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Ludopatia, Romaniello: applicare legge regionale n. 30/2014

08 maggio 2017, 14:55

Il consigliere regionale del Gruppo misto invita ancora una volta i Comuni a non autorizzare gli esercizi che insistono a meno di 500 metri da luoghi sensibili

(ACR) - “Continuo ad apprendere con viva soddisfazione che le iniziative di contrasto sul fenomeno della ludopatia si stanno intensificando in vari Comuni della nostra regione, ed è sicuramente positivo che da più parti del mondo politico, ma non solo, si unificano gli sforzi per cercare di arginare un problema molto spesso sottovalutato, che va ovviamente a colpire e trova terreno fertile anche nelle fasce più deboli della nostra società. Si tratta purtroppo di una realtà in forte crescita nella nostra Regione”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello.

“Bene quindi tutte le iniziative, gli incontri ed i dibattiti – aggiunge l’esponente del Movimento Art. 1 Democratici e Progressisti -, soprattutto quando si dà la possibilità anche a ‘persone ludopatiche’ di raccontare le esperienze vissute, come è avvenuto nel Convegno ‘Il gioco d’azzardo malattia del nostro tempo’ organizzato dall’amministrazione comunale di Montalbano in collaborazione con il Collegio provinciale infermieri Ipasvi di Matera. Ma sicuramente ancora molto lavoro deve essere fatto, e molti amministratori locali sono in ritardo nel fare applicare e rispettare la legge regionale n. 30 del 27 ottobre 2014, nello specifico l’art. 6, la quale prevede che l’autorizzazione all’esercizio non possa essere concessa se l’attività insiste a meno di 500 metri da luoghi sensibili, quali istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi e centri giovanili, centri sociali o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali, operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale e, inoltre, strutture ricettive per categorie protette”.

“Dopo la sollecitazione fatta al Dipartimento Politiche della Persona a seguito di un’interrogazione sui ritardi nell’ applicazione di questa legge da me promossa – aggiunge ancora Romaniello -, il 16 novembre 2016 ho inviato una nota ai sindaci dei Comuni della Basilicata, per sollecitare appunto l’applicazione della stessa e di tutte le iniziative necessarie da parte dei Comuni, per il contrasto del fenomeno. Quindi auspico vivamente un impegno sempre maggiore e costante, e delle risposte certe, a contrasto di un male sottovalutato”. Romaniello evidenzia infine “che i Comuni sono tenuti a dare piena attuazione alla legge regionale in materia di distanze e possano regolamentare con ordinanza gli orari di chiusura delle attività introducendo fasce orarie al fine di ridurre i tempi di gioco che, anche se in modo parziale possono ridurre l’impatto sulla salute dei cittadini nonché garantire maggiore sicurezza”. 

Redazione Consiglio Informa

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