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(ACR) Il nuovo portale europeo per la Societa' dell'Informazione

05 maggio 2004

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(ACR) - Uno dei principali obiettivi del Consiglio Europeo di Lisbona nel 2002 fu delineare una forte strategia per la promozione e lo sviluppo della Societa' dell'Informazione nei diversi paesi della Comunita'. La strategia si e' trasformata in azione attraverso diversi progetti come ad esempio il Piano eEurope che racchiude specifici progetti nelle diverse aree della Societa' dell'Informazione: diffusione della banda larga, applicazioni di telemedicina, applicazioni di e-governemnt, sviluppo di contenuti multimediali per la cultura, insegnamento e formazione a distanza e promozione della ricerca tecnologica. L'obiettivo strategico di questo intenso lavoro, che trova impegnate diverse Direzioni Generali, e' quello di sviluppare una viva e dinamica Societa' dell'Informazione Europea capace di essere all'avanguardia nel mondo dal 2010. Per sottolineare l'essenzialita' dell'iniziativa, la Commissione Europea ha realizzato un portale tematico, Europe's Information Society, in cui si possono trovare tutte le informazioni possibili sull'attivita' della Comunita' per raggiungere gli obiettivi di Lisbona. Il portale e' realizzato in cooperazione tra le Direzioni Generali Societa' dell'Informazione, Impresa, Politiche Regionali, Educazione e Cultura, Affari sociali e con contrubuti da altre Direzioni Generali ed e' strutturato in tre tipologie di pagine: le pagine tematiche, le pagine delle iniziative politiche e le pagine delle attivita'. Le pagine tematiche sono il cuore del portale e descrivono come la Commissione Europea agisce nei vari settori delle tecnologie dell'informazione. La pagina "Cultura e Societa'" e' dedicata all'eGovernemnt ossia come le tecnologie informatiche e telematiche possono migliorare i servizi dell'ammnistrazione pubblica snellendo le lungaggini burocratiche e permettendo un trasperente rapporto tra cittadini e enti pubblici. Inoltre s'illustrano diversi progetti di ricerca sulla possibilita' di esercitare il diritto democratico, come puo' essere quello di voto, utilizzando le tecnologie digitali. La pagina "Eonomia e lavoro" s'interessa delle applicazioni delle nuove tecnologie per migliorare il business delle piccole e medie imprese, per incentivare l'utilizzo del lavoro a distanza e quindi migliorare le condizioni di lavoro nelle diverse tipologie di aziende. Inoltre si sottolinea con grande enfasi come le nuove tecnologie digitali siano una necessita' per ogni tipo di impresa ed attivita' economica: industrie meccaniche ed elettriche, ingegneria civile e dei trasporti, settore tessile, settore bancario e l'elenco potrebbe continuare lunghissimo. La pagina "Educazione e formazione" punta l'attenzione sullo sviluppo dell'educazione a distanza nelle scuole e nell'universita' e nella formazione a distanza per i lavoratori. Un altro punto focale di questa sezione e' la necessita' di educare ogni cittadino europeo alla Societa' dell'Informazione: accessibilita' alla rete per tutti e capacita' di utilizzare gli strumenti informatici ed i dispositivi digitali. La pagina "Qualita' della vita" e' suddivisa in due grandi tematiche. La prima e' dedicata alla telemedicina e alla realizzazione di servizi sociali e sanitari a distanza, come, ad esempio, consulti medici online. La seconda s'interessa di come le nuove tecnologie possano essere d'ausilio alla protezione e alla valorizzazione dell'ambiente, ad esempio il loro efficiente utilizzo per la prevenzione dei disastri ambientali o per il miglioramento dei mezzi di trasporto aereo, ferroviario e su strada. La sezione tematica si chiude con le ultime tre parti. La prima dedicata alle industrie ed imprese del settore delle tecnologie digitali e della comunicazione e su come l'attivita' della Comunita' possa incentivare la loro produttivita' e la loro continua necessita' d'innovazione. La seconda parte e' dedicata al rapporto tra la Societa' dell'Informazione e le realta' regionali e locali enfatizzando la necessita' di munire ogni angolo d'Europa di infrastruttre digitali per poter realemente parlare di una Societa' dell'Informazione per tutti. La terza ed ultima parte e' dedicata alla ricerca nelle nuove tecnologie, dove la Commissione Europea vuol raggiungere una posizione di primato. Tutte le sezioni elencate sono accompagnate da numerosi links e documenti in cui poter trovare informazioni piu' specifiche. Inoltre e' possibile trovare risorse nella prima pagina del portale dove si ha una aggiornatissima sezione dedicata a tutti gli avvenimenti ed eventi che la Commissione Europea organizza in tema di Societa' dell'Informazione. Dopo le pagine tematiche ci sono le pagine dedicate all'attivita' politica sulla Societa' dell'Informazione. Quindi troviamo links e documenti sui regolamenti e le leggi per le Telecomunicazioni, i diritti d'autore per le applicazioni multimediali e poi le specifiche azioni sancite dalla Commissione riguardanti lotta al crime informatico, alla pedofilia ed a contenuti offensivi sul web. In queste pagine si trovano inoltre i regolamenti sulla suddivisione dello spettro elettromagnetico, le linee guida per l'utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo di comunicazioni elettroniche ed applicazioni digitali e le iniziative politiche per la promozione di una forte area di ricerca europea per le tecnologie dell'informazione. La terza sezione e' dedicata all'approfondita illustrazione delle specifiche attivita',che la Commissione Europea sta sviluppando in questi anni, rimarcando le iniziative di finanziamento, il conivolgimento di agenzie esterne nello sviluppo di progetti e l'illustrazioni di programmi di ricerca. La pagina si presenta come un lungo elenco di link, ciascuno per ciascun progetto od attivita', che permette l'accesso ai siti web dei diversi progetti. Il nuovo portale europeo sulla Societa' dell'Informazione e' una immensa biblioteca ricca di informazioni ed un luogo di ricerca e di stimolo utilissimo per amministratori e politici, tecnici e ricercatori, ma e' soprattutto un ampia e profonda veduta sull'attivita' della Comunita' Europea su uno dei punti cruciali dello sviluppo futuro delle nostre societa'. Le tecnologie digitali stanno accompagnando le nostre comunita' ed il nostro modo di vivere verso nuovi modelli in cui i cittadini potranno essere agenti attivi se avranno conoscenza. Il sociologo americano Manuell Castells nel libro "The rise of network society" sostiene che "Internet puo' essere usata dai cittadini per controllare i propri governi piu' di quanto i governi possano controllare i propri cittadini". Questa nuova forza, che i cittadini sembrano avere, puo' palesarsi se le tecnologie informatiche e telematiche diventano parte della nostra cultura di base, come lo e' l'utilizzo di una lingua. In tal senso cliccare su http://europa.eu.int/information_society/index_en.htm rappresenta una grande occasione per conoscere cosa accadra', per educare noi stessi al nostro futuro e trovarci attori attivi e per monitorare da cittadini europei il lavoro della Comunita'. (S.R.)

Redazione Consiglio Informa

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