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Riorganizzazione Strutture private, discussione in IV Ccp
19 febbraio 2016, 10:05
Auditi l’assessore del Dipartimento “Politiche della Persona” e il Dirigente generale
(ACR) - Con la presidenza del consigliere Bradascio (Pp) si è riunita la quarta Commissione consiliare permanente (Politica sociale). Auditi l’assessore, Flavia Franconi, e il direttore generale del Dipartimento “Politiche della persona”, Donato Pafundi, in merito alla delibera di Giunta riguardante la “Legge regionale 27 gennaio 2015, n.5, articolo 15. Approvazione dello schema di Piano regionale di riorganizzazione della rete delle Strutture private accreditate di diagnostica di laboratorio”.
“Per cercare di venire incontro alle esigenze delle Strutture private accreditate di laboratorio – hanno detto Franconi e Pafundi – il Dipartimento ha elaborato una proposta modificativa della delibera all’esame della Commissione trasmessa al direttore generale alla Programmazione e prevenzione del Ministero della Salute, Renato Botti. La proposta modificativa è volta nella direzione – hanno spiegato – di lasciare le Strutture così come sono organizzate, mantenendo la loro autonomia anche fiscale in una logica di contratto di rete”.
Alcuni consiglieri, in particolare Rosa (Lb-Fdi), hanno eccepito che il contratto di rete non risolve il problema della soglia minima di efficienza per cui si corre il rischio che i laboratori che non raggiungono un certo numero di prestazioni diventino meri punti di prelievo e non più laboratori di analisi. Il consigliere Napoli (Pdl-Fi) dal canto suo, ha proposto di elaborare una risoluzione da discutere in Consiglio regionale.
Al termine dell’audizione, la Commissione ha deciso di rinviare l’espressione del parere in merito alla delibera a lunedì 22 febbraio, in una seduta della quarta Commissione da tenersi prima dell’Assemblea consiliare.
Audito, in seguito, il presidente dell’Anisap Basilicata (Associazione regionale delle Istituzioni sanitarie ambulatoriali private), Antonio Flovilla che ha rappresentato anche la posizione della Federbiologi sempre in relazione alla delibera riguardante il Piano di riorganizzazione delle Strutture private accreditate. Flovilla ha sottolineato “la improrogabile necessità di una modifica della remunerazione delle prestazioni. Il modello nazionale delle Strutture private accreditate – ha precisato – è quello di garantire la qualità delle prestazioni, ma ciò è già garantito con la procedura di accreditamento. L’Anisap ha elaborato – ha riferito Flovilla – un progetto di rete ispirato, appunto, alla qualità e trasmesso a tutti i consiglieri. Dalla sentenza del Tar del Lazio – ha aggiunto – emerge che, probabilmente, è utile porre una soglia minima di efficienza, tenuto conto delle specificità del territorio e questo deve essere la Regione a stabilirlo. La Regione Basilicata ha fissato con legge la soglia minima di efficienza a 200.000 e con legge la può benissimo modificare, portandola, ad esempio, a 100.000, venendo incontro, in tal modo, alle necessità dei piccoli laboratori, non escludendo, altresì, la previsione di incentivi agli stessi. L’accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni fa salva – ha sottolineato infine Flovilla – l’autonomia delle singole Regioni”.
La Commissione, nel prosieguo dei lavori, per quanto concerne la richiesta del consigliere Leggieri (M5s) di audire Presidente della Commissione regionale per l’Immigrazione sulla situazione degli immigrati in contrada Boreano nel territorio del Comune di Venosa, attesa la dichiarata non competenza in materia del consigliere Benedetto (Cd), ha deciso di ascoltare il presidente della task force sull’Immigrazione, Pietro Simonetti.
Hanno partecipato alla seduta della Commissione, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), i consiglieri Carmine Miranda Castelgrande, Achille Spada, Mario Polese (Pd), Nicola Benedetto (Cd), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Francesco Pietrantuono (Psi), Giannino Romaniello e Aurelio Pace (Gm), Gianni Leggieri (M5s), Francesco Mollica (Udc), Michele Napoli (Pdl-Fi), Paolo Galante (Ri).




