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(ACR) LA PERSONALE DI GERARDO CORRADO D'AMICO
27 maggio 2004
(ACR) - Rimarrà aperta fino al 31 maggio prossimo, presso la galleria Idearte di Potenza, la personale dell'artista lucano Gerardo Corrado D'Amico. Pittore, incisore, scultore è stato allievo del pittore Giorgio Paulon che lo ha aiutato ad approfondire le tecniche pittoriche e a conoscere e studiare i pittori impressionisti. Successivamente ha conosciuto il disegnatore Hugo Desoto che lo ha avviato alle tecniche calcografiche. Ha esposto in numerose mostre sia in Italia che all'estero. Trenta i dipinti in esposizione su tela e su tavola realizzati con tecnica mista. L'intero paesaggio poetico dell'artista si dispiega attorno all'uomo posto al centro dell'universo e come tale "misura di tutte le cose". Figure fluttuanti si stagnano su tele di varie dimensioni: un groviglio di colori e di immagini che si amalgamano e si confondono. D'amico dipinge l'uomo con le sue fragilità, irrequietezze, contraddizioni, ma consapevole di potersi sottrarre ad ogni forma di schiavitù. In ogni opera le linee non sono rigide, si allungano e si contorcono in "uno sciamare assordante di colori, fatto di scatti, di impennate, di ombre e di esplosioni, di infiorescenze di luce e di efflorescenza di colori". Le sagome dai contorni non ben definiti si librano nell'aria anelando alla libertà come anche i cavalli che "volteggiano nell'aria in un brulicare di colori vibranti, vivi e gorgoglianti". Le pennellate dense e sinuose evidenziano variazioni cromatiche che vanno "dal giallo vibrante al verde silente e al turchese sonoro". Anna R.G. Rivelli, curatrice del catalogo, afferma che "la sagoma umana tende a minimizzarsi in una virgola di colore, si appropria dello spazio con il suo movimento, diventa sole accecante, anemone blu, rosso pampino". Come ha scritto Gaetano Cappelli nei lavori di D'Amico l'arte è intesa come illusione, desiderio, incessante susseguirsi di visioni. (A.D.S.)