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Citizen journalism con la radio a Potenza e Villa d’Agri

10 giugno 2014

Concluso il progetto del Consiglio regionale per le scuole. Protagonisti gli studenti di Potenza (liceo scientifico, liceo scienze umane) e Villa d’Agri (Istituto tecnico agrario), che hanno realizzato speciali radiofonici

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(ACR) - Si è conclusa la prima edizione di “Giovani In-formati”, il progetto sperimentale promosso dal Consiglio regionale, che ha fatto conoscere, un po’ più da vicino, alcuni aspetti del mondo del giornalismo e dei mass media agli studenti di quindici scuole superiori della Basilicata. Il progetto, partito a settembre dello scorso anno, si è articolato in due distinte attività: dieci dei quindici istituti, di cui 6 in provincia di Potenza e 4 in provincia di Matera, hanno partecipato al programma “Quotidiani locali in classe”, iniziativa volta a promuovere e ad educare i giovani alla lettura dei giornali. Altre cinque scuole, 3 del potentino e 2 del materano, hanno partecipato, invece, al programma di “Citizen Journalism con la radio”, durante il quale gli studenti, supportati da un pool di emittenti locali, si sono confrontati con il mezzo radiofonico con l’obiettivo di realizzare un vero e proprio servizio giornalistico da trasmettere all’interno dei palinsesti delle radio partner dell’iniziativa.

L’incontro conclusivo di questa seconda parte si è svolto lunedì 31 marzo nella sala Inguscio del Dipartimento Salute. Gli studenti di tre delle cinque scuole che hanno aderito al progetto di citizen journalism radiofonico, hanno presentato i servizi giornalistici realizzati e successivamente si sono confrontati, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, su tematiche di grande interesse sociale.
La prima classe a presentare il proprio lavoro è stata la prima B del Liceo delle Scienze Umane di Potenza. Gli studenti, assistiti dalla loro insegnante di Lettere, Tiziana Rossini, hanno realizzato una serie di interviste ai loro coetanei, sulle problematiche relative alle dipendenze dall’alcol e dal tabagismo, e ai nonni, per farsi raccontare com’era la scuola ai loro tempi. Presente e passato dunque che si intrecciano e che trovano nella radio un filo conduttore che ha dato ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con uno strumento, che oggi, nell’era di Facebook e Twitter, appare un po’ obsoleto e in parte sconosciuto, ma che, come dichiara la professoressa Rossini, “rappresenta un modo più diretto per creare e trovare nuove relazioni”.  “E’ stata un’esperienza davvero molto interessante sia dal punto di vista didattico sia da quello culturale - ammette entusiasta Emanuele Emma della prima B del Liceo delle Scienze Umane – Riscoprire il mezzo radiofonico e intervistare amici e parenti mi ha fatto conoscere meglio un mondo, quello della radio, che un domani potrebbe concretarsi in un possibile sbocco professionale”.

Riscoperta del territorio, agricoltura e petrolio sono stati, invece, i temi scelti dagli alunni della terza A dell’Istituto Tecnico Agrario di Villa d’Agri per la realizzazione dei loro servizi radiofonici. Tematiche queste facilmente ricollegabili ai più riflessivi problemi sull’ambiente, sull’energia, sulla raccolta differenziata, sull’attività petrolifera e la tutela del territorio che sono stati spunto di numerose domande rivolte al presidente Lacorazza che ha dato modo, a tutti gli studenti, di trascrivere e pubblicare gli interrogativi proposti direttamente sul suo profilo Twitter. Nelle risposte date ai ragazzi Lacorazza si è soffermato soprattutto sul tema del petrolio e sulla tutela ambientale, sottolineando l’importanza del rispetto delle regole e la necessità, da parte delle Istituzioni, di fare di più per il lavoro e lo sviluppo impegnando le risorse che vengono dal petrolio nella green economy, in scuole sicure ed ecologiche e in energie rinnovabili.

“Trattandosi di un Istituto Tecnico Agrario i ragazzi hanno scelto come tema principale delle loro interviste la riscoperta del territorio, cercando di coniugare la specificità della scuola con la conoscenza della valle – ha spiegato la docente di lettere, Francesca Defina. “Abbiamo intervistato alcuni anziani del posto che ci hanno spiegato com’è cambiata la valle e  il modo di lavorare la terra in questi anni e alcuni imprenditori vinicoli che ci hanno illustrato le nuove tecnologie e il nuovo modo di intendere l’agricoltura", riferisce Antonio Florio della terza A dell’Istituto Tecnico Agrario di Villa d’Agri. L’ultima classe a presentare il proprio progetto è stata la quinta C del Liceo Scientifico Pasolini di Potenza. I ragazzi hanno scelto di intervistare tre diverse personalità, due loro compagni e un docente, per cercare di trovare una risposta all’interrogativo: “E’ possibile emergere in Basilicata?”.

“Con queste interviste abbiamo voluto mettere sul tavolo tre diverse prospettive, tre diversi modi di guardare al futuro confrontando la visione dei giovani, sempre più demoralizzati e sfiduciati, e quella di chi è riuscito ad affermarsi e ad emergere in una terra, la Basilicata, che ha comunque ancora molto da offrire” ha spiegato Francesca Trivigno, studentessa della quinta C del Pasolini. “I ragazzi sono stati per la prima volta attori – ha specificato la professoressa Rocchina Pacella – hanno potuto scegliere liberamente gli argomenti da trattare e le interviste da realizzare rispondendo con grande entusiasmo a un’iniziativa molto utile, coinvolgente ed interessante”. Iniziativa che dopo il successo riscontrato in questa prima edizione sperimentale, verrà  sicuramente riproposta dal Consiglio regionale della Basilicata con alcune novità e con il coinvolgimento diretto di professionisti che assisteranno i prossimi giovani In-Formati. (F. C.)

Fonti:
Interviste ed opinioni raccolte il 31 marzo 2014











Redazione Consiglio Informa

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