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In IV Ccp esame pdl su “Produzione agricola di qualità”

24 settembre 2015, 18:04

Auditi i responsabili di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e il funzionario dell’Ufficio veterinario ed igiene alimenti del dipartimento “Politiche della persona”

(ACR) - In quarta Commissione consiliare (Politica sociale) riunitasi con la presidenza del consigliere Bradascio (Pp), iniziato l’esame della proposta di legge su ”Sviluppo della produzione e vendita diretta di piccoli quantitativi di prodotti agricoli locali tradizionali di qualità”, d’iniziativa dei consiglieri Romaniello (Gm) e Cifarelli (Pd).

La proposta di legge intende disciplinare le operazioni di macellazione in locali multifunzionali aziendali agricoli, la relativa trasformazione e vendita diretta di piccoli quantitativi di prodotti carnei primari e trasformati di bovini, ovini, caprini e suini, di proprietà e allevati in aziende, nel rispetto dei requisiti igienico – sanitari, di benessere animale e della tracciabilità. L’obiettivo fondamentale è quello di orientare l’intero procedimento verso una semplificazione del “Pacchetto igiene della Commissione europea. Con l’approvazione della norma si rende possibile, come tra l’altro alcune altre regioni hanno fatto, la macellazione nel rispetto di tutte le norme igienico– sanitarie e dei regolamenti Cee nelle aziende agricole della regione. E’ istituito un database nel quale, a seguito di apposita richiesta, vengono inseriti gli allevatori che intendono effettuare la macellazione di piccoli quantitativi di prodotto locale tradizionale. Definiti i requisiti dei locali per la macellazione e data particolare attenzione ai servizi igienici, così come alla identificazione e tracciabilità. Nella pdl previsto, inoltre, un articolo sull’alleviamento delle sofferenze degli animali ed un altro sulla trasformazione, conservazione e vendita del latte e dei prodotti carnei bovini, ovi – caprini e suini. Dettate le regole per la trasformazione in azienda dei propri prodotti primari da parte degli Osa (Operatori settore alimentare) e per l’approvvigionamento di acqua, nonché le caratteristiche dei locali per il deposito e la conservazione dei capi macellati. Previste la degustazione di prodotti aziendali, le norme per la stagionatura, la calendarizzazione delle macellazioni e i relativi controlli.

Nel corso dei lavori sono stati auditi i rappresentanti della Cia ( Confederazione italiana agricoltori), Nicola Figliuolo che ha espresso l’assenso della sua organizzazione in merito “ad uno strumento che smuove le acque ferme del comparto agricolo e che, finalmente, parla di ‘sviluppo’, inteso quale possibilità concreta di un miglioramento reddituale degli imprenditori. La proposta di legge che mira all’aumento delle capacità economiche aziendali  – ha detto – è senz’altro condivisibile, verificandone il rispetto dei crismi di legge e tenendo conto che già in altre Regioni, soprattutto del Nord, si riesce ad operare seguendo modalità semplificate. Sburocratizzare il settore agricolo – ha precisato Figliuolo – in attesa dell’approvazione del Piano di sviluppo rurale”. Il rappresentante della Coldiretti, Stefano Gianmaria, ha sottolineato che “ è pregevole l’obiettivo condiviso circa la finalità di orientare l’intero procedimento verso una semplificazione del ‘Pacchetto igiene’ della Commissione europea. Altri elementi fondamentali – ha continuato – riguardano la tutela della salute e l’alimentazione. La Coldiretti – ha poi comunicato – si riserva di presentare un documento più dettagliato dopo la prima disamina della pdl che pone in prima linea la differenziazione tra prodotti primari e trasformazione, nell’ambito di una disciplina di vendita diretta da rivedere per una più corretta esecuzione dei vari passaggi”. L’esponente della Confagricoltura, Roberto Viscido, ha essenzialmente posto l’accento sulla “esatta configurazione di azienda agricola e sul vincolo della quantità della macellazione, evitando di penalizzare le aziende più grandi”.

Presente in Commissione, il responsabile dell’ “Ufficio veterinario ed igiene alimenti” del dipartimento regionale “Politiche della persona”, Gerardo Salvatore, che ha definito “legittima la volontà di trovare una nuova norma da parte della Regione chiarendo, però, il concetto che già oggi i regolamenti comunitari consentono di adempiere a tutta una serie di operazioni, tra l’altro, la stagionatura e senz’altro la macellazione. Questo senza abdicare ad alcunchè e senza voler scoraggiare l’approvazione di una norma regionale che metta in riga le linee guida secondo cui operare. Definire – ha sottolineato Salvatore -  chi fa cosa e con quali finalità e modalità. Una pdl, in definitiva, da chiarire meglio nei suoi vari aspetti, non ultimo quello riguardante la presenza del veterinario. In un alveo di tracciabilità – ha concluso – delineare con precisione i prodotti tradizionali e i requisiti indispensabili per le attrezzature ed i locali”.

All’unanimità i componenti la Commissione hanno deciso di rinviare la discussione per approfondire i vari aspetti legislativi della norma in itinere. Il presidente Bradascio, a margine dei lavori, ha dichiarato: “Dopo aver svolto le audizioni con i rappresentanti delle organizzazioni di settore è stato ascoltato il responsabile del Dipartimento regionale che ha sottolineato la necessità di armonizzare la proposta di legge con la normativa nazionale e quella europea nello spirito della semplificazione. La Commissione ha, pertanto, inteso demandare al responsabile regionale il compito della revisione, in tempi brevi, della normativa ed ha, altresì, ritenuto di affidare alle associazioni di categoria l’incarico relativo alla presentazione degli emendamenti e delle modifiche che si intendono proporre”.

Hanno preso parte alla seduta odierna dell'organismo consiliare, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), i consiglieri Giannino Romaniello e Aurelio Pace (Gm), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Francesco Pietrantuono (Psi), Francesco Mollica (Udc), Gianni Leggieri (M5s), Carmine Miranda Castelgrande, Mario Polese, Roberto Cifarelli e Achille Spada (Pd).

dt

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