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CORALE DI S. CECILIA, UNA SPLENDIDA REALTÀ.

02 febbraio 2004

© 2013 - corale_s._cecilia_bn.jpg

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(ACR) - La Corale "S. Cecilia" della Cattedrale di Potenza celebra i suoi cinquant'anni di vita. Per questo significativo evento, c'è gran fermento per mettere a punto la macchina organizzativa e ricordare i trascorsi del gruppo storico e di quello dei giorni nostri, diretto dal giovane Maestro Giuseppe Cillis. L'evento sarà ricordato in Cattedrale, subito dopo la Santa Pasqua 2004, con un concerto ed una mostra fotografica: sono queste le prime indicazioni che emergono da un contatto che il cronista ha avuto con don Pasquale Tropeano, tuttora cuore pulsante della Corale, ma non si escludono altre iniziative che potrebbero coinvolgere, molto probabilmente, gli Enti locali con i propri Assessorati alla Cultura. La genesi della "Corale" parte da lontano, essendo nata nel 1953; da allora ad oggi ne è passata acqua sotto i ponti e riaffiorano ricordi bellissimi. Il passato è uno strano impasto di nostalgia, di rimpianti, di occasioni perdute. Per qualcuno si nasconde in una sola immagine. Per altri è, invece, una folla di sentimenti, di ricordi forti, che il tempo ha solo scalfito, un fiume di immagini in cui si dolci nostalgie per una stagione che, nonostante tutto, è stata quella della giovinezza, della spensieratezza. Per le emozioni, la gioia, le passioni provate fino in fondo al cuore in una pienezza di vita forse mai più riprovata. Ed è a questi sentimenti, a questi ricordi, che va il pensiero in occasione dei 50 anni di vita della Corale S. Cecilia. Una espressione della vivacità della parrocchia di S. Gerardo, che è stata palestra di vita, in epoche e momenti diversi, per tanti ragazzi e ragazze, e che continua ad esserlo ancora oggi. Sotto una guida nuova e diversa, ma sempre improntata ai valori della cristianità, dell'amicizia. Un'aggregazione che è gioia, sacrificio, passione ed anche di più. E' guardare sempre a chi sta più in basso, ai sacrifici ed alle privazioni di chi privilegia la gioventù ed i suoi problemi. Che, oggi più di ieri, sono quelli del saper stare insieme, senza cercare vie pericolose e devianti. La genesi della Corale, si diceva, parte da lontano: riaffiorano tanti ricordi, una epopea di personaggi. I primi anni di vita della "Corale" sono caratterizzati dalla presenza di pochi coristi, fra cui il "basso" Mario Nocera (una figura d'altri tempi, scomparso diversi anni da), Marcucci, un anziano "tenore dilettante" che sapeva farsi valere, scomparso anche lui, mai dimenticato per il facile approccio che aveva con i giovani. Quindi i più giovani Mimmo Barone, Natale Addamiano, Angelo Sagarese, Alfonso Lebotti, Tito Amati, tutti della categoria "bassi". Siamo negli anni '60. A queste colonne della Corale si uniscono i giovani della nuova generazione, non meno bravi sul piano della interpretazione musicale: da Giorgio Coviello a Roberto Monaco, Nino Casaletto, Rocco Gentile, Pino Lo Tito ("bassi"), Luciano Lebotti, "prima voce di grande talento", G. Gentile, Aldo Zipoli ("tenori") e diversi altri. Folta la rappresentanza dei "soprani", fra cui ricordiamo la "prima voce" Rita Laurenzana, Lidia Casaletto, Maria De Stefano, Giulia Martorano. La "Corale" prende consistenza sul piano numerico e della qualità, influenzata anche dalla fattiva iniziativa e partecipazione di mons. Augusto Bertazzoni, mantovano, Arcivescovo della Diocesi di Potenza e Marsico dal 1930 al 1966, in odore di santità dopo il processo di beatificazione avviato nel 2000 da mons. Ennio Appignanesi, Arcivescovo Metropolita di Potenza sino all'inizio del mese di marzo 2001, cui è subentrato mons. Agostino Superbo il 25 marzo dello stesso anno. . La rituale partecipazione della Corale ai Pontificali della Domenica (presieduti da mons. Bertazzoni), le esibizioni effettuate nel periodo che va dal 1969 al 1972, rendono palpabile l'immagine di un complesso canoro dilettantistico che si va affermando in Basilicata e fuori di essa. Partecipa alla Festa Nazionale dei Bersaglieri a Potenza, alla Festa Nazionale della Montagna per l'Italia meridionale a Viggiano, in Alta Val D'Agri, quindi alla Sagra di S. Gerardo con un concerto che si svolge nella centralissima Piazza Mario Pagano di Potenza. I 50 elementi che formano la Corale, insieme a circa tremila cantori provenienti dalle diverse regioni d'Italia, partecipano al Congresso straordinario Ceciliano nella ricorrenza del centenario della nascita di Lorenzo Perosi, il grande riformatore della Musica Sacra e creatore di melodie immortali. Il Coro di S. Cecilia di Potenza, si esibisce, in seguito, a Roma, in S. Pietro, in occasione di una solenne Santa Messa celebrata dal Pontefice Paolo VI. L'eccezionale avvenimento è ripreso in diretta dalla Televisione Italiana. Il grande appuntamento di Roma precede la partecipazione della "Corale S. Cecilia" di Potenza alla manifestazione canora "Il Campanile d'Oro" sotto la guida del prof. Lionello Colicigno. Non mancano dunque le soddisfazioni per i tanti giovani che fanno parte del complesso e per i diversi Maestri che si sono alternati alla guida della Corale S. Cecilia, che, per tanti anni, è stato l'unico complesso veramente valido che la città di Potenza abbia avuto a disposizione. E tutto ciò per merito del "dolce" ed affabile don Francesco Colucci, scomparso diversi anni orsono, del rigoroso e puntuale don Pasquale Tropeano.Due autentici Mastri, "patiti" della musica sacra, autentici pionieri della Corale, che hanno influito non poco sulla crescita dell'apprezzato complesso canoro. Don Pasquale Tropeano, lo ricordiamo, ha preso la guida della Corale dopo la scomparsa di don Colucci. In seguito, la Corale è stata diretta, per molti anni, da don Enrico Martini (anch'egli scomparso molti anni fa), mantovano, segretario particolare, insieme a don Armando Casali, di mons. Augusto Bertazzoni. Con la scomparsa di don Enrico Martini, la Corale assume una nuova dimensione. Don Pasquale Tropeano riannoda il discorso temporaneamente interrotto con il lungo "interregno" del sacerdote mantovano. Nasce una realtà nuova e diversa. La Corale rinnova i suoi ranghi, avvalendosi di individualità importanti, come quella, ad esempio, di Gigino Marsico, Luciano Gentile, ma conferma nel suo seno la "vecchia guardia", in testa Pino Lo Tito. Alla guida del complesso viene chiamato il Maestro d' organo Giuseppe Cillis, nato a Pietragalla l'8 novembre '73. L'attuale direttore della Corale S. Cecilia, si avvale di un curriculum di tutto rispetto. Nel 1977 consegue il diploma in organo e composizione presso il Conservatorio "Gesualdo da Venosa" di Potenza con il massimo dei voti, dove porta a termine i previsti due anni di tirocinio. Fonda e dirige, per oltre dieci anni, fino al novembre 2001, la Corale Polifonica di Pietragalla, in provincia di Potenza. Molte le celebrazioni liturgiche e le manifestazioni degne di nota, avvalorate dal suo intervento e dalla Corale di Pietragalla, l'animazione di eccezionali eventi religiosi, rispettivamente nella Basilica di S. Pietro in Vaticano (2000) e Santuario della Madonna di Pompei (2001). Ricordiamo, inoltre, che il Maestro Cillis, è responsabile musicale e membro della Commissione per l'animazione liturgica diocesana e membro della Commissione Artistica dell'Associazione Basilicata Cori. Fiore all'occhiello è, da tempo, la direzione della Corale "S. Cecilia". P.G.

Redazione Consiglio Informa

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