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Referendum petrolio, Lacorazza: permangono alcune criticità
28 dicembre 2015, 17:07
Il presidente a margine della riunione che si è svolta a Roma: “Su sterilizzazione del piano delle aree, durata di vita utile del giacimento e doppio rilascio dei titoli concessori presenteremo una memoria alla Corte costituzionale”
(ACR) - Ha avuto luogo oggi a Roma, presso la sede della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, la riunione dei delegati delle dieci Regioni che hanno promosso il referendum abrogativo di alcune parti dell’art. 38 del decreto “sblocca - Italia” e dell’art. 35 del decreto “sviluppo” sulle trivellazioni in mare e terraferma.
“L’emendamento proposto dal Governo e contenuto nella legge di stabilità – ha affermato Piero Lacorazza, presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Regione capofila dell’iniziativa referendaria – rappresenta un passo avanti nella direzione auspicata del ritiro di alcune norme che ledono fortemente i diritti delle Regioni e costituiscono un grave pericolo per l’ambiente. Dall’incontro è emerso che permangono alcune criticità che non sembrano essere state sciolte dall’intervento normativo e che saranno oggetto di una memoria che presenteremo alla Corte costituzionale: in particolar modo, in merito alla sterilizzazione del piano delle aree, alla durata di vita utile del giacimento, al doppio rilascio dei titoli concessori”.
Per questi motivi in vista dell’udienza calendarizzata presso la Corte Costituzionale è stata indetta una conferenza stampa per venerdì 8 gennaio 2016, alle ore 11.00, in via Cossa 41 a Roma – sede della Conferenza.