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Romaniello: pieno sostegno a manifestazione studenti
11 novembre 2014, 14:56
Il consigliere di Sel: “La Regione non può non tenere conto dell’opposizione dei lucani e deve assumere una decisione in sintonia con il sentire comune dei cittadini: no a nuove estrazioni ed allo scippo delle prerogative delle Regioni”
(ACR) - “Quella di questa mattina, degli studenti, è la terza manifestazione contro lo ‘(S)blocca Italia’ che con gli art. dal 35 al 38 esautora le Regioni di una competenza, qual è quella sulle tematiche ambientali e quindi le autorizzazioni per nuove estrazioni, di cui il Consiglio Regionale deve tornare a discutere ed assumere la necessaria e indiscutibile posizione di ricorso alla Corte Costituzionale”. Così il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, commenta la manifestazione studentesca che si è svolta oggi davanti alla sede della regione Basilicata. Una manifestazione “su cui nessuno può/deve mettere cappelli, fatta da giovani che hanno a cuore il proprio futuro e quello della Basilicata che con le estrazioni petrolifere ad oggi, tranne che ricavare un po’ di risorse con le royalties, sta ricevendo solo danni ambientali, sanitari ed anche economici nel settore agricolo”.
“La Basilicata, Regione in cui si estrae l’80% della produzione nazionale di petrolio – aggiunge l’esponente di Sel - , deve difendere, come già annunciato dalle altre regioni (Abruzzo, Campania e Puglia) le prerogative sancite dall’art. 117 della Costituzione in materia ambientale. Positive inoltre sono le prese di posizione di tantissimi sindaci e consigli comunali che, in piena sintonia con le popolazioni invitano il presidente Pittella a impugnare lo ‘(S)blocca Italia’, un provvedimento del Governo nazionale che oltre a quanto previsto in tema di energia, è irricevibile anche per la parte che riguarda la materia rifiuti. La massima istituzione regionale, non può non tenere conto dell’opposizione dei lucani e pertanto, anche in coerenza con quanto approvato con la mozione del 23 settembre 2014, deve assumere una decisione in sintonia con il sentire comune dei cittadini: no a nuove estrazioni ed allo scippo delle prerogative delle Regioni”.
A parere di Romaniello “sbaglia chi ritiene che le forze politiche, i singoli consiglieri ed in particolare le associazioni ambientaliste che da sempre si battono contro l’aumento delle estrazioni, lo fanno per posizionamento politico o peggio ancora per ragioni personali e propagandistiche. Tentare di metterla sul politichese significa offendere l’intelligenza dei lucani e sfuggire al confronto di merito, su una questione che riguarda la qualità futura dello sviluppo della nostra Regione. Bisogna stare al merito delle questioni e, verificare con un referendum popolare qual è la volontà dei lucani, come più volte sollecitato dalle associazioni ambientaliste ed in particolare dal Wwf Basilicata”.




