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TERI VOLINI E IL SUO "CUORE DI PIETRA" A LIVIGNO
08 luglio 2003
(ACR) - Dal 12 al 20 Luglio si svolgerà a Livigno un evento unico nel suo genere. Si tratta della IV Edizione di Pietrarte, una manifestazione durante la quale pietre e sassi diventano protagonisti, trasformandosi in arte nell'incantevole scenario della Valle dello Spol. Su invito dell'APT di Livigno, l'artista lucana Teri Volini, in collaborazione con Centro d'Arte, Cultura Delta e Centro Culturale Pecci Openhouse, Meditation in Art di Miranda Pecci e Dolma Bornengo, presenterà la sua opera di "Land Art" intitolata "Cuore". La scultura - installazione avrà le dimensioni di circa 40 metri quadrati e sarà costituita da massi di pietra del luogo e vernice d'oro. Teri Volini, artista pittora, incisora e performer, lavora a Potenza, a Milano e a Castelmezzano. Studiosa di culture, lingue e letterature straniere, ha soggiornato a lungo in Francia, a Grenoble, Lione e Parigi, dove ha seguito corsi di civiltà, arte e teatro.Ha presentato oltre 50 mostre personali, in sedi regionali, nazionali ed estere, partecipando a numerose collettive, con notevoli riscontri di critica e pubblico, ricevendo premi e riconoscimenti. Ha aperto uno studio d'arte a Milano e ha allestito diverse "personali", di cui una permanente. Sue opere di pittura e grafica sono presenti in collezioni pubbliche e private e appaiono su libri e riviste di saggistica, poesia e narrativa, in dossier culturali e cataloghi d'arte. Questa sua nuova opera, pur essendo assolutamente inedita e originale, fa parte di un percorso reale e metaforico iniziato con la "Danza della Corda" nel 1999. Il momento del percorso attinente al simbolo "cuore" prevede diversi luoghi e modalità di attuazione, tra cui una mostra fotografica, una serie di installazioni, una mostra di sculture, scritti, azioni in arte coinvolgente. La realizzazione dell'opera a Livigno comprenderà: una scultura- installazione e contestualmente un'Azione Simbolica che sottolineerà le tappe di un percorso creativo e spirituale che verranno comunicate in corso d'opera e che provengono da una complessa ricerca. Così racconta l'opera Teri Volini: "In un primo momento, costruendo con i massi il grande Cuore di Pietra, viene espresso il traboccare della pena per la distruzione operata dagli esseri umani nei confronti della natura: questo sentimento viene scritto direttamente sul corpo della Montagna con una parte del suo stesso corpo, la pietra, realizzando una installazione in totale sintonia con la natura. Quindi l'azione nel suo insieme assume, inizialmente, un valore drammatico, equivalente a un grido e permette di sottolineare l'assurdità del cronicizzarsi di un tragico stile di vita basato sulla violenza, la sopraffazione, la distruzione. La tragicità del non ascolto da parte degli esseri umani e della loro sempre più marcata insensibilità viene espressa e visualizzata con questo enorme Cuore pietrificato: quello dell'essere umano alienato, che ha perduto il contatto profondo con se stesso e con la natura. Un essere umano che percepisce la Natura come "altro" da se, sentendosi superiore ad essa e arrogandosi il diritto di usarla a suo piacimento, con i risultati che conosciamo". "Nel mentre comunica tutto questo, l'artista acquisisce la consapevolezza che è necessario non indugiare oltre in considerazioni che sottolineano la negatività: i tempi sono maturi per compiere "un atto alchemico" corrispondente a una profonda trasformazione interiore che cambi in speranza e in volontà positiva tutto ciò che appariva "disperazione e negatività". Tale evoluzione nel pensiero porta all'opera, già così rilevante, un valore aggiunto; l'energia invece di ristagnare comincia a muoversi potentemente e determina il cambiamento. Questa rinascita si esprime posizionando "Oro" al centro del cuore : una fenditura che, aprendosi, lascia scorgere un "fulmineo bagliore", un vero e proprio "sentiero", un serpente di Luce, a indicare la ricerca e il ritrovamento del prezioso che è dentro ognuno di noi, di tutto ciò che è positivo, la parte divina che esiste già nel nostro cuore e che noi possiamo riscoprire. Man mano che il Cuore si apre, l'Oro appare". "L'Apertura del Cuore – spiega ancora Teri Volini - viene realizzata con un atto d'amore che dal personale irradia intorno a sé fino a comprendere il tutto. Nella pratica sarà una "dichiarazione" aperta che coinvolgerà l'artista, il gruppo costruttore dell'opera, Centro d'Arte e Cultura Delta e Meditation in Art, e tutti coloro che vorranno partecipare. La cerimonia dell'Apertura del Cuore comprenderà un'azione gestuale, suono e danza gioiosa intorno all'opera realizzata. Alla suggestione dell'Opera – conclude l'artista - contribuirà naturalmente il luogo dove tutto si compie: la Montagna, luogo sacro e magico per eccellenza, e il tempo astrale della luna piena di luglio". (M.T.N.)