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Inchiesta petrolio, la mozione di sfiducia delle opposizioni

05 aprile 2016, 20:03

E’ stata presentata in Aula dai consiglieri regionali Giovanni Perrino, Gianni Leggieri (M5s), Michele Napoli, Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) e Gianni Rosa (Lb-Fdi)

(ACR) - Una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Pittella è stata presentata oggi in Aula dai consiglieri regionali Giovanni Perrino, Gianni Leggieri (M5s), Michele Napoli, Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) e Gianni Rosa (Lb-Fdi).

Prendendo spunto dall’inchiesta giudiziaria della direzione distrettuale antimafia di Potenza, nell’ambito della quale vengono ipotizzati i reati di traffico illecito di rifiuti e di disastro ambientale, “emerge la circostanza – si legge nel documento – che vede l’istituzione regionale non in grado di esercitare alcuna azione volta al rigoroso rispetto dei principi di legalità e trasparenza, secondo criteri di efficacia e di efficienza, in tema di tutela ambientale e salvaguardia dell’ambiente e della salute delle persone”.

“A dispetto delle dichiarazioni programmatiche dell’attuale Giunta regionale in virtù delle quali ‘l’ambiente, che è tutela del paesaggio e del territorio quanto tutela della salute umana e sicurezza alimentare, sarà il primo punto della mia agenda politica, come è già priorità della nuova programmazione europea’, i suddetti recenti accadimenti – è scritto ancora nella mozione di sfiducia - rimandano un’immagine del vertice politico dell’amministrazione regionale in balia di interessi sovraregionali, incapace di esercitare quel primato dell’indirizzo politico – amministrativo che è il vero baluardo alle inefficienze, al pressapochismo e alle corruttele”.

“Dall’inchiesta in corso – si legge ancora nel documento – emerge il deprecabile comportamento dell’Eni, proteso all’esclusivo soddisfacimento di interessi di carattere economico, ed il grave ‘modus agendi’ del governo regionale, del Dipartimento Ambiente e dell’Arpab, caratterizzato dall’inerzia e totale inadeguatezza in ordine all’adempimento degli obblighi stringenti in tema di controllo ambientale, finalizzato a garantire la salubrità dei luoghi e l’integrità fisica delle persone”.

Questi in sintesi i motivi per i quali, “visto l’art. 126 comma 2 della Costituzione della repubblica” Perrino, Leggieri, Napoli, Castelluccio e Rosa chiedono al Consiglio regionale di sfiduciare il presidente della Regione.







Redazione Consiglio Informa

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