punta alla integrazione tra le aree marine e l'entroterra collinare. La crescita che potrà scaturirne sarà basata su offerte diversificate, servizi di qualità e opportunità di scoperta di una cultura poliedrica, per troppo tempo recondita, che può sostenere adeguatamente le opportunità di crescita socio-economica. (D.T.)