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MOSTRA 'ACQUA', NUMEROSE LE PRESENZE
20 ottobre 2003
(ACR) - Acqua: 2 atomi di idrogeno ed 1 di ossigeno. Questa è la formula chimica dell'elemento primario più noto al mondo e il più importante nella vita di ognuno di noi. Da sempre l'acqua ha condizionato e contribuito al nostro progresso e alla nostra sopravvivenza: il corpo umano, infatti, è composto dal 70% di acqua, la superficie terrestre per la maggior parte è costituita da acqua e la terra si è evoluta impeccabilmente grazie alla presenza di questo fondamentale elemento. Il tema dell'acqua è stato sempre di grande attualità e studio, molto se ne è discusso e ancor di più in questi ultimi decenni in cui la situazione ambientale ed ecologica del pianeta si avvia lentamente al degrado: le risorse idriche, infatti, iniziano a diminuire e sempre più numerosi sono i paesi che non hanno acqua potabile, con evidenti disagi sia a livello sociale che umano. Numerose sono le associazioni ambientaliste che combattono quotidianamente questo problema, tentando di sensibilizzare l'opinione pubblica sullo spreco delle risorse idriche del pianeta. Per lo stesso scopo anche l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebra da dieci anni, ogni 22 marzo, la Giornata Mondiale dell'Acqua e il 2003 è ufficialmente l'anno "Internazionale dell'Acqua". Un input ben recepito dal Presidente della Provincia di Potenza, Vito Santarsiero, il quale ha voluto dedicare un'intera manifestazione alla problematica. Nelle sale del Museo Provinciale di Potenza, gli scatti di un grande della fotografia, Mike Goldwater, ci inducono a riflettere sul mondo dell'acqua. Goldwater è un fotoreporter londinese di fama mondiale, che, da sempre, con i suoi lavori, si è occupato di questioni sociali e politiche; fondatore e direttore di "Network Photographers" collabora con grandi testate internazionali ed è autore di diversi libri fotografici di grande intensità come d'altronde dimostrano i 66 scatti in bianco e nero presenti nella mostra, immagini provenienti da tutto il mondo, che rappresentano l'acqua nelle più svariate sfaccettature. L'indiscutibile bravura di Goldwater sta nell'offrire allo spettatore gli strumenti e le possibilità di crearsi, senza alcuna influenza, una propria opinione sul problema; inoltre le sue foto riescono perfettamente a raccontarci l'acqua attraverso simboli ed immagini sia drammatiche che gioiose che si mescolano perfettamente tra di loro: l'acqua si trasforma in fango mortale nei paesi colpiti dalle alluvioni, acqua che diventa simbolo di purezza e spiritualità nelle cerimonie religiose o per i pellegrini a Lourdes; mancanza di acqua nelle arsure dei deserti e dei campi e poi momento di gioco per i bambini nelle piscine degli acquapark o sotto la pioggia; acqua inquinata dall'uomo che rompe il naturale equilibrio della fauna marina e allo stesso tempo unica fonte di "ricchezza" per le popolazioni che vivono di sola pesca. E ancora acqua come cura nei centri termali, come strumento per spegnere incendi, come fonte di elettricità e soprattutto emblema di vita attraverso una tenera immagine di una donna immersa in una vasca da bagno che si prepara alla nascita del figlio. La mostra itinerante, dal titolo "Acqua", è già stata ospitata a Napoli quest'estate, dal 28 settembre al 9 novembre è a Potenza e, poi, toccherà le città di Genova, Roma ed infine Milano. "Acqua" nasce all'interno del programma "Water for life and peace", un'iniziativa dell'associazione ambientalista Green Cross fondata nel 1992 da Mikhail Gorbaciov e presieduta in Italia, da Rita Levi Montalcini. Lo scopo di "Water for life and peace" è proporre e facilitare il dialogo e la cooperazione tra le diverse potenze mondiali per contribuire a risolvere i conflitti legati alle risorse idriche. Con la mostra – come ha dichiarato Santarsiero - si vuole fornire una visione generale del problema, sensibilizzando l'opinione pubblica sull'importanza di questo elemento come bene comune e primario dell'umanità. Da sempre il mondo occidentale – ha, altresì dichiarato il Presidente della Provincia - è abituato ad avere, quotidianamente, grande disponibilità di acqua, ma spesso non riusciamo a percepire quanto sia importante questo elemento e, troppo spesso, non riflettiamo sul fatto che, ancora oggi, l'acqua potabile non è accessibile a un miliardo e 400 milioni di persone. Un modo, quindi, per riflettere sulla necessità di lavorare affinché questo elemento possa divenire ricchezza per tutto il mondo. Il percorso della mostra inizia con una magica immersione nel delicato mondo dell'acqua: immagini di fiumi, cascate, fontane, laghi, mari e dolci suoni che infondono un senso di pace e tranquillità mentre ci si muove lungo i corridoi del museo. Oltre alle fotografie di Goldwater un interessante laboratorio didattico di Mario Tozzi (conduttore del programma "Gaia, il pianeta che vive") analizza l'acqua da un punto di vista scientifico: si comincia dalla sua più semplice definizione, alla composizione e all'evoluzione. Il ciclo dell'acqua, il motivo per il quale piove, perché si formano e si sciolgono i ghiacciai e l'origine dell'acqua sulla Terra (peraltro ancora un mistero…) vengono illustrati con semplicità e chiarezza. La mostra è una sapiente miscela di arte e scienza, un emozionante susseguirsi di immagini ed emozioni che lasciano nello spettatore innumerevoli interrogativi su ciò che è questo elemento: l'uomo è nato grazie all'acqua, è sopravvissuto grazie ad essa, ha imparato a sfruttarla ma, spesso, a causa del suo egoismo e della sua incapacità, non riesce a farne sempre un giusto uso. (A.R.)