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(ACR) IL PROGETTO ITINERA E LE DIVERSE ABILITA'

29 aprile 2004

© 2013 - itinera.jpg

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(ACR) - Si è concluso a marzo il Progetto "Itinera - percorsi di sensibilizzazione, informazione e coinvolgimento sui temi della disabilità", finanziato, nell'ambito delle attività promosse durante l'Anno Europeo per le Persone Disabili 2003, dal Ministero del Welfare – Dipartimento per le Politiche Sociali e Previdenziali e gestito dal Consorzio di Cooperative Sociali di Potenza, C.S. Cooperazione e Solidarietà. Il progetto, uno dei 22 finanziati dal Ministero, tra i 1653 presentati, ha avuto come partner il Consiglio Regionale della Basilicata, la Provincia di Potenza, l'ANCI di Basilicata, il Comune di Potenza, la sezione di Potenza dell'Associazione Italiana Persone Down, l'Ente Fiera Autonomo di Basilicata, l'Associazione Genitori Basilicata, la Cooperativa Eidos di Latina e la Cooperativa Video System Broadcast di Potenza, tutti coinvolti a diverso titolo nella realizzazione di una campagna di sensibilizzazione e di informazione a livello regionale su temi quali l'integrazione delle persone con disabilità nella scuola, nelle attività sportive e del tempo libero e nel mondo del lavoro. Sono stati realizzati circa 2000 DVD e opuscoli informativi che saranno diffusi nelle scuole, alle associazioni, ai comuni e soprattutto alle famiglie, alle quali si è voluto suggerire di rivendicare un ruolo di protagonismo nella pianificazione dei servizi da assicurare alle persone con disabilità. È stato bandito un concorso nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione, al quale hanno partecipato circa venti scuole della provincia di Potenza e dieci della provincia di Matera e i lavori più interessanti sono stati premiati con buoni spesa per l'acquisto di materiale didattico. Il progetto si è concluso con l'evento finale di divulgazione dei risultati raggiunti, che si è tenuto nei giorni 25, 26 e 27 marzo presso l'Ente Fiera di Basilicata a Tito Scalo e che ha visto la presenza di famiglie, della cooperazione sociale, del mondo della scuola e del lavoro. Durante la tre giorni, infatti, sono state allestite esposizioni di ausilii e tecnologie per la disabilità, unitamente a prodotti e manufatti di cooperative sociali. Sono stati allestiti stand di associazioni per la promozione e la sensibilizzazione sui temi della disabilità. Interessanti sono stati i seminari tematici che hanno visto coinvolti la scuola, le famiglie il mondo imprenditoriale, lo sport e il tempo libero. Il progetto ha inteso comunicare la cosiddetta disabilità come abilità diverse e lo hanno dimostrato i "Ladri di Carrozzelle", un gruppo rock che si è esibito, in occasione dell'evento conclusivo del progetto, nei giorni 25, 26 e 27 marzo a Tito Scalo, presso l'Ente Fiera di Basilicata. Realtà musicale unica in Italia, quella dei Ladri di Carrozzelle, non può essere definita semplicemente "una Rock Band". Il gruppo al completo - formato da dodici musicisti - è l'espressione di un vasto piano, l'attività principale è quella concertistica e la finalità ultima è la diffusione di un'immagine nuova ed insolita della disabilità, attraverso la musica. Da oltre dieci anni sul palco, i Ladri di Carrozzelle nascono a Roma nel 1990, per iniziativa spontanea di alcuni giovani amici - affetti da Distrofia Muscolare - accomunati dalla passione per la musica e dotati di tutta la tenacia necessaria per esprimere un punto di vista insolito sulla disabilità. Uno spettacolo, con brani originali e un repertorio rock di cover degli artisti internazionali più apprezzati. Inoltre le gag e le battute proposte dal gruppo per comunicare in tono ironico e scherzoso al pubblico, per una performance davvero brillante. A spiegare l'effetto del concerto è stato Domenico Adorasi, il tastierista del gruppo: "ogni volta che inizia un concerto, si avverte nell'aria una sensazione mista tra curiosità e timore, per la visione di un gruppo si, … ma di disabili! Sappiamo che lo spettacolo è riuscito solo verso la metà, quando gli spettatori iniziano a cantare, ballare ed applaudire, spesso per chiedere un bis. Allora è fatta, alla fine del concerto, gli spettatori, si scoprono tutti cambiati dalla nostra musica… e capiscono di aver assistito all'esibizione di un gruppo rock: e che esso sia formato in gran parte da persone diversamente abili, passa in secondo piano!". (V.C.)

Redazione Consiglio Informa

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